FARSETTI, Filippo Vincenzo
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 13 genn. 1703 da Anton G. Francesco e da Marina Foscari. L'agiatezza della famiglia, aggregata al patriziato veneziano nel 1664, gli consentì [...] Padova 1780, pp. 63 s., 68, 70 s.; A. Memmo, Elementi dell'architettura lodoliana, Roma 1786, p. 60; J. J. Winckelmann, Lettres familières, Yverdon 1789, pp. 222 ss.; G. Moschini, Della letteratura veneziana del secolo XVIII fino a' nostri giorni, II ...
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Ingres, Jean-Auguste-Dominique
Flaminia Giorgi Rossi
L'amante del bello ideale
Ingres è l'artista che porta lo spirito del neoclassicismo oltre i confini del suo tempo, interpretando anche i temi più [...] L'ideale di bellezza assoluta, perseguito da Ingres, era stato fissato nella metà del Settecento dal teorico tedesco Johann Winckelmann ed era poi diventato il principio ideale degli artisti neoclassici. Purezza della linea di contorno, riduzione all ...
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APOLLODORO di Atene (᾿Απολλόδωρος, ὁ ᾿Αθηναῖος)
R. Bianchi Bandinelli
Celebre grammatico greco del II sec. a. C., figlio di Asclepiade, forse discepolo dello stoico Panezio (Panaitios), scolaro dello [...] letterarie antiche, ha avuto riflesso anche sul persistente classicismo degli studiosi moderni di storia dell'arte greca (v. Winckelmann).
Bibl: H. Diels, in Rheinisches Museum, XXXI, 1876, p. i ss.; A. Kalkmann, Die Quellen d. Kunstgeschichte des ...
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BELLORI, Giovanni Pietro
P. Pelagatti
Archeologo e scrittore d'arte. Molteplici le attività del B.; nato forse a Roma verso il 1615, egli fu antiquario e collezionista, critico e storico d'arte, pittore [...] dipinte da Raffaello, ecc., 1695), che sono di grande importanza per le teorie sull'arte, segnando un precorrimento al Winckelmann e un primo segno di reazione al barocco, in senso neoclassico.
Bibl.: J. v. Schlosser, Die Kunstliteratur, Vienna 1924 ...
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Nel significato più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in particolare, la rappresentazione di un oggetto alla mente, la nozione che la mente si forma o riceve [...] successivo, ebbe da G.P. Bellori nel 1664 un’organica sistemazione rimasta esemplare fino al neoclassicismo, che accettò da J.J. Winckelmann la tesi della perfezione greca come attuazione dell’i. della bellezza assoluta e però degna d’imitazione. ...
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BELLORI, Giovanni Pietro
Kenneth Donahue
Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. [...] Augusto III di Sassonia e trasferiti a Dresda, dove costituirono un concreto elemento di continuità ideale tra il B. e il Winckelmann.
La posizione storica del B. e l'influsso esercitato dalle sue idee sono basati su tre opere collegate tra loro: L ...
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BARTOLI, Pietro Santi (Piersanti)
Alfredo Petrucci
Nacque nella villa avita della Bartola, in territorio di Perugia, nel 1635 e si trasferì ben presto a Roma. La sua attività di pittore, che risale al [...] a Luigi XIV e le 78 della colonna Antonina, fecero epoca e furono stampate e ristampate più volte. Di esse il Winckelmann proponeva più tardi, esaltandole, lo studio e l'imitazione ai giovani che volevano familiarizzarsi con l'antico.
C'è nella ...
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GALIANI, Berardo
Tommaso Carrafiello
, Nacque a Teramo il 19 dic. 1724 da Matteo e Anna Maria Ciaburri e fu fratello di Ferdinando. A soli sette anni fu affidato alle cure dello zio paterno mons. Celestino [...] libero accesso agli scavi archeologici borbonici: e fu proprio lui ad accompagnare nel sepolto teatro di Ercolano Johann Joachim Winckelmann. Il G. fu in seguito protagonista di un'aspra polemica letteraria con quest'ultimo in merito alla conduzione ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] diversi: la reiezione dell'arte romana, da parte della critica neoclassica che dette vita agli studi archeologici (v. winckelmann), in una sfera di subordinazione imitativa rispetto all'arte greca; il generico concetto di decadenza con il quale si ...
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HAMERANI (Haimeran, Hameran)
Valentina Sapienza
Famiglia di orefici e incisori di monete e medaglie, originari della Baviera, attivi a Roma dal XVII al XIX secolo.
Il cognome Haimeran o Hameran derivò [...] al commercio di medaglie tratte dai coni della collezione di famiglia (Noack, pp. 36 s.).
Nel dicembre 1763 J.J. Winckelmann fu incaricato dal papa di esaminare la cospicua collezione degli H. gestita da Ferdinando per farne una stima: l'intenzione ...
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