Musicista francese (Ciboure, Pirenei Francesi, 1875 - Parigi 1937). Guidò, insieme a C. Debussy, l'innovazione musicale dei primi trent'anni del Novecento, in Francia e ben oltre i suoi confini, esprimendosi [...] (1920), 2 Concerti per pianoforte e orch. (1931 e 1932; il 2º per la sola mano sinistra, composto per P. Wittgenstein, fratello del filosofo, che aveva perso il braccio destro in guerra), oltre la ripresa in veste orchestrale, spesso a scopo teatrale ...
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Colore
Rosadele Cicchetti e Carmela Pignato
I colori con cui percepiamo la realtà sono conseguenza del fatto che gli oggetti differiscono nel loro grado di assorbimento delle diverse componenti cromatiche [...] loro colori, come le altre loro proprietà, vengano decifrati come 'gli stessi' in situazioni percettive differenti (Wittgenstein 1950). A questa standardizzazione, dettata da esigenze di economia cognitiva, le società industriali ne hanno sovrapposto ...
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arte
Se l’a. in generale si riferisce a un certo sapere unito a una certa abilità, l’a. in senso estetico non sembra definibile propriamente né come sapere, né come abilità, che sono condizioni necessarie [...] la base per un’ulteriore e più accurata conoscenza, e se i significati che vengono utilizzati sono, sempre nel senso di Wittgenstein, «famiglie», queste non sono più né casualità, né mere confusioni per difetto di critica, né infine soltanto un modo ...
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La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] da Marco Aurelio ai Ricordi di ➔ F. Guicciardini, alle Maximes di F. de La Rochefoucauld, fino a J.W. Goethe, L. Wittgenstein, T. Adorno e allo stesso Kraus.
Dal punto di vista formale è possibile caratterizzare la sentenza con un ridotto insieme di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Come si è detto nell’introduzione generale al Novecento, è difficile fare (a inizio del [...] analitico, andando a identificarne il momento aurorale nella filosofia britannica del linguaggio ordinario, in Russell, e poi in Wittgenstein, nel positivismo logico, sino a tutti i vari aspetti della filosofia americana – vedi per esempio il suo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scoppola, Rumi e Ranchetti
Giampaolo D'Andrea
Tra i primi a proporre in sede storiografica il tema delicatissimo del rapporto tra partiti e istituzioni e le questioni derivanti dal processo di secolarizzazione [...] di importanti case editrici, curò l’edizione italiana di opere di pensatori stranieri tra cui Sigmund Freud e Ludwig Wittgenstein, Blaise Pascal e Walter Benjamin. In particolare, per la casa editrice Quodlibet ideò e diresse la collana Verbarium e ...
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morte
Dal punto di vista biologico, la m. si può considerare come l’estinzione dell’individualità corporea, non tanto dei singoli elementi che la compongono, quanto delle necessarie correlazioni tra [...] a Meneceo, 125). Essa è «un nulla per noi, e non ci tocca per nulla» (Lucrezio, De rerum natura, III), o come afferma Wittgenstein: «La morte non è un evento della vita: non si vive la morte» (Tractatus, 6.4311). Tuttavia, se è vero che la m. si ...
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Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] solo la forma grammaticale e non corrispondono né a una classe nel senso aristotelico, né a una 'famiglia' di fenomeni nel senso di Wittgenstein (v., 1953). Gli si può obiettare che un elemento comune invece ce l'hanno: il credito dato o meno a una ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] autonoma del loro insieme, che è funzione della loro verità. Impariamo le parole 'da certi contesti', ci ha insegnato Wittgenstein: e il suo insegnamento è rapidamente diventato senso comune. È nel contesto del montaggio e del film che un fotogramma ...
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riviste
Le r. filosofiche nacquero sul modello delle prime r. scientifiche, che vennero fondate nella seconda metà del Seicento, secolo in cui si diffuse la stampa quotidiana e periodica, che nel Settecento [...] 1940 al ’47), fondata da A.E. Duncan-Jones e altri sotto l’influenza del pensiero di Moore, Russell e Wittgenstein, nonché il Journal of symbolic Logic (Menasha, Wi., Baltimora, Md., poi Providence, R.I., 1936-), organo dell’Association for symbolic ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...