Tractatus logico-philosophicus (Logisch-Philosophische Abhandlung)
Tractatus logico-philosophicus
(Logisch-Philosophische Abhandlung) Opera (1921) di L. Wittgenstein. Sulla scorta delle teorie di Frege [...] senso metafisico, (6. 44), l’etica (6. 42) o la morte (6. 43) non possono essere poste legittimamente come problemi filosofici. In tal senso Wittgenstein scrive, a conclusione dell’opera, che «su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere» (7). ...
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Scrittore svedese (n. Västeras 1936 - m. 2016). Di formazione filosofica e scientifica, seguace delle teorie di Wittgenstein, è figura centrale nel dibattito culturale del suo paese. Nella sua produzione [...] letteraria, della quale vanno segnalati soprattutto Den egentliga berättelsen om herr Arenander (1966; trad. it. L'autentica storia del signor A., 1969) e il ciclo di cinque romanzi sperimentali Spicckorna ...
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Ricerche filosofiche (Philosophische Untersuchungen)
Ricerche filosofiche
(Philosophische Untersuchungen) Opera (1958; trad. ingl. Philsophical investigations, 1953) di L. Wittgenstein. Rimasta incompleta, [...] da due parti, la prima composta fra 1941 e 1945, la seconda fra 1947 e 1949. Nelle R. f. Wittgenstein affronta lo studio del linguaggio secondo un approccio alternativo a quello del Tractatus logico-philosophicus (➔) (1922); egli privilegia il ...
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Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] seguito, dalla scuola logica polacca. Tale connubio tra positivismo e logica era reso possibile dalle tesi esposte da L. Wittgenstein nel Tractatus logico-philosophicus (1922), una delle opere da cui il Circolo di Vienna ebbe a trarre grande stimolo ...
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Cambridge, Scuola di
Denominazione con cui si è soliti riferirsi ai filosofi influenzati dalle dottrine di Moore (➔) e Wittgenstein (➔), che tra gli anni Venti e il secondo dopoguerra insegnarono all’univ. [...] di Cambridge (dove il secondo successe a Moore alla cattedra di filosofia nel 1939), il cui orientamento di pensiero rientra nella più comprensiva filosofia analitica (➔) e tende a privilegiare l’analisi ...
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Filosofo analitico (Baku 1909 - Ithaca 1988), di famiglia ebrea russa, cresciuto in Inghilterra, dal 1948 naturalizzato statunitense. Influenzato dalle teorie di Wittgenstein, è stato uno dei critici più [...] it. 1953), Problems of analysis (1954; trad. it. 1968), Models and metaphors (1962; trad. it. 1983), A companion to Wittgenstein's Tractatus (1964; trad. it. 1967), The labyrinth of language (1968), Margins of precision (1970), Caveats and critiques ...
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Scrittrice austriaca (Vienna 1924 - ivi 2021). Dapprima influenzata dal surrealismo, ha accolto in seguito la problematica del linguaggio promossa da Wittgenstein e dalla scuola viennese, giungendo a una [...] poesia di variazioni e di ristrutturazione sintattica. Significative le poesie raccolte in Tod durch Musen (1966) e le prose Minimonsters Traumlexikon (1968), Fantom Fan (1972). Distaccatasi poi da certi ...
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Filosofo analitico inglese (Banbury 1900 - ivi 1990), prof. di filosofia morale nell'univ. di Cambridge (1953-67). Discepolo di Moore e di Wittgenstein, è un esponente della "Scuola di Cambridge". Opere [...] principali: Scientific explanation: a study of the function of theory, probability and law in science (1953, trad. it. 1966); Theory of games as a tool for the moral philosopher (1954); An empiricist's ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] . Sostenitore di un radicale antifondazionalismo epistemologico e di uno storicismo incline al relativismo, Rorty si richiama all’ultimo Wittgenstein, a J. Dewey, a Kuhn e all’ermeneutica di Heidegger e Gadamer per sottolineare la contingenza e la ...
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HEISSENBUTTEL, Helmut
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Rüstringen (Wilhelmshaven) il 21 giugno 1921. Influenzato, fra l'altro, dalla filosofia del linguaggio di Wittgenstein, muove dall'ambito [...] linguistico per farsi interprete e più ancora testimone della crisi esistenziale e sociale dell'epoca. La meccanizzazione, che investe ogni aspetto del reale umanamente controllabile, copre anche il campo ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...