Logica
CChaïm Perelman
di Chaïm Perelman
Logica
sommario: 1. La concezione ‛formale' della logica: lo studio delle verità logiche: a) l'oggetto della logica e la tradizione aristotelica; b) l'antipsicologismo [...] considerare come intercambiabili tutte le tautologie, qualunque siano le costanti che vi figurino. Infatti le tautologie, secondo il primo Wittgenstein, non dicono nulla del mondo, e l'affermazione ‛piove o non piove' è vera qualunque cosa accada. Ma ...
Leggi Tutto
Logico e filosofo inglese del linguaggio, nato a Londra il 27 giugno 1925. Reader di filosofia della matematica nell'università di Oxford (1961-74), dove è stato successivamente professore di logica (1979-92), [...] suo progetto di elaborazione di una "teoria sistematica del significato" che, tenendo conto delle indicazioni dell'ultimo Wittgenstein sulla connessione tra significato e uso, sia in grado di rendere espliciti i principi che regolano implicitamente l ...
Leggi Tutto
ŁUKASIEWICZ, Jan
Alberto PASQUINELLI
Filosofo, nato a Leopoli il 21 dicembre 1878, morto a Dublino il 13 febbraio 1956. Insegnò filosofia e logica all'univ. di Varsavia e, dopo la seconda guerra mondiale, [...] per primo, accanto alle tavole di verità a due valori concepite da Frege, C. S. Peirce, E. L. Post e L. Wittgenstein, tavole di verità a tre valori (verità, falsità, contingenza) come metodo di prova e di decisione. Furono cosị poste le basi di ...
Leggi Tutto
Filosofo della scienza neozelandese (n. Apiti, Palmerston North, 1927 - m. 2019). Studioso dai molteplici interessi, ha indagato il problema del realismo scientifico e fornito contributi di rilievo anche [...] introduction to the psychology of personhood (1998; trad. it. 2000); One thousand years of philosophy: from Ramanuja to Wittgenstein (2000); Insieme a R. Lamb ha curato l'Encyclopedic dictionary of psychology (1983; trad. it. 1998). Più recentemente ...
Leggi Tutto
Logico e filosofo finlandese (Helsinki 1929 - Porvoo 2015). Professore nell'univ. di Helsinki (1959-70), alla Stanford University (1965-82) e alla Florida State University (1978-90). Research professor [...] . it. 1975); Time and necessity (1973), sulla teoria aristotelica della modalità; The game of language (1983); Invest igating Wittgenstein (in collab. con M. Hintikka, 1986; trad. it. 1990); The principles of mathematics revisited (1996). Nel 2005 è ...
Leggi Tutto
Logico e filosofo statunitense (n. Bayshore, New York, 1940 - m. 2022); docente della Rockefeller University (New York) dal 1968 al 1976, dal 1977 ha insegnato alla Princeton University. Ha elaborato una [...] della teoria di A. Tarski relativi a paradossi. Tra i suoi scritti: Naming and necessity (1980; trad. it. 1982), Wittgenstein on rules and private language (1982; trad. it. 1984); Philosophical troubles. Collected papers Vol. 1 (2011); Reference and ...
Leggi Tutto
Metodo
GGerard Radnitzky
di Gerard Radnitzky
Metodo
sommario: 1. Introduzione. 2. Concetto e definizione di procedimento metodico, metodo e metodologia. a) Distinzione tra i vari livelli. b) Definizione [...] di paradigma nella scienza e il ‛riorientamento gestaltico' nella percezione, e anche in ciò è innegabile l'influsso dell'ultimo Wittgenstein. Accettare un nuovo paradigma significa vedere il mondo con altri occhi: i metodi e i modi di considerare il ...
Leggi Tutto
HANSON, Norwood Russell
Antonio Rainone
Filosofo e storico della scienza statunitense, nato nel New Jersey il 17 agosto 1924, morto in un incidente aereo nei pressi di Cortland (New York) il 18 aprile [...] scientifica, nella quale H., sia sulla base di un'originale applicazione della teoria della visione del secondo Wittgenstein, sia con l'ausilio di esemplificazioni storiche, ha ravvisato caratteristiche tali da imporre una profonda revisione dell ...
Leggi Tutto
Concezione fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (r. [...] storico e sociale dello stesso discorso conoscitivo. Relativistiche possono essere considerate anche le riflessioni di L. Wittgenstein sulla dipendenza dalle convenzioni, dalle pratiche sociali e dalle «forme di vita» dei vari «giochi linguistici ...
Leggi Tutto
Filosofo (Berlino 1882 - Vienna 1936). Si addottorò con M. Planck a Berlino nel 1904. Insegnò poi nelle univ. di Rostock (1911-17) e di Kiel (1921) e nel 1922 ottenne la cattedra di filosofia delle scienze [...] formazioni linguistiche in contraddizione con le regole del linguaggio, visto come rispecchiamento del reale. Il contatto con L. J. Wittgenstein e con R. Carnap condusse più tardi S. a concepire come compito della filosofia non più l'acquisizione di ...
Leggi Tutto
forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...