imprenditorite
s. f. (scherz. iron.) La smania contagiosa di diventare imprenditori.
• E meno male che, a dispetto degli xenofobi, il virus dell’«imprenditorite», quello che infettava gli operai veneti [...] spingendoli a metter su ciascuno una sua fabbrichetta, ha infettato negli ultimi anni i giovani extracomunitari più in gamba... (Gian Antonio Stella, Corriere della sera, 27 ottobre 2010, p. 43, Idee & ...
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xenoctono
agg. Che uccide chi è straniero.
• Non vi è nulla di più sciocco della adozione del termine «Califfato» da parte dei banditi xenofobi e xenoctoni dell’Isis. Il vero Califfato, quello di Bagdad, [...] con le sue diramazioni in Egitto, nel Nord Africa, nella Spagna meridionale, fu invece, nel IX secolo, un faro di cultura non solo tollerante, ma anche avido di aprirsi alle altre culture. Veicolo principale ...
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iperpersonalizzazione
(iper-personalizzazione), s. f. Il rendere eccessivamente personalizzato, basato sulle caratteristiche di un solo individuo.
• dopo la caduta dei regimi comunisti, sono emersi altri [...] fra cittadini, politica, governo ampio e crescente. L’affermarsi di attori politici populisti, che esprimono obiettivi xenofobi, antisemiti, anti-istituzionali. Una iper-personalizzazione dello stile politico e di governo. Il diffondersi della ...
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Uomo politico e scrittore brasiliano (São Bento do Sampucaí, San Paolo, 1901 - San Paolo 1975). Fondatore (1932) del movimento integralista di tendenza fascista, esule in Portogallo (1938), tornò in Brasile [...] . Come scrittore, vicino al modernismo nazionalista del gruppo Verdamarelo, pubblicò romanzi in cui emergono miti indianisti e xenofobi (O extrangeiro, 1926; O esperado, 1931; O cavaleiro de Itararé, 1932), saggi letterarî (A literatura gaúcha, 1928 ...
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Uomo politico uruguaiano (n. Montevideo 1836 - m. 1887). Ebbe varie cariche durante la presidenza di P. Varela e la dittatura di L. Latorre (1876-80). Ministro della Guerra durante il governo di F. A. [...] Vidal (1880-82), S. gli successe come presidente della Repubblica per il periodo 1882-86. Il suo governo fu autoritario e incline ad atteggiamenti xenofobi; nel 1887 S. fu espulso dal paese dal successore M. Tajes. ...
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Uomo politico romeno (n. Oltenita 1930). Membro del Partito comunista, dal 1971guidò l'opposizione interna a N. Ceauşescu e, nel 1989, il Fronte democratico di salvezza nazionale che pose fine al regime. [...] ; 2000-05), dovette fronteggiare la difficile fase di transizione a una economia di mercato e la ripresa dei movimenti nazionalisti e xenofobi.
Vita e attività. Entrò a far parte (1953) del Partito comunista romeno e fu membro effettivo (1968-84) del ...
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Il concetto di ivoirité è stato promosso durante gli anni Novanta del 20° secolo dall’allora presidente Bédié ed è stato poi fatto proprio dall’ex presidente Gbagbo. L’ivoirité pretende di definire la [...] , nell’intento di demarcarne i confini identitari. In realtà l’ivoirité ha incoraggiato un nazionalismo dai risvolti xenofobi, esacerbando l’identità etnica quale forma di auto-identificazione politica, in contrasto con la politica di accoglienza ...
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Quinto sovrano autonomo e primo chedivè d'Egitto (Il Cairo 1830 - Istanbul 1895); succeduto allo zio Sa῾īd pascià (1863), subito intraprese una politica d'indipendenza, espansione ed europeizzazione dell'Egitto. [...] condussero lo stato al fallimento, e lo obbligarono a subire il controllo finanziario franco-britannico. I torbidi xenofobi che ne seguirono e l'intervento diplomatico franco-britannico obbligarono I. ad abdicare in favore del primogenito Taufīq ...
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Ali, Monica
Ali, Monica.– Scrittrice di origine bengalese (n. Dacca 1967), figlia di madre inglese e padre bengalese, cresciuta in Inghilterra, dove i genitori si trasferirono fuggendo dal Bangladesh [...] e integrazione mancata, ambientata a Brick Lane, periferia londinese dove forzatamente convivono lavoratori immigrati e sottopagati e disoccupati xenofobi. Ma il romanzo è innanzitutto la storia di una famiglia e di una donna: la giovane Nazneen ...
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SATSUMA, Rivoluzione di
MarcelIo Muccioli
Fu l'ultimo, disperato sforzo del conservativismo aristocratico giapponese per opporsi alla marea del progresso di occidentalizzazione del paese, dopo la restaurazione [...] classe dei samurai e altre riforme ancora, una più ardita dell'altra, avevano generato profondo malcontento negli elementi aristocratici xenofobi e più attaccati alla tradizione. Il decreto del 28 marzo 1876, che toglieva ai samurai il diritto di ...
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xenofobia
xenofobìa (o senofobìa) s. f. [comp. di xeno- e -fobia, sul modello del fr. xénophobie]. – Sentimento di avversione generica e indiscriminata per gli stranieri e per ciò che è straniero, che si manifesta in atteggiamenti e azioni...
xenofobico
xenofòbico (o senofòbico) agg. [der. di xenofobia] (pl. m. -ci), non com. – Caratterizzato da xenofobia, che proviene da xenofobia: comportamento x.; una x. avversione per le usanze straniere.