di Giancarlo Aragona
Come ampiamente previsto, in Gran Bretagna il dibattito sul futuro dei rapporti con l’Unione Europea nell’ultimo anno ha assunto toni di sempre più marcato disincanto verso l’EU. La [...] e cosmopoliti del paese. Questo terreno culturale e sociale è predisposto ad accogliere la campagna, tinta sovente di xenofobia, condotta da organi di stampa popolare a grande tiratura nei confronti di un progetto agevolmente denunciato come un ...
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Donna politica irlandese (n. Ballina, Mayo, 1944). Avvocato, ha insegnato diritto costituzionale e penale al Trinity College di Dublino (1969-75); senatrice (1969-89), si è impegnata in favore del riconoscimento [...] Unite per i diritti dell'uomo (1997-2002) e quello di segretario generale della Conferenza mondiale contro il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e la relativa intolleranza, tenutasi a Durban, nella Repubblica Africana, nel 2001. ...
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pro-rifugiati
(pro rifugiati), agg. Chi o che è favorevole o contribuisce all’accoglienza dei rifugiati.
• Molti francesi che stimiamo e ammiriamo danno voce al nuovo partito della guerra. In parte quanto [...] XIX, 4 aprile 2016, p. 7, Italia Mondo) • «È molto importante che in un’Europa incerta dove cresce la xenofobia, Barcellona diventi la capitale della speranza», ha detto [Ada Colau] mettendosi alla testa della manifestazione pro-rifugiati. Con parole ...
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Scrittore tedesco (Bayreuth 1926 - Dortmund 2005). Operaio (fra l'altro lavorò come minatore nella Ruhr), nel 1961 fondò a Dortmund il Gruppo '61, costituito quasi esclusivamente da scrittori operai. Il [...] Land: Gast arbeiterporträts, 1975, e successivamente in Springflut, 1990, romanzo esplicitamente caustico nei confronti della xenofobia tedesca). Scrisse ancora: Die Saujagd und andere Vorstadtgeschichten (1995); Die schöne Unbekannte (1997). ...
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(V, p. 458; App. I, p. 196; II, i, p. 311, III, i, p. 176; IV, i, p. 196; V, i, p. 273)
Geografia umana ed economica
di Claudio Cerreti
Con una popolazione stimata (1998) di circa 8.140.000 ab., l'A. [...] di contrasto fra i due partiti soprattutto in materia di politica economica. La campagna elettorale dai toni accentuatamente xenofobi condotta da Haider, tuttavia, ebbe una parziale ricaduta anche sull'azione del governo, che nel dicembre 1991 varò ...
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. Faraone della XXVI dinastia che regnò dal 570 al 526 a. C. Il suo nome è una variante, dialettale forse, dell'antico egiziano a‛ḥ-mq̂śe (j‛ḥ-j-mśjw) "è il dio luna che sta generato (nel neonato)". Secondo [...] Amasi sposò la sacerdotessa tebana Anḫnaśnefrăb, figlia del faraone Psammêtek II (594-589 a. C.). Esponente della xenofobia indigena, non divenne egli il persecutore degli stranieri, ma li seppe contenere con prudenza. I mercenarî furono allogati ...
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(Global compact for safe, orderly and regular migration, GCM) Accordo intergovernativo proposto dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel settembre 2016 per garantire una gestione completa dei movimenti [...] a un approccio multilaterale e partecipativo – e 23 obiettivi, tra i più centrali dei quali figurano la lotta alla xenofobia, allo sfruttamento dei migranti e al traffico di esseri umani, il potenziamento dei sistemi di integrazione e di assistenza ...
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Noren, Lars
Norén, Lars. – Scrittore e autore teatrale svedese (n. Stoccolma 1944). Dopo l’esordio come poeta con la raccolta Syréner, snö (1963; «Lillà, neve»), pubblicò il romanzo Biskötarna (1970; [...] ha vivisezionato la vita di due coppie in Dettagli; nel 2003 ha presentato in Italia Freddo, testo sul razzismo e la xenofobia, e l’anno seguente Guerra, storia di una famiglia sopravvissuta a una guerra civile (spettacoli ripresi fino al 2012). Nel ...
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ordoliberismo
(ordo-liberismo), s. m. Dottrina socioeconomica di matrice liberale che sostiene che la piena realizzazione dell’individuo non può compiersi se non vengono garantite la libera iniziativa, [...] Un intervento ben giustificabile nella neo-lingua dell’ordo-liberismo politically correct: contro «populismi» e «nazionalismi» e «xenofobia», che sono gli immancabili attributi dei pericolosi sovversivi delle classi medie, che si ritrovano a perdere ...
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sociobiologia Disciplina che, partendo da una base biologico-evoluzionistica, si propone di dare un’interpretazione unificante di tutti i comportamenti sociali delle varie specie animali, fino all’uomo. [...] estremistiche di sociobiologi che legittimano in termini biologico-genetici la divisione in classi sociali, la xenofobia e altri aspetti del comportamento sociale, proponendo eventuali modifiche e miglioramenti delle relazioni sociali tramite ...
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xenofobia
xenofobìa (o senofobìa) s. f. [comp. di xeno- e -fobia, sul modello del fr. xénophobie]. – Sentimento di avversione generica e indiscriminata per gli stranieri e per ciò che è straniero, che si manifesta in atteggiamenti e azioni...
xenofobico
xenofòbico (o senofòbico) agg. [der. di xenofobia] (pl. m. -ci), non com. – Caratterizzato da xenofobia, che proviene da xenofobia: comportamento x.; una x. avversione per le usanze straniere.