xenofobia
Margherita Zizi
La paura dello straniero
La xenofobia, cioè la «paura dello straniero», si manifesta attraverso comportamenti di rifiuto e si presenta, con accentuazioni diverse, in tutte [...] quando lo straniero non è solo ‘diverso’ ma anche ‘inferiore’, proveniente dai paesi poveri del mondo – il caso della xenofobia verso gli immigrati arabi e africani nei paesi ricchi dell’Occidente –, oppure quando non è solo ‘diverso’ ma anche ...
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Haider, Jorg
Haider, Jörg
Politico austriaco (Bad Goisern 1950-Köttmannsdorf 2008). Presidente, dal 1986, della Freiheitliche Partei Österreichs, sotto la sua guida il partito guadagnò consensi sempre [...] più ampi, coniugando il populismo con l’antieuropeismo, la xenofobia e una componente razzista e antisemita. L’ingresso del partito, sospetto di simpatie neonaziste, in un governo di coalizione (2000) provocò sanzioni contro l’Austria da parte dell’ ...
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Faraone della XXVI dinastia, dal 570 al 526 a. C.; generale del faraone Uahabré, inviato a sedare una rivolta, si lasciò proclamare faraone e nel 568 a. C. sconfisse il suo sovrano e rivale, che morì forse [...] sul campo e fu tuttavia da lui regalmente sepolto. Esponente della xenofobia egiziana, si limitò tuttavia solo a contenere e controllare l'attività degli stranieri; i commercianti greci in particolare godettero d'un mercato franco a Naucrati. A. ...
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Nguyen, Viet Thanh. – Scrittore vietnamita naturalizzato statunitense (n. Buôn Ma Thuột 1971). Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1975, vi ha compiuto studi di Arte e di Etnologia, assumendo nel 1997 la [...] della cultura vietnamita, nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo, The symphatizer (trad. it. 2016), manifesto contro la xenofobia e potente quadro dello spaesamento dei migranti che l’anno successivo gli è valso il Premio Pulitzer per la ...
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Navalny, Aleksei. - Attivista politico russo (Butyn, Mosca, 1976 - Kharp 2024). Laureato in Giuriprudenza presso l'Università russa dell'amicizia tra nel 1998, militante dal 2000 nel partito filo-occidentale [...] abile gestione della sua leadership – per certi versi oscurata da una certa vocazione al nazionalismo e alla xenofobia - e della efficace comunicazione sui social media come blogger anticorruzione. Catalizzatore dell’opposizione, con la moglie Julija ...
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Uomo politico svizzero (n. Sciaffusa 1940). Laureato in giurisprudenza, si è interessato di politica sin da giovane (Presidente del comitato studenti della facoltà di diritto). Ha iniziato la carriera [...] federale, ma ha dovuto lasciare l’incarico tre anni più tardi: la sua politica è stata spesso tacciata di populismo e xenofobia, e presenta chiari tratti antieuropeisti. Alle elezioni federali del 2011 l’UDC di B. si è confermato al primo posto tra ...
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Scrittore tedesco (Bayreuth 1926 - Dortmund 2005). Operaio (fra l'altro lavorò come minatore nella Ruhr), nel 1961 fondò a Dortmund il Gruppo '61, costituito quasi esclusivamente da scrittori operai. Il [...] Land: Gast arbeiterporträts, 1975, e successivamente in Springflut, 1990, romanzo esplicitamente caustico nei confronti della xenofobia tedesca). Scrisse ancora: Die Saujagd und andere Vorstadtgeschichten (1995); Die schöne Unbekannte (1997). ...
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Gellner, Ernest André
Gabriella Nisticò
Filosofo e antropologo sociale ceco, di famiglia ebrea, nato a Parigi il 9 dicembre 1925, morto a Praga il 5 novembre 1995. Trascorsa l'infanzia a Praga, nel [...] generato a livello mondiale (Nationalism in a post-marxist world, 1992). Si impegnò contro il razzismo e la xenofobia in molteplici iniziative a carattere internazionale.
Tra le sue opere si segnalano inoltre: Legitimation of belief (1974); The ...
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Jelinek, Elfriede
Antonella Gargano
Scrittrice austriaca, nata a Mürzzuschlag (Stiria) il 20 ottobre 1946. La sua formazione si svolse a Vienna dove frequentò il conservatorio e poi l'università, seguendo [...] presente (Wolken. Heim, 1988; trad. it. 1991), la J. non ha esitato ad affrontare questioni politiche come la xenofobia (Stecken Stab und Stangl, 1996).
bibliografia
A. Fiddler, Rewriting reality: an introduction to Elfriede Jelinek, Oxford 1994.
M ...
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BARZINI, Luigi
Piero Melograni
Nato a Orvieto il 7 febbr. 1874, da Ettore, piccolo industriale, e da Maria Bartoccini, frequentò l'Istituto tecnico di Perugia, ove avrebbe dovuto diplomarsi in ragioneria. [...] e sconvolta Cina dei Mancesi, che egli descrisse ansiosa di rinnovamento e allo stesso tempo fortemente affetta da xenofobia.
Ai meriti di informatore il B. sapeva aggiungere quelli di scrittore: chiaro, garbato e brillante, egli diffondeva un ...
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xenofobia
xenofobìa (o senofobìa) s. f. [comp. di xeno- e -fobia, sul modello del fr. xénophobie]. – Sentimento di avversione generica e indiscriminata per gli stranieri e per ciò che è straniero, che si manifesta in atteggiamenti e azioni...
xenofobico
xenofòbico (o senofòbico) agg. [der. di xenofobia] (pl. m. -ci), non com. – Caratterizzato da xenofobia, che proviene da xenofobia: comportamento x.; una x. avversione per le usanze straniere.