BIANCHINI, Bartolomeo
Fabia Borroni
Nacque a Firenze il 6 genn. 1634, da Matteo, orologiaio, e da Cristina Renard. Allievo di Simone Pignoni, cominciò a dipingere quadri con minute figurine, "con grande [...] di feste e di folclore locale. Verso il 1701, perduti disegni, statue e strumenti musicali durante un'ondata di xenofobia, ritornò a Firenze, dove riprese a frequentare l'ambiente degli artisti e letterati: le esperienze del periodo tunisino gli ...
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Lawson, John Howard
Lorenzo Dorelli
Commediografo, scrittore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a New York il 25 settembre 1894 e morto a San Francisco l'11 agosto 1977. Segnalatosi [...] del Texas) diretto da Joseph H. Lewis, che Th. Andersen e N. Burch (1995) hanno definito "un fine studio sulla xenofobia sotto le sembianze di un western classico". Nel 1948 la sua carriera fu stroncata dalla famigerata HUAC presieduta da J. Parnell ...
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DEL TUFO, Giovanni Battista
Rosario Contarino
Nacque a Napoli intorno al 1548, ottavo dei diciannove figli di Fabrizio e Lucrezia Carafa, esponenti di illustri ed antiche famiglie partenopee; i Del [...] .
La fede municipalista del D. ha qualche ripercussione anche sul piano degli atteggiamenti politici; ed infatti una certa xenofobia, di marca prettamente antispagnola, si avverte in certi suoi interventi e con non poca sorpresa, giacché egli aveva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] non sembrano saper fare buon uso, logorati come sono da piaghe economiche, da un complesso di frustrazione e xenofobia, da sterili rancori nazionalistici. Una volta constatati irrealizzabili i sogni di rinnovata potenza, dovrebbe agire su di essi ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] e il disastro del 410, la popolazione era fortemente calata e nei momenti di maggiore calamità era divenuta ricorrente la xenofobia che spingeva le autorità a respingere rifugiati ed esterni. All'epoca del pontificato di L., si era avuto un leggero ...
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xenofobia
xenofobìa (o senofobìa) s. f. [comp. di xeno- e -fobia, sul modello del fr. xénophobie]. – Sentimento di avversione generica e indiscriminata per gli stranieri e per ciò che è straniero, che si manifesta in atteggiamenti e azioni...
xenofobico
xenofòbico (o senofòbico) agg. [der. di xenofobia] (pl. m. -ci), non com. – Caratterizzato da xenofobia, che proviene da xenofobia: comportamento x.; una x. avversione per le usanze straniere.