Scultore (Waterloo, New York, 1825 - Roma 1892); allievo di L. Bartolini a Firenze (1848-50), visse poi tra Roma e New York. Soprattutto nei ritratti fu sensibile alle istanze romantiche che affiorano, [...] con intonazioni patetiche, anche nelle opere di deciso gusto neoclassico (Ruth, 1855, New York, Metropolitan Museum; porta di bronzo per il Campidoglio di Washington, 1855-61; statue nello zoccolo del monumento a Washington in Richmond, Virginia, ...
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Giornalista (New York 1891 - ivi 1968), direttore (dal 1935) del New York Times, che sotto la sua direzione rimase libero da legami di partito; nel 1940 sostenne la candidatura presidenziale di Roosevelt, [...] che poi però criticò aspramente. Il figlio Arthur Ochs (1926 - 2012) gli succedette (1963-92) nella direzione del giornale. Ad Arthur Ochs è succeduto il figlio Arthur Ochs jr. (n. 1951), che dal 1997 è a capo della The New York Times Company. ...
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Pittore statunitense (New York 1922 - Giannina 1997). Dopo aver studiato scultura all'American artist's school di New York (1936-39), si dedicò alla pittura esordendo con opere che, sensibili alle soluzioni [...] e suggestioni orientali. Dal secondo dopoguerra giunse progressivamente all'astrazione attraverso una più libera strutturazione di forme ispirate alla natura (New York, Museum of modern art: Suoni nella roccia, 1946; Tumulo rosso n° 1, 1962-63). ...
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Prelato cattolico (Brooklyn, New York, 1810 - New York 1885). Studiò (1835-37) a Roma, all'università Gregoriana; ricoprì poi, in patria, varie cariche ecclesiastiche. Vescovo di Albany (1847), nel 1864 [...] fu elevato da Pio IX all'arcivescovato di New York e iniziò un ventennio di abile amministrazione. Nel corso del concilio Vaticano I, dichiarò di ritenere inopportuna la dichiarazione d'infallibilità, dato che il papa disponeva di fatto di quel ...
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Matematico statunitense (New York 1917 - Buffalo, New York, 2011). Direttore della Fondazione medica di Buffalo (New York), ha ottenuto il premio Nobel per la chimica nel 1985, insieme con J. Karle, per [...] i suoi studî sull'impiego degli elaboratori elettronici per lo sviluppo di tecniche matematiche applicate ai dati cristallografici (ottenuti con spettroscopia a raggi X). In questo modo è stato possibile ...
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Scrittore statunitense (New York 1931 - ivi 2015), ha incentrato i suoi libri più importanti sulla ricostruzione del passato.
Vita
Nato in una famiglia di ebrei immigrati dalla Russia, ha studiato presso [...] nell'ultimo quarto di secolo è registrata in toni tra il fantascientifico e l'horror. Ancora a New York è ambientato City of God (2000; trad. it. 2000), vera e propria summa delle concezioni filosofiche e letterarie dello scrittore, in cui, spaziando ...
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Pittore (New York 1836 - Roma 1923). Studiò a New York con il pittore di genere T. H. Matteson per poi completare la sua formazione soggiornando a Parigi, a Firenze e a Düsseldorf (1856-61); nel 1866 si [...] , 1896-97). Sensibile e accurato vedutista, dipinse anche, con vena originale e antiaccademica, bizzarri, surreali paesaggi di grande suggestione, che gli diedero fama. Sue opere a Boston (Museum of fine arts), a New York (Metropolitan Museum), ecc. ...
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Scacchista (Praga 1836 - New York 1900), fondatore del gioco di posizione moderno. Vinse i tornei di Londra (1872) e Vienna (1882). Nel 1886 giocò quella che oggi viene ritenuta la prima sfida ufficiale [...] il titolo a opera del tedesco E. Lasker, da cui fu sconfitto prima nel 1894 in un incontro che si svolse a New York, Montreal e Filadelfia (+5=4−10) e poi definitivamente nel 1897 a Mosca (+2=5−10). Fondò il giornale The international chess magazine ...
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Pittore (New York 1923 - Southampton 2002). Studiò alla Juilliard school of music di New York per poi dedicarsi, dalla seconda metà degli anni Quaranta, alla pittura. Allievo, dal 1948 al 1951, di H. Hofmann [...] pur avvalendosi del linguaggio proprio dell'espressionismo astratto, reintrodusse la figurazione recuperando immagini popolari (La piscina, 1956, New York, Museum of modern art; Mi piace Olympia con la faccia nera, 1970, Parigi, Musée national d'art ...
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Scultore statunitense (New York 1903 - Glen Cove, New York, 1986). Odontoiatra, si dedicò alla scultura dal 1932, lavorando con pietra, legno e creta. Dagli anni Quaranta, abbandonata l'ispirazione naturalistica, [...] dalle forme vegetali passò a un biomorfismo sempre più vicino al recupero allusivo della figura umana. Tra le sue opere monumentali, il Menorah per il tempio israelitico di Tulsa (1954) e l'Arcangelo per il Lincoln Center di New York (1963). ...
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avocado bar
(Avocado Bar) loc. s.le m. Locale in cui si servono cibi e bevande a base di avocado. ◆ La missione di 'The Avocado Show' sarà proprio quella di essere un tempio per gli amanti di questo frutto. Un vero e proprio 'avocado bar'...
knowledge worker
loc. s.le m. Operatore intellettuale, della conoscenza: chi mette a profitto conoscenze teoriche e specialistiche, spesso con contratti di collaborazione o a termine, specialmente nel mercato editoriale, dell’economia e delle...