free form design
<frìi fòom diʃàin> locuz. sost. ingl., usata in it. al m. – Linguaggio progettuale caratterizzato da un sostanziale abbandono di costruzioni geometriche euclidee a favore di morfologie [...] stesse. Un esempio emblematico di un approccio free form applicato all’architettura è costituito dalle opere di ZahaHadid, archistar tra le più note e vincitrice di numerosi concorsi internazionali. Sperimentatrici nel campo delle tecniche free ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Peter Eisenman svolge un ruolo cruciale nella cultura architettonica degli ultimi [...] e Mark Wigley nella mostra del MoMA Deconstructivist Architetcture: Coop Himmelb(l)au, Gehry, Daniel Libeskind, Koolhaas, ZahaHadid, Tschumi ed Eisenman, allora quasi tutti sconosciuti al grande pubblico che si affermeranno come lo star system dell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In una direzione diversa dalle poetiche postmoderne il decostruttivismo in architettura [...] negli Stati Uniti. Tuttavia è l’esposizione dei lavori di Frank O. Gehry, Daniel Libeskind, Rem Koolhaas, Peter Eisenman, ZahaHadid , il gruppo Coop Himmelb(l)au e Bernard Tschumi il grande evento mediatico che sancisce l’affermazione di quella che ...
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archistar
s. m. e f. inv. Architetto molto famoso. ◆ «La democrazia partecipativa - scrive [Joseph Rykwert] - sta passando di mano dagli elettori agli azionisti e agli utenti». Questa analisi si salda a quanto scrivono, forse con altro intento,...
megamuseo
(mega-museo), s. m. Museo di grande importanza e attrattiva, che raccoglie molte opere d’arte di pregio. ◆ Seminascosto in uno svincolo di traffico spesso convulso, fra piazza Augusto Imperatore e via Ripetta, soffocato dai gas di...