MARSIA (Μαρσύας, Marsãas e Marsya)
Angelo Taccone
Figura mitica originaria dell'Asia Minore, della cui leggenda i Greci s'impadronirono modificandola in vario modo. M. fu tanto un genio di sorgenti e [...] sonatore (Fagni, Olimpo, Eagro), ora di una ninfa o del fiume Meandro. Accanto al flauto talora gli è pure attribuita la zampogna. La leggenda greca lo mette in relazione con Apollo e Atena.
In Celcne sarebbe avvenuta la gara fra il citarista Apollo ...
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LEPOREO, Ludovico
Debora Vagnoni
Nacque nel 1582 a Brugnera, in Friuli sulla riva destra del Tagliamento, probabilmente da un Guerrino, cancelliere della Comunità dal 1562 al 1611. La famiglia si trasferì [...] le lettere e con lo pseudonimo anagrammatico di Giuniano Elpireo pubblicò a Lucca nel 1669 una raccolta di versi intitolata La zampogna.
Entrato in religione, nel 1602 il L. si recò a Roma, sotto il pontificato di Clemente VIII, ed entrò al servizio ...
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Corra, Bruno
Gianni Rondolino
Pseudonimo di Bruno Ginanni Corradini, scrittore, drammaturgo e saggista, nato a Ravenna il 9 giugno 1892 e morto a Varese il 20 novembre 1976. Fu amico di F.T. Marinetti [...] grande interesse e utilità. Scrive C. nel saggio Musica cromatica, apparso nel libro Il pastore, il gregge e la zampogna: divagazione sul libro del Thovez, pubblicato nel 1912: "Passammo al cinematografo e ci parve che questo strumento, leggermente ...
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Scrittore italiano (Siena 1883 - Roma 1920). Dotato di una formazione letteraria da autodidatta, riportò nelle sue opere, spesso ambientate in un mondo provinciale e caratterizzate da accenti autobiografici, [...] padre tornò a Siena per vivere sulle poche terre ereditate. Aveva frattanto cominciato a scrivere poesie (pubbl. in due raccolte: La zampogna verde, 1911, e La città della Vergine, 1913) e racconti (uno dei quali, Ricordi di un impiegato, più tardi ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] poetica (Mal giocondo, 1889; Pasqua di Gea, 1891), in seguito testimoniata da poche altre raccolte (Elegie renane, 1895; Zampogna, 1901; Fuori di chiave, 1912). Stabilitosi a Roma nel 1893 e introdotto da L. Capuana negli ambienti giornalistici e ...
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Ingegnere, architetto, topografo e incisore in rame, nato a Fossano in Piemonte nel 1603 o 1604, morto ivi nel 1678. Disegnò progetti per la chiesa di S. Sebastiano a Fossano, per la chiesa dei gesuiti [...] esemplari. Sono eseguite all'acquaforte e finite al bulino, tra gli anni 1633 e 1675. Come primo saggio ricorderemo: il Suonatore di zampogna, e come ultimo i Funerali di Carlo Emanuele II, dove l'autore dichiara la sua età di anni 72. La stampa più ...
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SATIRI e SILENI (Σάτυροι, Σιληνοί)
Giulio GIANNELLI
Goffredo BENDINELLI
SILENI Figure mitologiche fra le più diffuse nella letteratura, nell'arte, nelle credenze popolari della Grecia antica; ne conosciamo [...] i corrispondenti maschili, viventi anch'essi nelle solitudini dei monti o dei boschi, cacciando, danzando e sonando la zampogna, il flauto o le nacchere. Erano riguardati come demoni sensuali e maliziosi, più spesso ostili che amici agli ...
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Egloghe
Guido Martellotti
Una tradizione manoscritta, che nelle linee essenziali risale al Boccaccio, ci ha tramandato due e. di D.: esse servono di risposta ad altrettanti componimenti di Giovanni [...] , in 97 esametri. Mopso, udito il canto di Titiro, vuol provarsi anche lui nella poesia pastorale, e gli risponde al suono della zampogna. Loda i suoi versi che fanno di lui un secondo Virgilio, lo compiange per la sua sorte di esule, lo invita nei ...
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Figura della mitologia classica, la cui genealogia è data variamente dalle fonti. Talora appare come figlio della Terra, talaltra come figlio d'Inaco o d'Agenore; il più delle volte è detto figlio di Arestore [...] Ermete, che per incarico di Zeus deve rubare la giovenca e che prima addormenta il vigile custode col suono della sua zampogna e con la sua verga conciliatrice di sonno, e poi lo uccide, o secondo un'altra versione lo uccide scagliandogli pietre ...
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mormorare
Alessandro Niccoli
Ricorre solo nella Commedia, con i significati che gli sono tuttora propri.
Indica il rumore attenuato e continuo, proprio delle acque correnti, in Pd XX 19 udir mi parve [...] XXV 21 il colombo si pone / presso al compagno... / girando e mormorando.
Simile al suono di una cetra o di una zampogna è il mormorar (Pd XX 26: ancora un infinito sostantivato) dell'aquila formata dagli spiriti giusti; anche in questo caso il verbo ...
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zampogna
zampógna (ant. o poet. sampógna) s. f. [lat. symphōnĭa, dal gr. συμϕωνία «accordo, concerto» (v. sinfonia)]. – 1. Strumento musicale a fiato di origine e carattere pastorale, consistente in un otre di pelle pieno d’aria nel quale...
zampognare
v. intr. [der. di zampogna] (io zampógno, ... noi zampogniamo, voi zampognate, e nel cong. zampogniamo, zampogniate; aus. avere), non com. – Suonare la zampogna; per lo più in frasi di tono scherz. o spreg.: quei suonatori ambulanti...