Uomo politico italiano (Como 1843 - ivi 1918); diciassettenne partecipò all'impresa dei Mille; nel 1866 fu a Bezzecca, l'anno dopo venne ferito a Monterotondo. Deputato dal 1881 fino alla morte, sottosegretario [...] stesso dicastero con Pelloux (1898-99), poi ministro dell'Agricoltura con Saracco (1900-01), ancora ministro delle Finanze con Zanardelli (1901), del Tesoro con Fortis (1905-06), con Giolitti (1907-1909), con Salandra (1914-16), di cui fu prezioso ...
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Wollemborg, Leone
Finanziere e politico (Padova 1859-Loreggia 1932). Può considerarsi il creatore in Italia delle casse rurali sul modello delle cooperative di credito ideate da F.W. Raiffeisen. Alla [...] 1892 al 1913 e quindi senatore dal 1914, nel 1901 ricoprì la carica di ministro delle Finanze nel governo Zanardelli. In quella veste presentò un progetto di riforma tributaria volta ad alleggerire il peso dell’imposizione indiretta aggravando nel ...
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Uomo politico e colonialista, nato il 21 settembre 1849 a Londra, morto a Bengasi il 21 novembre 1921. Fu per breve tempo nella carriera diplomatica, indi (1890-1904) deputato per Napoli. Alla Camera militò [...] di stato per i Lavori pubblici nei varî ministeri Di Rudinì (1896-1898) e per gli Affari esteri nel ministero Zanardelli (1901). Membro del Consiglio coloniale sino dalla sua istituzione, e preoccupato di elevare e migliorare il carattere della ...
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Crispi, Francesco
Uomo politico (Ribera, Agrigento, 1818 - Napoli 1901). Laureatosi nel 1843 in giurisprudenza a Palermo, nel 1845 si trasferì a Napoli per esercitare l’avvocatura ed entrò in contatto [...] l’eleggibilità dei sindaci dei comuni con più di 10.000 abitanti, l’adozione di un nuovo codice penale (il codice Zanardelli) che abrogava la pena di morte. Convinto che l’Italia dovesse assumere un ruolo di grande potenza sulla scena internazionale ...
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Figlio (Napoli 1869 - Alessandria d'Egitto 1947) di Umberto I e di Margherita di Savoia. Ricevuta una rigorosa educazione militare, percorse rapidamente la successiva carriera, fino a ottenere (1897) il [...] trono (1900) in seguito all'assassinio del padre, non si oppose alla svolta liberale impressa dai governi di G. Zanardelli e G. Giolitti; in politica estera appoggiò, pur rimanendo nel solco della Triplice Alleanza, il riavvicinamento diplomatico con ...
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FALCIONI, Alfredo
Giuseppe Sircana
Nacque a Domodossola, in provincia di Novara, il 9 giugno 1868 da Giovanni e da Giuditta Moro. Laureatosi in giurisprudenza, intraprese la carriera politica: fu consigliere [...] di Domodossola. Alla Camera si schierò con il gruppo dei liberali costituzionali di sinistra, che sostenevano la politica di G. Zanardelli e di G. Giolitti. Rieletto, per il medesimo collegio, nelle successive elezioni del 1904 e del 1909, il F ...
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COCCO-ORTU, Francesco
Giuseppe Serri
Nacque a Benetutti (Nuoro) il 19 ott. 1842 dal magistrato Giuseppe Cocco-Mulas e da Berta Ortu-Mereu. Studiò in un istituto calasanziano a Cagliari, poi a Oristano; [...] moderna, VII, Milano 1974, pp. 51, 138, 218; VIII, ibid. 1978, p. 399; M. Sagrestani, L'eclissi dell'esperimento liberaldemocratico di Zanardelli, in Clio, XIV (1978), 3-4, pp. 383, 417, 421 s. In A. A. Mola, Storia della masson. ital. dall'Unità ...
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Vittorio Emanuele III, re d’Italia
Sergio Parmentola
Re durane la dittatura fascista
Vittorio Emanuele III diventò re d’Italia nel 1900, in seguito all’assassinio del padre Umberto I. Accompagnò la [...] padre. All’inizio del regno, abbandonò la politica autoritaria del padre e affidò il governo ai liberali Giuseppe Zanardelli (1901) e Giovanni Giolitti (1903), il quale governò quasi ininterrottamente per un decennio. Promosse la ripresa del dialogo ...
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BERENINI, Agostino
Stefano Rodotà
Nato a Parma il 22 Ott. 1858, si laureò in giurisprudenza in quella università e nel 1883 conseguì la libera docenza in diritto penale. Seguace della scuola classica [...] scientifico" della scuola positiva. Con Lombroso collaborò anche alla pubblicazione di un volume critico sul progetto del codice Zanardelli (Torino 1888). Due anni prima il B. aveva pubblicato l'opera Offese e difese. Appunti di diritto criminale ...
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Lacava, Pietro
Uomo politico (Corleto Perticara, Potenza, 1835 - Roma 1912). Laureatosi in giurisprudenza a Napoli, entrò presto in contatto con gli ambienti patriottici e nel 1860, dopo l’avvio della [...] con Pelloux, e votò a favore delle leggi repressive da questi proposte. Schierato inizialmente all’opposizione del governo Zanardelli, si avvicinò poi all’esecutivo quando cominciò a profilarsi l’ipotesi di interventi speciali a favore del meridione ...
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giustizia climatica loc. s.le f. Principio etico per cui si costituisce una condizione di parità ed uguaglianza dei diritti, dei doveri e delle risorse di fronte ai cambiamenti climatici di dimensione locale e planetaria, in particolare quelli...
energia verde
loc. s.le f. Energia che inquina relativamente poco l’ambiente. ◆ Eppure, come dice uno studio del KyotoClub, il futuro con «energia verde» garantirebbe anche maggiori posti di lavoro. (Adriano Favaro, Gazzettino, 30 aprile 2005,...