Igiene
Augusto Panà
Anna Spinaci
Luigi Frighi
L'igiene, dal greco ὑγιεινή (sottinteso τέχνη), "salubre, che giova alla salute", è un ramo della medicina che si occupa della salvaguardia e del miglioramento [...] , infatti, da un protozoo che compie parte del suo ciclo vitale nella zanzaraanofele e parte nell'uomo: l'eliminazione dei fattori ambientali favorevoli allo sviluppo della zanzara fa scomparire automaticamente anche la malattia.
L'animale e l'uomo ...
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Biomatematica
Vincenzo Capasso
Nel Saggiatore (1623), Galileo Galilei sosteneva che «l’Universo […] è scritto in lingua matematica, e i caratteri sono triangoli, cerchi e altre figure geometriche […]; [...] ; i dati demografici; i dati epidemiologici sulla malaria; i dati socioeconomici; i dati sulla popolazione del vettore (zanzaraanofele); i dati sull’agente eziologico (densità, specie, genotipo, resistenza ai trattamenti chimici). Gli obiettivi del ...
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S'intende per bonifica, nel significato più antico della parola, il prosciugamento di paludi o stagni o il risanamento, in genere, idraulico e igienico di terreni che normalmente o periodicamente sono [...] produzione locale della malaria, oltre alla palude e alle zanzare anofeli, occorre anche l'uomo infetto, che abbia cioè nel sangue speciali parassiti, i quali vengono succhiati dalla zanzara che lo punge e, dopo una fase di moltiplicazione, inoculati ...
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Caratteristica essenziale dei chemioterapici è l'azione selettiva, la capacità che hanno, e che li differenzia dagli antisettici, di agire su un agente morboso, senza provocare sofferenze somatiche di [...] l'ospite, di rendere i gametociti non infettivi per la zanzara (sporontocida), ha contribuito a eradicare la malaria anche prevenendo l'ulteriore trasmissione da parte dell'anofele.
Nell'amebiasi i derivati chinolinici alogenati, la clorochina, l ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Bernardino Fantini
Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Il XIX sec. rappresenta una fase fondamentale nello [...] l'agente infettivo, l'identificazione del vettore con la zanzara Aedes Aegypti divenne lo strumento teorico di una campagna di la causa 'necessaria', è il contatto fra l'uomo e gli anofeli, tutto il resto è accessorio. Grazie a queste scoperte e alle ...
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GRASSI, Giovanni Battista
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Rovellasca, nel Comasco, il 27 marzo 1854 da Luigi e Costanza Mazzucchelli. Compiuti gli studi elementari e ginnasiali nel collegio privato [...] riuscì a delinearne l'intero ciclo di sviluppo nel corpo della zanzara Culex pipiens e dell'uccello. Alla fine di luglio Ross annunciò il suo vettore. E poiché era stato dimostrato che gli anofeli non sono infetti nel periodo tra gennaio e giugno, era ...
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zanzara
żanżara s. f. [lat. tardo zinzala, voce onomatopeica]. – 1. Nome comune di piccoli insetti ditteri nematoceri, costituenti la famiglia culicidi, rappresentati da un migliaio di specie diffuse in tutto il mondo, soprattutto nelle zone...