(russo strel´cy) Corpo di milizia di fanti (arcieri), fondato da Ivan IV intorno al 1550, costituito in origine da uomini liberi e divenuto poi carica ereditaria. Residenti a Mosca, gli s. potevano praticare [...] attività commerciali e artigianali, pur rimanendo al servizio dello zar come guardia del corpo, e avevano inoltre compiti di sorveglianza. Dopo numerose ribellioni nel corso del 17° sec., si schierarono dalla parte di Ivan V contro Pietro il Grande ...
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RASPUTIN, Grigorij Efimovič
Ettore Lo Gatto
Mistico russo, in origine contadino di Pokrokovskoe presso Tobolsk. Diventato famoso come taumaturgo, fu chiamato a Pietroburgo nel 1907 e vi divenne rapidamente [...] egli a suo talento della chiamata e del rinvio dei ministri. Durante la guerra mondiale, come risulta dall'epistolario dello zar Nicola II con l'imperatrice, influì anche sul corso delle operazioni militari. Riusciti vani i tentativi di allontanare R ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XVI secolo nell’Europa dell’Est si forma un grande Stato centralizzato [...] viene incoronato dal metropolita e assume per primo il titolo di zar; subito dopo, secondo una antica tradizione, convoca a Mosca e la madre nel villaggio di Uglič, Fëdor viene incoronato zar, ma reggente effettivo dello Stato è il cognato, Boris ...
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austro-prussiana, alleanza
Alleanza firmata a Berlino il 20 apr. 1854 dal feldmaresciallo austriaco H. Hess e dal cancelliere prussiano O.T. Manteuffel; fu motivata dal timore di una reazione russa al [...] rifiuto dell’Austria e della Prussia di intervenire a fianco dello zar o di mantenere la neutralità nella crisi orientale che avrebbe condotto alla guerra di Crimea. ...
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Uomo politico russo (n. 1761 - m. 1836); segnalatosi durante le guerre contro la Svezia (1788-89) e la Polonia (1792-95), abbandonò l'esercito per dedicarsi, all'estero, a studî di matematica e medicina; [...] dal 1801 ebbe parte importante nella politica di riforme dello zar Alessandro I, del quale fu ascoltato consigliere fino al 1804 quando, per un contrasto col sovrano, ebbe limitate le sue mansioni agli affari diplomatici; infine (1815-31), dirigente ...
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Uomo politico statunitense (Sullivan, Indiana, 1879 - New York 1954). Durante la presidenza Harding fu direttore generale delle Poste (1921-22). Si dimise per diventare presidente (1922-45) della Motion [...] picture producers and distributors of America, che resse con sistemi autoritarî conquistandosi il soprannome di zar di Hollywood. Il suo nome è legato al codice Hays o codice della decenza, che, redatto dal gesuita padre Lord, egli rese esecutivo a ...
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Pittore, litografo e incisore (Pietroburgo 1779 circa - ivi 1854). La sua attività principale fu d'incisore paesista; eseguì sia riproduzioni di opere d'altri maestri (Vernet, Ruysdael, ecc.), sia vedute [...] disegnate dal vero, oltre a illustrazioni per libri e almanacchi e a litografie (ritratto dello zar Alessandro I, serie di vedute di Pietroburgo, ecc.). ...
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Riformatore religioso (Baindlkirch, Augusta, 1774 - Barmen 1834). Cattolico, fu da I. E. Gossner convertito alle sue dottrine mistiche. Emigrato in Russia (1819), ottenne a Pietroburgo un posto di predicatore [...] nella chiesa cattolica dei Maltesi. Nel 1829 era prevosto a Odessa; e a lui lo zar Alessandro I donava delle terre in Bessarabia come sede di una colonia religiosa. Qui L. chiamò poi quasi duemila dei suoi seguaci di Svevia. Cacciato dalla Russia, ...
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Dichiarazione politica, poi sistema politico che regolò la vita dei principali Stati europei dal 1815 al 1830. La dichiarazione, firmata a Parigi il 26 settembre 1815 da Alessandro I di Russia, Federico [...] Guglielmo III di Prussia e Francesco II d’Austria, fu voluta dallo zar e affermò il principio che i tre sovrani, rappresentanti delle confessioni ortodossa, protestante e cattolica, dovevano restare sempre uniti come fratelli e governare i popoli con ...
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MENŠIKOV, Aleksandr Danilovič
Antonij Vasiljevic Florovskij
Uomo politico russo, nato verso il 1670-1673, d'origine popolana. Conobbe Pietro I ancora negli anni di gioventù; e dopo avere prestato servizio [...] atti illegali di lui; le lagnanze erano interminabili. Con tutto ciò solo verso la fine del suo regno diminuì la fiducia che lo zar nutriva per M.
Dopo la morte di Pietro I, M. raggiunse l'apogeo della sua potenza. Alla sua influenza e alle misure ...
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zar
s. m. [adattam. del bulg. car, russo car′, slavo ant. cĭsarĭ, che, come il got. kaisar (da cui il ted. Kaiser), è dal lat. Caesar «Cesare»]. – Re, imperatore, come titolo di cui furono dapprima insigniti, da Bisanzio, i re di Bulgaria...
zar
żar s. m. – Voce di origine etiopica, che significa propriam. «spiriti benevoli dell’aria» e che in etnologia indica un movimento di possessione rituale (v. possessione, n. 1 b) sorto nella regione di Gondar (Etiopia) e diffuso nei vicini...