Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] zio di Girolamo si compiaceva di trascrivere codici, come un Nonio Marcello, nel 1415. Leonardo Sanudo copia nel 1446, mentre è a Zara, un libro di massime morali e più tardi, durante il soggiorno a Ferrara, vari codici, fra cui un Virgilio e un ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] "citati". Nel campo delle strutture architettoniche, come riuso o elenco paratattico, possono citarsi i casi di S. Donato a Zara (inizi del IX sec.), ove i pezzi di recupero migliori vengono disposti verso l'abside, per esaltarne il significato, con ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] , nei quali la curiosità intellettuale non andava disgiunta dal senso degli affari. Nicolò Roccabonella, medico condotto a Zara, avviò nel 1449 assieme al figlio Ludovico un'intensa attività commerciale, mentre al tempo stesso completava, con ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] 1981", a cura di A. M. Romanini, 3 voll., Ferrara 1985; V. Štrkalj, Il restauro della chiesa di S. Maria a Zara: un contributo allo studio dei capitelli corinzi dell'XI secolo nell'Altoadriatico, in Aquileia, la Dalmazia e l'Illirico, "Atti della XIV ...
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"E per tutto il cielo". Dinamiche religiose di uno Stato nascente
Giorgio Cracco
La religione civica al bivio
Guardando indietro
La religione cristiana - secondo un'opinione corrente - non cessò mai, [...] il 3 luglio 1312, ma che appartiene sicuramente al dogato dello stesso Zorzi; lettera inviata in risposta ai rettori di Zara, che contiene una digressione, a mio avviso, quasi "autobiografica" - forse del tutto autonoma dalla ratio politica della ...
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La politica e la giustizia
Michele Simonetto
Il diritto e la giustizia di Venezia: mito e realtà
Le distorsioni stereotipe non mancheranno certo durante tutto il XVIII secolo. Il canonico Freschot, [...] demandati ai signori di notte, cf. A.S.V., Signori di Notte al Criminal, Processi, b. 7, fasc. Domenico Zara, 22 ottobre 177[?], responsabile di omicidio. Sulla peculiarità del rito degli esecutori contro la bestemmia insiste Gaetano Cozzi, Note su ...
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Tra i due imperi. L'affermazione politica nel XII secolo
Giorgio Ravegnani
La conquista dei mercati bizantini
Nella seconda metà dell'undicesimo secolo i rapporti fra Bisanzio e Venezia ebbero una [...] , la Dalmazia risultava spartita fra Venezia, l'Ungheria e i governi autonomi. I Veneziani possedevano le isole del Quarnaro e Zara, gli Ungheresi la regione fra Sebenico e la Narenta con le città di Traù e Spalato e la regione meridionale, con ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Mondo etrusco-italico e romano
Paolo Sommella
Manlio Lilli
Giuseppe M. Della Fina
Sergio Rinaldi Tufi
Josep Guitard i Dunand
Luigi Caliò
Luisa Migliorati
Pierre [...] disposizione a scacchiera degli edifici, è Iader, impianto che ha lasciato tracce evidentissime nell'ordito del centro di Zara medievale e moderna. Questa città portuale su una penisoletta di forma allungata, già florida in età repubblicana, divenne ...
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Il rinnovamento urbano del primo Cinquecento
Donatella Calabi
La forma della metropoli lagunare
La straordinaria forza evocativa della prima rappresentazione prospettica della metropoli lagunare, [...] le loro ceste, accanto al luogo dove si fa giustizia e a quello dove si gioca a dadi o alla "zara", o dove si orina. Proprio la scarsa compiutezza formale, dicibile solo in segni, tracce, confini, opportunità di ripavimentazione, aveva consentito ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] il governo di Tine e la sovrintendenza delle milizie del Bellunese; nel 1618 viene nominato governatore di Cattaro, nel 1623 di Zara, per poi trasferirsi a Padova. Nel 1630 esce a Venezia, per i tipi di Tommaso Baglioni, la sua Storia delle guerre ...
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zara
żara s. f. (o ażara o ażżara o anche, più raro, żaro m.) [dall’arabo az-zahr «dado» (da cui anche azzardo); cfr. spagn. azar, fr. hasard], ant. – 1. Gioco d’azzardo con i dadi, molto diffuso durante il medioevo, in varie forme, in tutti...
maraschino
s. m. [der. di marasca, in origine agg.: rosolio maraschino]. – Liquore dolce ottenuto dalla distillazione della marasca, prodotto tipico della città di Zara, in Dalmazia, dove ne fu iniziata la produzione nel sec. 18°: che rosolio...