ZARA (A. T., 77-78)
Antonio Renato Toniolo
Carlo Cecchelli
Reginald Francis Treharne
Giuseppe Praga
Città e provincia del regno d'Italia. Il territorio provinciale secondo il trattato di Rapallo del [...] di essa, mostra il continuo e notevole incremento degli Italiani. Questi, che erano oltre 11.000 nel 1910, su circa 13.000 ab. di Zara, avevano visto aumentare il loro numero dell'11% nel decennio fra il 1880 e il 1890 e del 17% fra il 1890 e il 1900 ...
Leggi Tutto
Vedi ZARA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
ZARA (v. vol. vii, p. 1247)
S. Rinaldi Tufi
Iader era il centro più importante della Dalmazia del N, del territorio cioè abitato in epoca preromana dai Liburni; [...] Vranjsko Jezero (Lago di Vrana), è conservato un lungo tratto, che dalla città si segue, verso S, fino a oltre Biograd (Zara Vecchia). Di un teatro e di un anfiteatro, ora totalmente scomparsi, si ha notizia attraverso documenti del 6oo.
Museo. - Le ...
Leggi Tutto
Vedi ZARA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
ZARA (Iader, Iadera, Διάδωρα, iug. Zadar)
M. Mirabella Roberti
Città della costa dalmata. Già abitato liburnico, sorto su una breve penisola, fu ascritto alla [...] più adatta sede. Vi si riuniscono i reperti della Dalmazia settentrionale (Aenona, Scardona, Asseria, ecc.) oltre che di Zara. Notevolissimi gli oggetti provenienti da Aenona (le ricche tombe di Età del Bronzo finale, i "cippi liburnici" - arette ...
Leggi Tutto
Scultore e architetto (Sebenico 1440 circa - ivi 1475). Influenzato dalla scuola veneziana dei Buon e dei Dalle Masegne, interpretò in maniera originale il gotico. A Spalato (1444-48), tra le altre cose, [...] la cappella di S. Anastasio, ricca di vivaci sculture, tra le quali la drammatica Flagellazione di Cristo dell'arca. Si recò poi a Zara (1451), di là a Venezia e infine ad Ancona (1454-59), dove costruì la Loggia dei mercanti, nelle forme del gotico ...
Leggi Tutto
Pittore dalmata (Zara 1811 - ivi 1877). Dopo avere studiato all'Accademia di belle arti di Roma, con V. Camuccini e H. Vernet, e di Venezia, dal 1834 al 1843 soggiornò in Italia e dopo tale anno stabilmente [...] a Zara. Amico di N. Tommaseo, col quale discuteva i temi delle sue opere e il modo per realizzarle, e consigliere del vescovo e patriota croato J. J. Strossmayer, dipinse principalmente, in modo accademico, composizioni storico-allegoriche e di ...
Leggi Tutto
Pittore e incisore (Zara 1515 circa - Venezia 1563). Non si hanno notizie sulla sua formazione, ma la produzione grafica e pittorica rimanda all'arte del Parmigianino che M., dopo un'iniziale adesione [...] ai modi di Bonifacio Veronese, elabora in una dissoluzione cromatica della forma, precocemente vicina alle ultime soluzioni di Tiziano e del Tintoretto. Autore di opere di soggetto profano, soprattutto ...
Leggi Tutto
Architetto (Laurana o Zara 1420-25 - Pesaro 1479). Iniziatore a Urbino di un nuovo stile classico caratterizzato dalla chiarezza e dalla gravitas, la sua opera più significativa è il Palazzo Ducale di [...] Urbino, cui lavorò su commissione di Federico da Montefeltro (1468-72); nella generale euritmia delle proporzioni e in alcuni specifici motivi (tondi tra archi e fregio del cortile) di questa struttura ...
Leggi Tutto
DONINO
Rosa Barovier Mentasti
Originario di Zara, in un documento del 1345 (Cecchetti, 1887) è indicato come "pictor muzolorum. de vitro de Muriano" e cioè pittore di bicchieri (muzoli, moioli, muioli, [...] mioli nel lessico veneziano medievale), come ha giustamente interpretato L. Zecchin (1969). Cadono quindi tutte le altre ipotesi che lo volevano pittore su tavola (Testi, 1909), vetratista (Monneret du ...
Leggi Tutto
LUZZO, Lorenzo (detto Morto da Feltre)
Laura Di Calisto
Nacque probabilmente a Feltre intorno al 1485 da Bartolomeo, medico chirurgo documentato a Zara dal 1475, padre anche del "clericus" Giovanni, [...] pp. 156-160; Id., Regesto Luzzo, ibid., 238-239, pp. 53-60; I. Petricioli, Slika L. L. u Zadru (Un dipinto di L. L. a Zara), in Peristil, XXV (1982), pp. 87-92; S. Claut, Schede per un catalogo di L. L., in Arch. stor. di Belluno Feltre e Cadore, LVI ...
Leggi Tutto
LAURANA, Francesco
Renata Novak Klemencic
Il L. è documentato per la prima volta a Napoli il 17 luglio 1453, quando come "Francisco da Zara" insieme con altri maestri ricevette il pagamento per i lavori [...] seguito. Per la proposta di Gvozdanović (1975, p. 114) e Kruft (1995, p. 19), secondo la quale la sua formazione a Zara si svolse nel campo dell'oreficeria, non esistono ulteriori prove; e non può essere confermata nemmeno la tesi sul reliquiario di ...
Leggi Tutto
zara
żara s. f. (o ażara o ażżara o anche, più raro, żaro m.) [dall’arabo az-zahr «dado» (da cui anche azzardo); cfr. spagn. azar, fr. hasard], ant. – 1. Gioco d’azzardo con i dadi, molto diffuso durante il medioevo, in varie forme, in tutti...
maraschino
s. m. [der. di marasca, in origine agg.: rosolio maraschino]. – Liquore dolce ottenuto dalla distillazione della marasca, prodotto tipico della città di Zara, in Dalmazia, dove ne fu iniziata la produzione nel sec. 18°: che rosolio...