FACHINETTI, Michele
Silvano Cavazza
Nacque a Visinada, distretto di Montona, nell'Istria centro-occidentale, il 7 ott. 1812, terzo dei quattro figli di Giorgio, agiato proprietario terriero, e di Antonia [...] al vescovo di Parenzo e Pola A. Peteani, che per rimanere nella sua diocesi aveva rifiutato la nomina ad arcivescovo di Zara. Al volume parteciparono i maggiori scrittori veneti e istriani dell'epoca e lo stesso N. Tommaseo. Nel 1847 uscì a Venezia ...
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CORNER, Alvise
Paolo Frasson
Figlio di Giovanni di Giorgio, cavaliere e procuratore fratello della regina di Cipro, Caterina e di Adriana Pisani, sorella del cardinale Francesco, nacque, secondo la [...] titolo di S. Teodoro, alla morte di Cornelio Pisani, il 25 giugno 1554, il C. gli successe nello arcivescovado di Zara che però l'anno seguente affidò all'amministrazione del suo segretario Muzio Calini, riservandosi la metà delle entrate.
Nel 1555 ...
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ANTELMI, Bonifacio
Aldo Stella
Nato a Venezia nel 1542 da Marcantonio, di famiglia di antica origine cremonese (caduta nell'indigenza in seguito a fallimentari perdite nella mercatura e nei traffici [...] suoi figli continuarono con onore la carriera diplomatica: Valerio come residente veneto a Milano, poi a Napoli e infine capitano a Zara nel 1647; Antonio, confidente del Sarpi nei suoi rapporti con i protestanti, fu pure residente veneto a Milano, a ...
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ACCLAVIO, Domenico
Giovanni Cervigni
Nato a Taranto nel 1762, studiò diritto a Napoli, dove si stabilì. Dopo la rivoluzione del 1799 venne inviato come visitatore economico nelle province e risulta [...] ,Firenze 1929, pp. 123-126, 162 (riporta per intero il Rapporto dell'Intendente di Terra d'Otranto,in precedenza sunteggiato da V. Zara, La Carboneria in Terra d'Otranto, 1820-1830,Torino 1913, pp. 21-22, e ricordato come anonimo da G. Bianco, La ...
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CARRARA, Giacomo da
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Secondo di questo nome, nacque a Padova da Nicolò agli inizi del sec. XIV. In seguito alla rivolta del padre, che si alleò con Cangrande Della Scala [...] gli venne richiesto, alle imprese belliche della Serenissima, fornendo efficace sussidio di truppe per domare la rivolta di Zara (maggio del 1346), quella di Capodistria (settembre del 1348) e nella guerra contro la Repubblica di Genova (novembre ...
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ACCORRETTI, Enrico
Walter Polastro
Nacque a Macerata il 14 luglio 1888 dal marchese Giuseppe, tenente colonnello di cavalleria, e da Bianca Malacari Misturi. Dopo aver frequentato il primo anno all'Istituto [...] Maggiore della marina e raggiunse nel 1934 il grado di capitano di vascello assumendo il comando dell'incrociatore "Zara". Allo scoppio del conflitto italo-etiopico venne inviato nuovamente in Mar Rosso dove collaborò all'organizzazione logistica ed ...
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LEONE VI, papa
Ambrogio Piazzoni
Di origine italiana, probabilmente romana, L. VI fu papa solo per alcuni mesi del 928 mentre il suo predecessore, Giovanni X, era ancora vivo ma incarcerato dopo una [...] pontificato e di lui è rimasta una sola lettera (Regesta pontificum Romanorum, n. 3579), con la quale invita Formino di Zara, Gregorio di Nona e altri vescovi della Dalmazia e della Croazia a sottostare all'arcivescovo Giovanni di Spalato, cui egli ...
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CAPPONI, Bernardo
Sergio Cella
Nacque nel 1758 a Barbana d'Istria da famiglia di origine fiorentina. Compiuti gli studi a Padova, venne chiamato appena ventiquattrenne a fungere da medico comunale a [...] chiedere perdono al vicedelegato e al governo. Il C. accettò le scuse e capeggiò anzi una delegazione "per riparazione" a Zara.
Riaccesasi la guerra nel 1809, l'isola dovette fornire i primi marinai alla flotta da guerra; poco dopo venne nuovamente ...
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CAPUANO (Capuanus, de Capua, Capuensis, de Cappuis, de Chapes), Pietro
Norbert Kamp
Apparteneva a una famiglia della nobiltà amalfitana che discendeva dal conte longobardo Lando de Prata. I discendenti [...] a Venezia, per impedire il piano dei Veneziani di attaccare prima Zara che faceva parte del regno ungherese. Ma il C. si dalla scomunica nella quale erano incorsi con l'attacco contro Zara. Ma i loro giuramenti di purificazione furono trasmessi al C ...
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JACHIA
Gino Benzoni
"Sultan Jachia gran principe ottomano": così J. - un nome che in arabo si avvicina al nostro Giovanni; Jachia semplifica Yahyâ - sottoscrive una lettera dell'8 sett. 1615 da Parigi [...] adherenze" con le quali potrà "grandemente progredire". E non a Cattaro, in casa Bolizza, come vuole Hassek, scomparso J., ma a Zara. "Sempre trattenutosi nella galea" - così Foscolo, da Cattaro, il 17 marzo 1649; si può supporre che J. sia morto uno ...
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zara
żara s. f. (o ażara o ażżara o anche, più raro, żaro m.) [dall’arabo az-zahr «dado» (da cui anche azzardo); cfr. spagn. azar, fr. hasard], ant. – 1. Gioco d’azzardo con i dadi, molto diffuso durante il medioevo, in varie forme, in tutti...
maraschino
s. m. [der. di marasca, in origine agg.: rosolio maraschino]. – Liquore dolce ottenuto dalla distillazione della marasca, prodotto tipico della città di Zara, in Dalmazia, dove ne fu iniziata la produzione nel sec. 18°: che rosolio...