Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1500-1750)
Cosimo Perrotta
La decadenza dell’economia italiana
Nel periodo che va dal 16° alla metà del 18° sec. in Italia si assiste a una forte decadenza dell’economia, e anche [...] cioè non alterate e con le stampe migliori, sono quelle della Spagna, di Napoli, Venezia, Genova e Firenze (Notizia de’ cambj).Dunque, alla fine del in tutti gli Stati (1680) e La Zecca in Consulta di Stato (1683).
Giovanni Botero
Per la teoria ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gasparo Scaruffi
Marco Bianchini
Gasparo Scaruffi è autore dell’Alitinonfo, un’opera che si colloca alle origini della scienza economica. Primo sistematico scritto italiano di temi monetari a contenuto [...] grani con la Lombardia e la Romagna, s’importa filo di seta da Venezia e lo si lavora in patria; come banchieri si II toglie definitivamente a Reggio e a Modena il diritto di tenere aperte le loro zecche, avocando a sé il monopolio in materia, egli è ...
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LANDRIANI (da Landriano), Antonio
Maria Nadia Covini
Nacque presumibilmente a Milano prima del 1440 da Accursio (Accorsino) e da Antonia di Achille Stampa (senior).
Il padre, interrotta la carriera [...] a lungo una delle due cariche di sindaco del Comune e fu soprastante alla Zecca; più che benestante, apparteneva ai sequenza di eventi: l'attacco veneziano al Ducato, la ribellione di Cremona e infine, il 28 agosto, la conquista francese di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pompeo Neri
André Tiran
Dopo le guerre di successione della prima parte del secolo e la pace di Aquisgrana del 1748, prendono l’avvio negli Stati del Nord un dibattito e un movimento di riforma nei [...] di Saint-Pierre nel 1712, era stata impossibile (Stapelbroek 2005, pp. 79-110), gli Stati italiani del centro, Venezia, moneta forestiera; bisogna «richiamare alla zecca tutta la moneta nazionale di rame o di bassa lega per rifonderla e prezzarla ...
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CAPPONI, Neri
Michele Luzzati
Nacque a Firenze da Gino di Neri di Gino e da Maddalena di Raimondo Mannelli nel 1452.
Il padre, fondatore della potenza economica della famiglia, non tardò a utilizzarlo [...] lo stato" (Storie fiorentine, p.324). Sempre sotto il gonfalonierato a vita di Piero Soderini il C. fu ancora degli Otto di balia, dei Dieci della guerra e console della Zecca, ma non appena ritornati i Medici venne chiamato a far parte della Balia ...
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DELL'ANTELLA, Guido
Daniela Stiaffini
Nacque a Firenze. da Filippo di Guido di Compagno, con molta probabilità nel maggio del 1254.
La sua famiglia era di antica piccola nobiltà, tradizionalmente dedita [...] di Guido di Compagno; rimase nel fondaco genovese per circa diciotto mesi, per poi recarsi, intorno al 1270, a Venezia. a due membri della famiglia Tani - questi ultimi in qualità di ufficiali diZecca - agì per conto dell'imperatore in Italia.
Il D. ...
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BIFFOLI
Michele Luzzati
Famiglia di banchieri e mercanti fiorentini, attivi a Napoli nei secc. XVI e XVII.
Angelo, figlio di Niccolò di Angelo di ser Niccolò Biffoli, nacque in Firenze il 22 febbr. [...] banchi e in genere l'intero Regno, stipulava un contratto per importare in questo 400.000 ducati di reali castigliani che, rifusi dalla Zecca in moneta napoletana, potevano fare abbassare dell'otto per cento il tasso delle entrate fiscali, che ormai ...
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ducale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo ducalis, der. di dux «duce»]. – 1. agg. Di duca, del duca: corona d., milizie ducali. Quindi anche del doge, dogale: lettere d.; Palazzo d., a Venezia. 2. s. m. Moneta d’argento scifata, coniata nella...
zecchino
s. m. [der. di zecca1]. – Nome attribuito al ducato d’oro di Venezia alla metà circa del sec. 16°, quando, per la preferenza data ai pezzi freschi di conio, aumentò il prezzo del ducato nuovo di zecca che fu fissato nel 1543 a 7 lire...