ASTARITA, Giuseppe
Oreste Ferrari
Attivo a Napoli tra il 1745 e il 1774, se ne ignorano i dati anagrafici. È ricordato dal De Dominici (1742) tra i migliori allievi dell'architetto Dom. Antonio Vaccaro. [...] a Materdei, nel 1759; il progetto per l'altare maggiore del Gesù Vecchio; il completamento della parte absidale di S. Agostino alla Zecca, in collaborazione con il p. Giuseppe de Vita, tra il 1756 e il 1770; il progetto per una nuova chiesa di S ...
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DOMIZIO ENOBARBO (Cn. Domitius Ahenobarbus)
B. M. Felletti Maj
Figlio del pompeiano Lucio Domizio, morto a Farsalo, e di Porcia, sorella di Catone.
Fu avversario di Cesare, seguì le sorti di Bruto e [...] . Accostatosi ad Augusto, morì pochi giorni dopo di malattia.
Coniò fra il 42 e il 40 a. C., in una zecca asiatica o greca, aurei e denari particolarmente interessanti per l'iconografia repubblicana. Sul dritto portano una testa virile, diversa sugli ...
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CASOLLA, Giovanni
Laura Gigli
Nacque a Napoli il 19 settembre del 1777 da Francesco, argentiere, e da Angela D'Amore. Il 18 marzo 1818, su proposta del Conservatorio degli orefici, egli venne assunto [...] per una più modema organizzazione delle officine di garanzia. Dieci anni più tardi, nel 1831, Fortunato Tuccio, funzionario della Zecca regia, segnalò il C. fra i migliori argentieri della città.
Fra i numerosi oggetti di uso profano conservati in ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] si ebbe l'affermazione del comune (la concio è documentata nel 1120, i consoli nel 1127, il primo palazzo comunale nel 1187, la zecca nel 1188) sul territorio comprendente le tre valli, le riviere del Garda e del Sevino e la pianura tra l'Oglio e un ...
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COLLEONI (Colleone)
Luigi Ficacci
Famiglia di argentieri laziali attiva nei secc. XVIXVIII.
Capostipite fu Corinzio, figlio di Firmiano, nato a Gallese (nei pressi di Viterbo) nell'anno 1579. Compì il [...] degli Spagnoli nella stessa via del Pellegrino, dove risulta documentato dal 1628 al 1646. Nel 1631 fu di nuovo soprastante di Zecca e tra il 1631 e il 1652 fu cinque volte camerlengo degli orefici. Nel 1642 riconsegnò il punzone con "un mostacciolo ...
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POPPEA (Poppea Sabina)
B. M. Felletti Maj
Figlia di Tito Ollio divorziò dal secondo marito, Otone, il futuro imperatore, per sposare nel 62 d. C. Nerone. Fu insignita del titolo di Augusta alla nascita [...] . Si tratta però di una scultura del tutto idealizzata e quasi impersonale. P. non fu riprodotta in nessun conio di zecca romana, ma solo nelle monetazioni di città greche e orientali, che spesso non costituiscono un buon documento iconografico. Pare ...
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Famiglia di orafi di Foligno. Francesco di Valeriano (m. 1509), a Perugia nel 1474, come orafo e zecchiere del comune, ne ottenne la cittadinanza (1487); del 1495 è l'unica sua opera firmata, un ferro [...] d'argento (incompiuto) per il legno della Santa Croce nella chiesa di S. Francesco a Cortona; a Roma nel 1510, tenne poi l'appalto, con altri soci, della zecca di Perugia fino al 1518. Eseguì una croce astile per la chiesa di S. Medardo ad Arcevia. ...
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PERTINACE (Publius Helvius Pertinax)
F. Panvini Rosati
1°. - Imperatore romano.
Nato in Liguria nel 126 d. C. da famiglia di umili origim, percorse la carriera militare, fino ai più alti gradi sotto [...] . L'indicazione di Malalas (loc. cit.), che gli attribuisce capelli lisci, è contraddetta dalle monete. Queste appartengono tutte alla zecca di Roma e presentano una certa varietà nel ritratto: in generale però ci mostrano un vecchio con i capelli ...
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PYTHODOROS (Πυϑόδωρος)
A. Stazio
2°. - Incisore monetale, attivo in Creta verso la metà del sec. IV a. C.
La sua firma si legge per esteso, al genitivo, sul dritto di un'emidracma di Polyrhenion, mentre [...] rivela una sensibilità raffinata di artista che si solleva dal livello, invero assai mediocre, delle emissioni di quella zecca: simile per atteggiamento ad un contemporaneo statere di Cidonia, a firma di Neuantos, se ne distacca per una delicata ...
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WETZLAR
M. Ibsen
(Wiftlaria nei docc. medievali)
Città della Germania centrale, nella regione dell'Assia, sul corso del fiume Lahn.Il centro urbano medievale di W. si sviluppò come insediamento commerciale [...] Barbarossa, che pose il mercato sotto la sua protezione e fondò la rocca di Kalsmunt, dove divenne immediatamente operativa una zecca. Negli stessi anni W. si dotò di una cinta muraria urbana - presto ampliata a contenere i nuovi sobborghi di ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...