Archeologo, storico e numismatico (Perugia 1769 - ivi 1848), prof. di archeologia nell'univ. di Perugia (1810-46). Con i suoi studî illustrò la vita culturale perugina in ogni campo e in ogni epoca: come [...] storica perugina (1832), la Bibliografia degli scrittori perugini (2 voll., 1828-29), ecc.; come numismatico pubblicò Della zecca e delle monete perugine (1816). Assai nota la raccolta delle Iscrizioni perugine (1833-34), seguita da Il sepolcro ...
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unicorno Animale favoloso (detto anche liocorno o alicorno), raffigurato come un cavallo con un lungo corno sulla fronte, attorcigliato e acuminato, barba di caprone, coda leonina, zampe pelose e zoccoli [...] si addormentasse placidamente. Testone all’u. In numismatica, moneta coniata da Ranuccio II Farnese duca di Parma e Piacenza, nella zecca di Piacenza; porta al dritto lo stemma farnesiano, al rovescio l’u. che immergendo il corno nell’acqua ne caccia ...
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Uomo politico e drammaturgo irlandese (Drumdowney 1791 - Firenze 1851); mise in scena con un certo successo (1814-21) diversi drammi: Adelaide or the emigrants; The apostate; Evadne; Bellamira, ecc. Nel [...] , nel 1825-29, D. O'Connel nell'agitazione in favore dell'emancipazione dei cattolici; eletto ai Comuni (1830), fu vice presidente del Board of trade, poi a capo della Zecca (1846), infine ministro plenipotenziario alla corte di Toscana (1850). ...
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Iconografia di Costantino
L’invenzione di una nuova immagine imperiale
Fabio Guidetti
Nel genere della ritrattistica romana il periodo costantiniano rappresenta un importante momento di riflessione [...] p. 627, n. 164; p. 629, n. 171; p. 631, nn. 175-177; Aurea Roma, cit., pp. 571-572, cat. n. 245). Per le altre zecche cfr. RIC VII, Roma, tav. 8, n. 273; Ticino, tav. 11, n. 179; Costantinopoli, tav. 18, n. 2.
28 Alcune serie di solidi coniate dalle ...
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Lincoln
Città dell’Inghilterra, nell’omonima contea. È la romana Lindum, sede della IX legio al tempo dell’imperatore Claudio, poi al tempo di Vespasiano della II Adiutrix. Colonia, forse alla fine del [...] tempi del cristianesimo; fu occupata nell’877-941 dai danesi e poi da Alfredo il Grande, che la dotò di una zecca: Guglielmo il Conquistatore vi eresse, nel 1068, un castello fortificato, che nei secoli successivi (nella guerra delle Due Rose e nella ...
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ALLIATA, Giacomo (Iacopo)
Roberto Zapperi
Appartenente alla nota famiglia palermitana originaria di Pisa, nacque nella seconda metà del sec. XV da Ranieri, e si investì della baronia di Castellammare [...] al 1514, quando fu cacciato a furor di popolo perché sospettato di connivenza in un tentativo di impiantare una zecca a Palermo (Messina godeva allora del privilegio di coniare moneta per tutto il Regno).
Divenuto luogotenente del maestro giustiziere ...
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Famiglia principesca: discendente, forse, da Frogerio (morto avanti il 1029) acquistò potenza nella prima metà del sec. 13º con Gherardo (v.), che capeggiò a Parma il partito guelfo contro Federico II, [...] duratura fu la signoria su Guastalla e su C.: su quest'ultima città si mantenne fino al 1634, quando Siro ne fu spodestato dall'Impero a favore degli Estensi, in seguito a gravi alterazioni monetarie perpetrate dalla sua zecca. Si estinse nel 1711. ...
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GUASCONI, Niccolò
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze, nella prima metà del XIV secolo, da Iacopo di Piero, detto Bonaccio, nel "popolo" di S. Lorenzo, quartiere S. Giovanni, "gonfalone" Leone d'oro. [...] apr. 1397 fu ufficiale delle Castella e dal 1° nov. 1398 camerario del Sale. Il 28 nov. 1399 fu eletto ufficiale della Zecca, in base alla sua appartenenza all'arte del cambio, con il compito di presiedere alla battitura dell'argento e del rame. Dal ...
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LANDO, Antonio
Michela Dal Borgo
Nacque a Venezia il 9 sett. 1553, terzogenito del patrizio Gerolamo di Francesco e di Marina Erizzo di Antonio. Iscritto all'avogaria di Comun il 27 settembre successivo, [...] ai savi ed esecutori alle Acque per riveder le sache"; il 6 nov. 1608 fu tra i tre Inquisitori e revisori alla Zecca, incarico che lasciò nel novembre 1609 perché eletto capitano a Brescia. Il L. svolse quest'ultimo ufficio per diciannove mesi con ...
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GIOVANNI da Ignano
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1248 da Francesco di Bolognetto. Il nome della madre non è noto. Ebbe due fratelli, Zandonato e Giacomo, di lui minori d'età, e due sorelle, [...] una certa notorietà: erano cambiatori, e in particolare Petrizolo, zio di G., sembra avesse parte nella gestione della Zecca cittadina. Qualche storico li dice ghibellini, ma documenti di poco successivi al 1275 ne rivelano la piena adesione alla ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...