VINCENZO I Gonzaga, quarto duca di Mantova
Romolo Quazza
Nato nel 1562, successe al padre Guglielmo nel 1587. Ebbe a maestri Francesco Crotto, Giulio Sirenio, Giuseppe Moletto, Marcello Donati e Aurelio [...] e dal commissario generale. Dispose che l'autorità fosse esercitata senza violenza; curò la bontà delle monete coniate dalla zecca di Casale; proibì l'accaparramento delle merci; abolì il dazio generale introdotto da Guglielmo; favorì l'abbellimento ...
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MANIN, Lodovico Giovanni
Dorit Raines
Primogenito di Lodovico Alvise e di Maria di Pietro Basadonna, nacque a Venezia il 23 giugno 1726.
I Manin divennero patrizi veneziani nel 1651 versando 100.000 [...] un susseguirsi di impegni nelle magistrature finanziarie, che accrebbero la sua fama di abile economista e amministratore.
Nel 1764-68 fu tra i tre Revisori in Zecca; nel 1768-70 uno dei Revisori e regolatori dei dazi; nel 1771-73 dei Provveditori in ...
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FOSCOLO, Leonardo
Renata Targhetta
Nacque a Venezia il 25 ag. 1588, secondo dei numerosi figli maschi di Alvise del ramo a S. Vio e di Adriana Emo. Nel dicembre 1609 estrasse la Balla d'oro, che consentiva [...] volta nell'ottobre 1638, vi rinunciò per entrare consigliere ducale del sestiere di Castello; venne poi nominato depositario in Zecca (26 giugno 1640), governatore delle Entrate (20 dic. 1640), provveditore alla Cassa di ori e argenti (26 sett. 1642 ...
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MANFREDI, Francesco (Francesco il Vecchio)
Isabella Lazzarini
Primo signore di Faenza della dinastia dei Manfredi, nacque secondo Litta da Alberghetto di Alberghetto (o Alberico), morto nel 1275, e da [...] , Firenze 1946, n. ccii; G. Panzavolta, I Manfredi signori di Faenza, Faenza 1884, pp. 8-11; F. Argnani, Cenni storici sulla Zecca, sulle monete e medaglie dei Manfredi, Faenza 1886, pp. 14-17; A. Messeri - A. Calzi, Faenza nella storia e nell'arte ...
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BELLINI, Vincenzo
Nicola Parise
Nato a Gambulaga, presso Ferrara, da Gerolamo e da Teresa Pocaterra, il 22genn. 1708, frequentò le scuole dei gesuiti della sua città, dove iniziò lo studio del latino [...] , 5409, 5552 s.; G. Marini, Lettere inedite, a cura di E. Carusi, I, Roma 1916, p. 34; G. A. Zanetti, Nuova raccolta delle zecche e delle monete d'Italia, III, Bologna 1783, pp. IX s., XII, XV, 473 s.; G. Ferri, Orazione detta per l'esequie celebrate ...
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DA MULA, Giovanni
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 14 sett. 1583, primogenito di Nitolò di Giovanni, del ramo a S. Vito, e di Maria Morosini di Francesco di Almorò. Il 12 febbr. 1607 il D. sposò [...] Consiglio nel secondo semestre degli anni 1629-31, sommando a questa altre cariche, come quella di conservatore del Deposito in Zecca (1629), di sopraintendente alle Decime del clero (1630-31), di capo di sestiere sopra la Sanità, in occasione della ...
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BUONDELMONTI, Ippolito
Gaspare De Caro
Figlio di Giambattista e di Elisabetta di Andrea Ricasoli, nacque a Firenze il 20 febbr. 1472. Era fratello minore di Andrea, che fu tra i familiari di Leone X [...] della vecchia Signoria. Nominato commissario a Castrocaro nel 1535, due anni dopo fu eletto alla carica di console della Zecca; ma subito dopo aver preso possesso di questo ufficio, profilandosi la minaccia dell'esercito radunato dai fuorusciti agli ...
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Capitale dell’Iraq (6.811.955 ab. nel 2017), sul corso medio del fiume Tigri, nel punto dove è più vicino all’Eufrate. Sorta sulla destra del fiume, la città si è poi sviluppata specialmente sulla riva [...] tipologia della città-palazzo preclusa al popolo, residenza del califfo e dei notabili vicini alla corte nonché sede della zecca. Lo spazio interno era tetrapartito da due assi ortogonali, all’intersezione dei quali, in una piazza circolare, sorgeva ...
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Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] danni al precedente edificio è ben noto, ed è altrettanto noto che durante il regno di Massenzio era in uso una zecca di rilevante capacità produttiva nella vicina Ostia, il che autorizza a pensare che gli edifici di quella di Roma fossero, almeno ...
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GATTILUSIO, Francesco
Enrico Basso
Primo di questo nome nacque a Genova nella prima metà del XIV secolo (secondo alcune fonti nel 1326). Non sono noti i nomi dei genitori anche se, sulla base dei nomi [...] gravi sanzioni, che non risultano essere state tuttavia mai messe in atto, pur di fronte al perdurare dell'attività della zecca mitilenese, la quale in seguito continuò a produrre una serie di monete ispirate a quelle veneziane anche se recanti le ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...