ERIZZO, Nicolò
Renata Targhetta
Detto Bartolomeo, nacque il 22 ott. 1661, a Venezia, da Francesco di Nicolò, del ramo a S. Martino, e da Caterina Da Mula di Nicolò di Giovanni. Intraprese giovanissimo [...] , che tenne dal dicembre del 1704 al settembre 1706; entrò quindi a far parte del Senato, e fu provveditore in Zecca al pagamento dei Prò dal novembre 1706 al marzo dell'anno successivo, poi tornò ad incarichi di natura militare: provveditore alle ...
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GARZONI, Giovanni
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia non dopo il 1353 da Bandino di Giovanni e da Elisabetta Pisani. Il padre, che risiedeva nella contrada di S. Fantin, era un ricco mercante di origine [...] .
Ancora titolare nel 1406 di magistrature finanziarie, quale responsabile dei bilanci attinenti il sale e le emissioni monetarie della Zecca, durante l'estate compì un pellegrinaggio in Terrasanta insieme con i figli; quindi (1407) fu per pochi mesi ...
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BASADONNA, Pietro
Gino Benzoni
Secondogenito dei cinque figli di Alvise e di Maria Trevisan, nacque a Venezia il 17 sett. 1617. Amante degli studi, si formò un'ampia cultura classica: i contemporanei [...] di Padova; fece parte inoltre, con Marcantonio Giustinian e Luigi Sagredo, della magistratura sopra l'affrancazione della Zecca, che la Repubblica si era vista costretta a istituire per fronteggiare la paurosa situazione finanziaria provocata dal ...
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BRIGNOLE SALE, Giovan Francesco
Maristella Ciappina
Nacque a Genova, presumibilmente nel 1582, dal senatore Antonio Brignole e da Maddalena Sale. Dopo una accurata educazione letteraria, esordì nella [...] la carica senatoriale di procuratore, negli anni successivi esercitò il magistrato dei Cambi, quello dei Confini, quelli della Zecca e di Corsica; inoltre fece parte della Commissione per la ruota criminale.
Nel 1621 fu inviato in ambasceria a ...
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MALASPINA, Guglielmo
Raffaele Tamalio
Nacque forse alla fine del 1527 o agli inizi del 1528, probabilmente dopo la morte del padre, di cui portò il nome, che era marchese di Tresana e Lusuolo in Lunigiana [...] M. avrebbe ottenuto dall'imperatore Massimiliano II l'investitura del feudo di Tresana con il privilegio di potervi erigere la Zecca. Di ritorno in Italia, non ebbe, però, quasi certamente neanche il tempo di portarsi nel proprio feudo, poiché alla ...
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GINORI, Carlo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 9 febbr. 1473 da Leonardo di Francesco e da Maddalena (alias Margherita) di Antonio Martelli.
La famiglia, originaria di Calenzano, oggi nel suburbio [...] cariche strettamente legate al ruolo da lui occupato nella società fiorentina: nel 1512 aveva fatto parte dei maestri di Zecca, funzione sempre assegnata ai più ricchi mercanti cittadini; in quel ruolo si valse della prerogativa di far imprimere l ...
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GUALANDI, Sigerio
Mauro Ronzani
Nacque a Pisa, probabilmente fra 1130 e 1140, da Uguccionello di Gualando; non si conosce il nome della madre.
Il nonno paterno (personaggio di grande rilievo nella Pisa [...] rinunciare a ogni diritto spettante al Comune di Pisa sulla moneta lucchese, purché a esso andasse metà dei redditi della Zecca della vicina città.
Nell'agosto 1182, in veste di compatrono, egli autorizzò il cappellanus della chiesa "famigliare" di S ...
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FOSCARI, Nicolò
Giuseppe Gullino
Nacque nel 1447 da Jacopo, lo sventurato figlio del doge Francesco, e da Lucrezia Contarini di Leonardo, del ramo a S. Barnaba.
Che l'infanzia del F. sia stata solitaria [...] presa dal Senato alla scadenza della magistratura, il 9 apr. 1494: in forza di essa si obbligavano i capitali del nuovo deposito in Zecca in favore del F. e del Tron, i quali - vi si precisa - avevano preso a prestito "sopra la lor fede" la somma di ...
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GIOVANELLI, Giovanni Andrea
Michela Dal Borgo
Nacque a Venezia il 13 maggio 1725, figlio maschio primogenito, dal matrimonio tardivo (6 febbr. 1723) di Giovanni Paolo di Giovanni Andrea, del ramo di [...] di dicembre del 1759 ricoprì la carica di capitano a Verona e il 3 luglio dell'anno successivo fu eletto provveditore in Zecca al pagamento dei Pro, sino al dicembre.
Il 20 ag. 1761 fu nominato provveditore all'Arsenale, ma non adempì all'incarico ...
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Taranto Comune della Puglia (249,8 km2 con 191.050 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata nella parte più interna del golfo omonimo e ha il suo nucleo originario nella falsa isoletta [...] dell’abitato, ai limiti con la necropoli, riferito alla colonia Neptunia (123 a.C.).
Un cenno a parte meritano le monete della zecca tarantina, la più attiva di tutta la Magna Grecia (6°-3° sec. a.C.) che coniò soprattutto in argento ma spesso anche ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...