ZECCHE (fr. tiques; sp. garapatas; ted. Zecken; ingl. ticks)
Carlo Maglio
Le Zecche sono Acari (v.) riconoscibili, in tutti gli stadî di sviluppo, dai caratteri dell'ipostoma, e dall'organo di Haller [...] è ereditaria e accade talvolta che i soli adulti siano infettanti, non le larve e le ninfe. Nemici naturali trovano le Zecche in diversi animali che se ne cibano (Formiche, Uccelli, ecc.) e in alcuni Imenotteri entomofagi, che ne distruggono le ninfe ...
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scorpioni, ragni e zecche
Giuseppe M. Carpaneto
Otto zampe e un po’ di veleno
Gli Aracnidi sono una classe di Artropodi caratterizzata dalla divisione del corpo in due parti, la prima delle quali ha [...] delle persone non ama gli Aracnidi, in particolare gli scorpioni (ordine Scorpiones), i ragni (Araneae), gli acari (Acarina) come le zecche, animali ben noti per la loro pericolosità. Tuttavia, fra le 70.000 specie di Aracnidi che popolano la Terra ...
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Famiglia di Acari (zecche), dal tegumento completamente coriaceo, apparato boccale infero, stigmi situati alla base delle zampe. Tipico è il genere Argas, cosmopolita, che comprende specie di abitudini [...] notturne, ematofaghe (almeno le femmine) ectoparassite temporanee di Vertebrati (specialmente Uccelli) e capaci di sopportare lunghi digiuni. Gli A. provocano epidemie del pollame con la trasmissione di ...
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Moneta emessa dalle zecche di Parma e di Piacenza, che aveva l’immagine della Vergine i. come tipo. Il nome deriva dall’appellativo di Maria Vergine, raffigurata col capo cinto di corona, simbolo di regalità. [...] Le i. furono emesse nel 15° sec. e nel 16° da papa Clemente VII e quindi dai Farnese ...
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Moneta dei papi coniata nelle zecche del Patrimonio di S. Pietro, a Viterbo (1269 ca.) e a Montefiascone; comprendeva denari di mistura e grossi d’argento, aventi per tipi la croce e le due chiavi pontificie [...] poste in palo e la leggenda Patrimonium B. Petri ...
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Moneta di mistura coniata in varie zecche italiane (16°-18° sec.). Le prime m. furono coniate a Bologna e Piacenza nel 1534. Lo stesso nome ebbero monete simili delle zecche di Modena, Correggio, Guastalla, [...] Desana ecc. Furono emesse m. da 2 e da 4 baiocchi a Roma, da 8 baiocchi a Ferrara e a Bologna, da 16 baiocchi a Bologna ...
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Moneta di rame emessa da molte zecche dello Stato della Chiesa dal 1795; al dritto ha il tipo di s. Pietro, al rovescio l’indicazione del valore, il nome della città e il millesimo; fu ritirata dalla circolazione [...] nel 1801 ...
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sesino Moneta coniata da quasi tutte le zecche italiane (14°-18° sec.). Per le lievi differenze di massa e di lega con il quattrino, è difficile distinguerlo da questo quando il valore non è espressamente [...] indicato o non risulti accertato da documenti. L’eccessiva abbondanza delle emissioni portarono all’abolizione di questa moneta ...
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tick-fever
Rickettsiosi provocata dalla puntura di zecche appartenenti alla famiglia degli Ixodidi, come, per es., la febbre delle Montagne Rocciose, o febbre maculosa (➔), e forme simili. ...
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Moneta d’argento coniata nel 15° sec. nelle zecche dell’Italia meridionale, del valore di 12 denari o di un soldo, imitazione del grosso bolognino; il nome fu dato poi alla moneta di pari valore coniata [...] quattrini o di 1/10 di giulio, ma con 1/5 d’intrinseco meno del giulio; emesso in grande abbondanza, fu imitato dalla zecca di Urbino, contraffatto in quelle di Gazzoldo e di Castiglione delle Stiviere, e abolito nel 1592. Nel 1602 fu emesso il mezzo ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...