S'indicano con questo nome i parassiti animali della cute. Alcuni vivono tutta o parte della loro vita sul tegumento cutaneo, altri lo attaccano solo occasionalmente. Ai primi appartengono alcuni Sarcoptidi [...] cuniculi, ecc.), che sono causa della scabbia, il Pediculoides veritricosus che provoca l'acariasi da grano, alcuni Ixodes (zecche) frequenti negli animali, ma che si riscontrano anche sull'uomo, il Demodex folliculorum, i pidocchi (della testa, dei ...
Leggi Tutto
(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] baroni, a principi, a sovrani; e a garanzia della restituzione si accettarono ogni sorta di pegni, si pretese la direzione delle zecche e la percezione delle entrate statali. Con la Chiesa si fu esattori delle decime, che si trasmisero a Roma o nelle ...
Leggi Tutto
GALERIO (Galerius Valerius Maximianus)
F. Panvini Rosati
Imperatore romano, nato presso Serdica nella Dacia Ripensis, da famiglia di oscura origine. Ignoto l'anno della nascita. Nominato Cesare da Diocleziano [...] di Nicomedia e di Cizico. Non la si trova invece nei pezzi battuti, anche a suo nome, nelle zecche occidentali.
Sulle prime emissioni, subito dopo il 293, G. ha già l'aspetto di un uomo maturo. Dal complesso delle monete di sicura attribuzione, oltre ...
Leggi Tutto
URBICA (Magnia Urbica)
M. Floriani Squarciapino
Moglie di Carino imperatore romano (282-285 d. C.) madre di Nigriniano, ebbe il titolo di Augusta ancora durante la vita di Caro (284) proclamato imperatore [...] e nei medaglioni presenta una donna ancora giovane, dal viso dolce e simpatico trattato con morbido plasticismo, mentre nelle monete delle zecche di Ticinum e di Siscia ha un volto duro e tormentato, con qualche analogia con quello del marito. La ...
Leggi Tutto
GIUSTINO o Iustino
Giuseppe Castellani
Nome del mezzo carlino di Ferdinando I, coniato a Reggio Calabria negli anni 1459-1460, perché portava la leggenda iusticia et fortitudo mea. Giustino si disse [...] Genova nel 1666 con la figura della giustizia, che entra nel novero degli ottavetti o luigini.
Bibl.: G. V. Fusco, Intorno alle zecche ed alle monete battute nel reame di Napoli, ecc., Napoli 1846, p. 69; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, p ...
Leggi Tutto
KUNZ, Carlo
Gianluca Schingo
Nacque a Trieste nel 1815 da famiglia goriziana: i nomi dei genitori non ci sono tramandati. Sin dalla giovinezza fu attratto dallo studio delle belle arti, in questo assecondato [...] impose come uno dei maggiori conoscitori, raccogliendo sin dall'inizio dei suoi studi i materiali per una storia generale delle zecche italiane e, tra le straniere, di quelle che con l'Italia avevano avuto attinenza. Tale lavoro, durato oltre trenta ...
Leggi Tutto
TIROLINO
Giuseppe Castellani
. Denominazione del denaro e specialmente di quello grosso d'argento dei conti del Tirolo che ha per caratteristica le due croci che s'intrecciano (croce tirolina). L'origine [...] di buon argento (900 millesimi) e pesava gr. 1,55. La moneta fu accolta favorevolmente nella circolazione e anche imitata da altre zecche.
Bibl.: Corpus Nummorum Italicorum, VI, tav. viii, 1-24, ix, 1, 2 e passim; tav. vi, 3 (Gorizia); tav. xxiv, 18 ...
Leggi Tutto
Costantino e il Sol Invictus
Johannes Wienand
La rappresentazione monarchica del primo imperatore cristiano è intimamente legata alla divinità solare pagana del Sol Invictus e, nel contempo, il commiato [...] da Costantino o Massenzio, poiché Massimiano dopo il suo ritiro il 1° maggio del 305 non aveva più accesso diretto alla zecca. Massimiano: RIC VI Londinium 83; Aquileia 105. Massenzio: RIC VI Aquileia 101-104, 106; Roma 135, 138, 140, 143-144, 147 ...
Leggi Tutto
Moneta d’argento del valore di 10 soldi fatta coniare a Mantova nel 16° sec. dal duca Guglielmo Gonzaga e così chiamata dalla figura di s. Barbara in essa impressa. B. del girasole fu detta un’altra moneta [...] I Gonzaga, con la figura della santa nel dritto e un girasole nel rovescio. B. furono poi chiamate le imitazioni operate da altre zecche, specie da quella di Guastalla, benché in questa la figura di s. Barbara fosse sostituita da quella di s. Pietro. ...
Leggi Tutto
Il ducato d'oro di uguale bontà e peso di quello veneto, fatto coniare da Ferdinando I d'Aragona nella zecca di Napoli (1465), venne detto ferrandino dal nome del sovrano. Ferrandino venne del pari chiamato [...] il carlino d'argento, che lo stesso sovrano fece battere a Sulmona.
Bibl.: V. Lazari, Zecche e monete degli Abruzzi, Venezia 1858, p. 98; E. Martinori, La moneta ecc., Roma 1915, p. 154. ...
Leggi Tutto
zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...