brandizzato
p. pass. e agg. Reso riconoscibile per la presenza di un marchio.
• Se già quest’anno arriveranno la 500 col motore TwinAir (a cavallo dell’estate) e una versione «brandizzata», col marchio [...] , i cui volontari, tutti con tshirt brandizzata, hanno anche il compito ‒ come suggeriscono certi simpatizzanti ‒ di individuare le zecche (cioè i nemici di opposta fazione politica). (Marco Pasqua, Messaggero, 6 febbraio 2017, p. 27, Cronaca di Roma ...
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Orvieto
Orvièto (o Orviéto). – Una missione dell’Università degli studi di Perugia, in collaborazione con l’Università di Macerata, dal 2000 sta conducendo scavi archeologici nella località detta Campo [...] altissima qualità (terrecotte architettoniche, ceramiche attiche a figure nere e rosse, bronzi figurati, monete di diverse zecche, pesi da telaio). In particolare, le terrecotte architettoniche si distinguono per la policromia ancora molto vivida. L ...
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. Numismatica. - Nome di molte monete d'oro e d'argento di varî luoghi, dalla gran corona che portavano nel campo o sopra lo stemma. Per quanto riguarda l'Italia, Roberto d'Angiò (1309-1343) fece coniare [...] sole nell'Italia meridionale dove furono introdotti da Carlo VIII. Finalmente nella riforma monetaria austriaca del 1858 furono coniate, nelle zecche di Milano e di Venezia, corone e mezze corone d'oro al titolo di 900 millesimi: peso della corona gr ...
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Unità di peso usata anticamente per misurare oro, argento, monete. Valeva in Inghilterra un quarto di esterlin e in Francia 7 1/5 grani. Si trovano anche designate con questo nome nel carteggio ufficiale [...] nominale.
Bibl.: E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, p. 153; N. Papadopoli-Aldobrandini, Le monete di Venezia, III, p. 954, Venezia 1919; G. A. Zanetti, Nuova raccolta delle monete e zecche d'Italia, III, p. 433, V, p. 195, Bologna 1783-1789. ...
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. Moneta d'argento fatta coniare in Aquila dalla regina di Napoli Giovanna II (1414-1435), corrispondente al quarto del carlino del valore di 30 denari e che però ebbe anche i nomi di quartarolo e di irentina [...] ne venne proibita la coniazione; subì notevoli riduzioni di valore e nel 1480 era scomparsa dalla circolazione.
Bibl.: V. Lazari, Le zecche e le monete degli Abruzzi, Venezia 1858, pp. 24, 30, 37; E. Martinori, La moneta ecc., Roma 1915, p. 66; A ...
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Lesione elementare cutanea rappresentata da un arrossamento che scompare con la pressione e dovuta a un’aumentata quantità di sangue nei vasi della pelle.
Si dice attivo, quando è provocato da un aumentato [...] tendenza all’accrescimento centrifugo.
E. cronico migrante Forma infettiva provocata di solito da puntura di determinate zecche (Ixodes dammini, Ixodes ricinus ecc.), vettori di spirochete e rickettsie.
E. essudativo polimorfo Malattia acuta (detta ...
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Si denominano così nell'antichità le monete d'argento coniate nell'Asia Minore, che mostrano uniformemente al dritto, racchiusa in una corona di edera, la sacra cista bacchica semiaperta, donde esce un [...] i dominî di Attalo I, sì che essi diventano una specie di moneta panasiatica quasi o più che federale, coniata in buon numero di zecche della Misia, della Lidia, della Frigia e della Ionia, e accettate per la bontà della lega e l'uniformità di peso e ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] di gr. 1,30 ca., più pesante del precedente e caratterizzato dal nome del re, anche se in forma diversa da zecca a zecca.Con Carlo Magno furono coniate in successione cronologica quattro classi di denari. I denari della prima classe (768-770) sono ...
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SIRMIUM
D. Adamesteanu
Identificata con la città moderna di Srijemska Mitrovica in Iugoslavia, sulla Sava.
La sua grande importanza risulta dalla sua posizione; durante tutta l'antichità, la città è [...] il suo porto, Bononia. La sua vicinanza alle miniere di Domavias fece sì che vi si impiantasse ben presto anche una delle zecche imperiali. Dalla fine del I sec. d. C. la città ebbe un carattere prettamente civile e fu denominata anche mater urbium ...
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SPIROCHETOSI itteroemorragica
Aldo CASTELLANI
Nino BABONI
Malattia infettiva determinata da una speciale spirocheta (Leptospira icterohaemorragiae), che, nei casi tipici, presenta un decorso febbrile [...] durante la stagione calda, mentre nelle oche e anitre si rileva in forma sporadica. La malattia è trasmessa da alcune zecche (l'Argas persicus, miniatus e reflexus e l'Ornithodorus moubata); le spirochete che vengono succhiate col sangue di polli ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...