È la prima moneta d'oro regale dei Persiani Achemenidi, creata da Dario I (521-485 a. C.), donde il suo nome. Secondo un principio imposto da Creso, e che ebbe dipoi valore nell'evo antico, è di oro puro, [...] al nuovo re, tipo che s'immobilizzava poi per tutta la durata del regno.
Verso la fine dell'impero achemenide, alcune zecche asiatiche - specie quelle di Babilonia - emisero oltre il darico anche dei doppî darici (gr. 16,83) e qualche mezzo darico ...
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REALE
Giuseppe CASTELLANI
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. Carlo I d'Angiò (1266-1285) fece coniare a Barletta e poi a Messina una bella moneta d'oro con la sua effigie in sostituzione dell'altra bellissima detta augustale e la [...] in Spagna (25 céntimos = ¼ di peseta); così nella Bolivia, nella Colombia, nell'Ecuador (10 centavos); nel Venezuela (50 centavos = ½ bolivar), ecc.
Bibl.: M. Cagiati, Le zecche minori del Reame di Napoli, Napoli 1913-16, pp. 80-81, n. 1, 2; id., Le ...
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. Moneta d'oro del peso di grammi cinque e un quarto all'incirca, fatta coniare per la prima volta da Alfonso il Magnanimo a Gaeta tra l'anno 1436 e il 1442. Valeva un ducato e mezzo, e fu detta perciò [...] simbolo della guerra che stava combattendo per la conquista del regno di Napoli. Compiuta questa, si continuò a battere nella zecca napoletana. Non è dunque la moneta di Alfonso IX di Castiglia, ché questa aveva tutt'altro peso, e iscrizioni arabiche ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Wesley M. Stevens
Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Istituzioni [...] la capacità di leggere, scrivere e far di conto. Considerando dunque le corti, i monasteri, i mercati, le miniere, le zecche e i porti, colpisce, in un'epoca così piena di difficoltà, il numero di comunità che potevano ancora disporre di scuole ...
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PATACCA (Patacco, Patagón)
Giuseppe Castellani
Questa denominazione (forse da abū ṭagah "colonnato" [v. colonnato]) serve a designare monete grandi d'argento. Si vuole che la prima moneta che ebbe questo [...] affine, di Patagón si chiamano parecchie monete grosse d'argento, tanto dell'Europa quanto dell'America latina.
Bibl.: E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, s. v.; G. A. Zanetti, Nuova raccolta delle monete e zecche d'Italia, III, p. 37. ...
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DIOCLEZIANO (C. Aurelius Valerius Diocletianus)
D. Faccenna*
Imperatore romano.
Nato c. il 243 d. C. in Dalmazia. Raggiunse sotto Aureliano e Probo le più alte cariche militari; alla morte di Numeriano [...] dal Maurice (Num. Const., i, p. 4 ss.) e seguite più rigidainente dal L'Orange (Studien, p. 101 e n. 5). Tali zecche (D., dopo la divisione dell'Impero con l'Augusto e i Cesari, comandava sull'Oriente asiatico e sull' Egitto) sono: Antiochia, Cizico ...
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MASSIMO, Francesco Saverio
Tommaso di Carpegna Falconieri
– Nacque a Dresda il 25 febbr. 1806, quarto figlio di Massimiliano (Camillo VIII) e di Cristina di Sassonia, figlia del principe Francesco Saverio.
Avviato [...] nel 1833 protonotario apostolico soprannumerario. Nel 1834 divenne chierico di Camera, assumendo le mansioni di presidente delle Zecche e degli Uffici del bollo, ori, argenti e occupandosi della conversione decimale della monetazione pontificia. Nel ...
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ONORIO FLAVIO (Flavius Honorius)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano. Figlio di Teodosio il Grande e di Elia Flacilla, fratello minore di Arcadio, nacque nel 384 a Costantinopoli. Ebbe il titolo di [...] nel 423.
Le immagini di O. pervenute sino a noi sono abbastanza numerose. Vi è anzitutto la serie delle effigi monetali delle zecche di Ravenna, Roma, Milano, fra cui notevoli per qualità i medaglioni e le monete auree, che lo rappresentano fanciullo ...
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TREMISSE
Giuseppe Castellani
. Terzo del soldo d'oro bizantino che divenne la base della monetazione aurea dei Franchi e dei Longobardi. Alcuni di essi, nei quali la figura della vittoria di quelli [...] pedisseque di quelli imperiali con leggende deformate e inintelligibili e questi pure si attribuiscono alle zecche longobarde dell'Italia meridionale.
Bibl.: G. Castellani, Catalogo della raccolta numismatica Papadopoli Aldobrandini, Venezia 1925 ...
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BELLINI, Vincenzo
Nicola Parise
Nato a Gambulaga, presso Ferrara, da Gerolamo e da Teresa Pocaterra, il 22genn. 1708, frequentò le scuole dei gesuiti della sua città, dove iniziò lo studio del latino [...] , 5409, 5552 s.; G. Marini, Lettere inedite, a cura di E. Carusi, I, Roma 1916, p. 34; G. A. Zanetti, Nuova raccolta delle zecche e delle monete d'Italia, III, Bologna 1783, pp. IX s., XII, XV, 473 s.; G. Ferri, Orazione detta per l'esequie celebrate ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...