Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il credito e la moneta
Valdo d’Arienzo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il 1000 e il 1100 inizia in Europa una lenta e timida ripresa [...] sia uno strumento di misurazione del valore, di riserva del valore stesso e, infine, di mediazione degli scambi.
La diffusione delle zecche private e dei vari centri nei quali si batte la moneta nell’Europa occidentale, tra il IX e il X secolo, è ...
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zoonosi Malattie che possono essere trasmesse naturalmente dagli animali vertebrati all’Uomo e viceversa. Accanto a questo termine, onnicomprensivo, ne esistono altri, usati a volte in sinonimia, aventi [...] tigre, potenziale trasmettitrice di diversi agenti patogeni, tra cui alcuni di natura zoonotica. In aumento anche il numero delle zecche, nonché delle infezioni animali (per es., piroplasmosi) e delle z. (per es., febbre bottonosa, morbo di Lyme) da ...
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. Così era detta la lira di Mantova coniata durante il principato dei duchi Vincenzo I, Francesco IV e Ferdinando Gonzaga (1587-1626). Al dritto portante lo stemma e il nome dei principi univa nel rovescio [...] a qualche specie di ducatoni che allora si coniavano con tanta frequenza.
Bibl.: Affò, in G.A. Zanetti, Nuova raccolta, ecc., III, Bologna 1783; Corpus Nummorum Italicorum, IV (Lombardia, Zecche Minori), Roma 1913, p. 324 segg. e tav. XXVI, 9, 10. ...
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PROCLE
Secondina Lorenzina Cesano
. Si vuole riconoscere in questo nome, che si legge su un tetradramma di Catania e su un didramma di Nasso di Sicilia, la firma di un artista incisore della fine del [...] , in una sproporzione cui dovette l'artista ricorrere per renderne ben visibili le forme.
Dalla rarità dei pezzi delle due zecche resta a desumersi sia la transitorietà in esse delle funzioni di Procle, sia la loro coincidenza con l'ultimo periodo di ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] il nome generico di al-Andalus, tranne che nel periodo tra il 336 e il 365 a.E./948-976, in cui la zecca fu trasferita nella nuova residenza califfale di Madīnat al-Zahrā'.I regni detti di Ṭā'ifa, sorti in seguito alla caduta del califfato di Cordova ...
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CARLI, Stefano
Sergio Cella
Figlio del conte Rinaldo e di Cecilia Imberti, fratello minore di Gian Rinaldo, nacque a Capodistria l'8 giugno 1726.
Studiò nel collegio degli scolopi della sua città; non [...] gli aveva dedicato anni prima le sue Osservazioni sopra la musica gli affidò la revisione del suo libro Delle monete e delle zecche d'Italia, che apparve
nel '54. Intanto il C. si occupava di diritto e di matematica, d'anatomia e di scienze naturali ...
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Monete e banche nel secolo del ducato d'oro
Ugo Tucci
Il secolo del ducato veneziano d'oro
Nel Quattrocento il ducato veneziano d'oro era la moneta dominante nel mondo mediterraneo, sostenuto vigorosamente [...] tardi, per tutto il secolo, vennero coniati dirham d'argento, di buona lega. Nel 1429, nel 1444 e nel 1463 le carte della Zecca danno ancora notizia di argento che da Venezia viene imbarcato per la Siria e per l'Egitto (41). La Tariffa de pexi e ...
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Nel 1191 il comune di Bologna cominciò a coniare il denaro che fu detto bolognino (piccolo); e più tardi, nel 1236, il soldo da 12 denari (bolognino grosso). Ambedue queste monete portavano da un lato [...] e di Rimini, che erano le sole della Romagna. Fu molto imitata: si conoscono infatti bolognini coniati in moltissime zecche. Con la monetazione anconetana e marchigiana quella bolognese venne quasi a identificarsi, e non è raro il caso di trovare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I traffici marittimi e i porti
Maria Elisa Soldani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Europa che si affaccia sul nuovo millennio vive [...] , con la conseguente creazione di nuove colonie mercantili e la rimessa in circolazione di ricchezze, stimolando anche l’attività delle zecche e lo svolgimento, da parte di Pisa, Genova, Amalfi e Venezia di servizi di trasporto e di credito. In Siria ...
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MARTINO BELLONE
EEnrico Pispisa
Le testimonianze su M., capo della rivolta di Messina (v.) del 1232, sono assai limitate ed esclusivamente contenute in fonti narrative. Il cognome è tramandato in forma [...] suoi privilegi mercantili e, pur su-bendo la pressione dell'autorità centrale, ottenne qualche ulteriore vantaggio: l'abolizione delle zecche di Amalfi e Palermo, per esempio, diede nuovo vigore a quelle di Brindisi e, appunto, Messina. In definitiva ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...