GIUSTINO I (᾿Ιουστίνος, Flavius Anicius Iustinus)
C. Bertelli
Imperatore romano, 518-527. Nato nel 450 a Berediana, nella provincia di Illiria. Detto Illirico e anche Trace. Dal 1° aprile del 527 sino [...] non fosse potuta partire appunto dal contadino illirico che era stato Giustino. Sulle monete con G. e Giustiniano v. giustiniano i.
Zecche: Costantinopoli, Salonicco, Nicomedia, Cizico, Antiochia. Molti conî intestati a G. sono in realtà prodotti di ...
Leggi Tutto
. Moneta d'oro fatta coniare a Napoli nel 1278 da Carlo I d'Angiò con lo scudo partito di Gerusalemme e di Francia e la leggenda Karol. Dei Gra. Ierlm Sicile Rex al dritto e l'Annunciazione della Vergine [...] Giulio II quando, per l'avvenuta riforma della moneta, prese il nome di giulio. Ma il nome rimase ad alcune monete delle zecche papali di Bologna e d'Avignone e rivisse più tardi in un pezzo di mistura di Benedetto XIV e dei suoi successori Clemente ...
Leggi Tutto
Orefice, scultore, medaglista del sec. XVI. Nacque certamente prima del 1454; morì dopo il 1506. Dapprima lavorò di oreficeria per il marchese di Mantova Federico Gonzaga, in vasetti, olle di tipo antico, [...] I due bronzi sono opera evidente di una stessa mano.
Molto probabilmente fu suo figlio, Giovambattista Cavalli, incisore di conî per le zecche di Mantova, di Parma e di Reggio fra il 1523 e il 1541.
Bibl.: U. Rossi, I medaglisti del Rinascimento alla ...
Leggi Tutto
Costantino fra divinizzazione e santificazione
Una sepoltura contestata
Giorgio Bonamente
Gli imperatori romani erano, per tradizione secolare, assimilati sotto più aspetti alla divinità, sia in vita, [...] pp. 25-94.
49 Per Costanzo Cloro cfr. RIC VI, p. 168. La figura di Costantino con nimbus compare al recto su alcuni solidi della zecca di Ticino (RIC VII, p. 365) e su un multiplo di Siscia (ivi, p. 427 n. 25, con legenda al verso Soli Invicto Comiti ...
Leggi Tutto
INDO-GRECI E INDO-PARTHI, Sovrani
A. M. Simonetta
Numismatica artistica.
1) Indo-Greci. − La storia della dominazione greca nell'Irān orientale e nell'India nord-occidentale, quale essa ci appare attualmente, [...] , soprattutto per ciò che riguarda il ritratto del re. Sotto i primi re i tipi si ispirano a quelli in uso nelle zecche arsacidi di Seleucia sul Tigri e di Susa, più tardi è solo la monetazione di Susa che sembra stilisticamente più prossima a quella ...
Leggi Tutto
PROMIS, Vincenzo
Frédéric Ieva
PROMIS, Vincenzo. – Nacque l’8 luglio 1839 a Torino da Domenico Casimiro e dalla nobile Marianna Borbonese.
Il padre era direttore della Biblioteca Reale, lo zio Carlo [...] pp. 251-254; Sigilli italiani editi e illustrati, in Miscellanea di storia italiana, XV, Torino 1876, pp. 85-127; Monete di zecche italiane inedite e corrette, ibid., XXI, Torino 1883, pp. 271-312. Tra le sue numerose edizioni di testi, si segnalano ...
Leggi Tutto
MACEDONIA (gr. classico Μακεδονία; lat. Macedonia; pronunzia loc. Makedonia; A. T., 75-76, 82-83)
Giuseppe CARACI
Pietro ROMANELLI
Secondina Lorenzina CESANO
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Paola [...] regione dello Strimone e dei Bottiei con le città di Amfipoli e di Daton-Filippi, che saranno poi le principali zecche della monarchia macedone.
Sia che queste serie fossero coniate dalle rudi tribù, la cui principale occupazione era lo sfruttamento ...
Leggi Tutto
. Si denomina così più propriamente la prima moneta enea romana librale fusa col tipo della prora, ma per estensione si comprendono sotto questa denominazione tutte le monete antiche fuse di bronzo della [...] la seniorità dell'aes grave etrusco di contro a quello romano, apponendo a circa il 300 a. C. la sua fusione, in zecche per ora non determinate.
Campania. - Cales Campaniae ha fuso una serie di aes grave riconoscibile dal cantharos, che tutti i sette ...
Leggi Tutto
Vedi LUCCA dell'anno: 1961 - 1995
LUCCA (v. vol. IV, p. 705)
G. Ciampoltrini
L'intensificazione delle ricerche negli anni '80 ha permesso di delineare, almeno a grandi tratti, lo sviluppo della civiltà [...] abitati di cui sembra evidente il carattere mercantile, sottolineato dalla cospicua presenza, nelle stratificazioni relative, di monete (zecche etrusche, campane, magnogreche), che conoscono la massima fioritura nei decenni centrali del III sec. a.C ...
Leggi Tutto
Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] gr. 0,30): ruota. Fra i due metalli risulterebbe una relazione di valore di 1 : 15.
2. Idem. - Anche a una zecca incerta dell'Etruria Settentrionale, ma della seconda metà del sec. IV, si appone oggi la magnifica serie enea, anepigrafa, con segni del ...
Leggi Tutto
zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...