Denaro emesso dagli imperatori del Sacro Romano Impero; la designazione di denaro i. fu estesa anche ad altre loro monete e zecche, come i denari i. milanesi dei Visconti. Denari i. d’oro e d’argento sono [...] chiamate le monete assai rare fatte coniare da Carlo V a Bologna per la sua incoronazione (1530) ...
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Già prima di Linneo, si avevano intorno agli acari nozioni sparse, anatomiche, embriologiche, biologiche, per es. sulla struttura dell'apparato boccale delle zecche, sulle forme larvali (la larva esapoda [...] ridotto esiste nella larva, ma non si ritrova più nell'adulto. Ghiandole salivari, in numero vario nei diversi gruppi (2 nelle zecche, 5 negli alacaridi, ecc.), versano nella bocca un secreto, la cui azione non è sempre ben conosciuta. In Ixodes ha ...
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Moneta francese del valore di 3 denari che ebbe origine nel Delfinato nella seconda metà del 14° sec. e fu coniata in tutta la Francia sino alla fine del 18° sec., con denominazioni varie secondo le zecche [...] di Carlo I e Carlo II Gonzaga-Nevers coniati nei loro possedimenti francesi a Charleville. In Italia furono contraffatti nelle zecche di Desana dei Tizzoni, di Passerano dei Radicati e di Frinco dei Mazzetti. Anche Antonio Grimaldi principe di Monaco ...
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Genere di virus comprendente il virus amarillico, responsabile della febbre gialla, e i virus responsabili dell’ilheus, della dengue, della encefalite da zecche ecc. Tutti questi virus sono ribovirus, [...] ossia virus a RNA ...
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maculosa, febbre
Malattia caratterizzata da eruzione di petecchie e macchie color porpora della pelle, causata da Rickettsia rickettsii e trasmessa da zecche appartenenti alla famiglia degli Ixodidi. [...] I piccoli vasi sanguigni sono le sedi delle caratteristiche lesioni patologiche. Si manifesta prevalentemente con cefalea grave, brivido, prostrazione e dolori muscolari. Nelle forme gravi possono insorgere ...
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. Si dice il quattrino di Bologna con le chiavi decussate, coniato in diverse epoche e in molta quantità, imitato e contraffatto da altre zecche. ...
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Mezza lira veneziana fatta coniare dal doge Niccolò Marcello (1473-74). Il nome fu dato in seguito anche a monete di ugual valore di altre zecche. ...
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anaplasmosi
Malattia parassitaria che attacca animali domestici (bovini, pecore, capre) e selvatici (bufali, zebù, cervi), causata dal protozoo Anaplasma marginale che è trasmesso da zecche, mosche e [...] zanzare; dopo un’incubazione di 15-16 giorni, si manifesta con febbre elevata, disidratazione, anemia, stipsi, talora ittero, con esito spesso mortale ...
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Monetiere (m. Parigi 1425). "Maestro particolare della zecca di Parigi" (dal 1397), prese in appalto (1420) con altri il conio delle monete d'oro delle zecche della Francia. Fu anche fornitore di stoffe [...] e oreficerie ai duchi di Borgogna e ai Valois; ebbe rapporti commerciali con varie compagnie. Incarcerato con l'accusa di aver alterato il titolo della moneta d'oro, morì mentre attendeva il processo ...
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Vedi MONETA dell'anno: 1963 - 1995
MONETA (v. vol. V, p. 152)
N. Parise
M. C. Molinari
L. I. Manfredi
A. Nikitin
D. W. MacDowall
I. Iannaccone
Mondo greco. a) L'età arcaica. - L'edizione del ripostiglio [...] sul diritto delle loro m., sullo sfondo dei ritratti. Sotto Fraate III (c.a 7058 a.C.) fu definito un sistema di marchi di zecca abbreviati, ossia monogrammi composti da due o tre lettere: A+T per Ecbatana, Ρ + Γ per Rhaga, Μ+Τ+Θ per Mihrdatkert, ΝI ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...