HIMERA (῾Ιμέρα)
G. Scichilone
Ninfa del fiume e della città omonimi sulla costa settentrionale della Sicilia (v. imera).
Secondo un uso assai frequente nelle zecche siceliote e della Magna Grecia, essa [...] costituisce uno dei tipi favoriti della monetazione di Imera, fino alla distruzione della città da parte dei Cartaginesi nel 408 a. C. Per quanto nell'ambito dei varî tipi si notino innumerevoli varianti ...
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Nome dato a Bologna al soldo che aveva come impronta le chiavi decussate, insegna della Chiesa. Coniato in epoche diverse, fu imitato e contraffatto in altre zecche tanto che nel 1591 il Senato di Bologna [...] fu indotto a mutarne il tipo ...
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Ducato d’oro o fiorino ungherese, largamente imitato in altri paesi. I più noti e diffusi erano quelli dei Paesi Bassi (a loro volta imitati in molte zecche italiane come Bozzolo, Casale, Castiglione delle [...] Stiviere ecc.); portando come tipo la figura di un guerriero in piedi con larghe brache, erano detti o. bragoni ...
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Nei Ciliati Eterotrichi, solco sulla superficie del corpo che immette nel citostoma.
Negli Cnidari, sporgenza del disco orale degli idropolipi in cui si apre la bocca.
Nelle zecche (Acari Ixodidi), parte [...] ventrale dell’apparato boccale a forma di doccia, che deriva probabilmente dalla fusione delle parti basali dei palpi mandibolari.
Negli Insetti, parte del cranio che dall’articolazione primaria delle ...
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theileriasi Infestazione da protozoi del genere Theileria, che colpiscono animali (bovini, equini, ovini) e più raramente l’uomo. Viene trasmessa da individui ammalati a individui sani da zecche la cui [...] puntura può inoculare i parassiti, che si annidano nei globuli rossi senza distruggerli; si manifesta sotto forma di un’affezione febbrile acuta o cronica, talora anemizzante. Tra le forme più gravi, la ...
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Numismatico (Bassano del Grappa 1741 - Venezia 1791). Pubblicò l'importante collezione di scritti suoi e d'altri, arricchiti di sue note e osservazioni: Nuova raccolta delle monete e zecche d'Italia (5 [...] voll., 1775-89) ...
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È una malattia febbrile con eruzione di petecchie o macchie porporine della pelle, determinata dalle punture di certe zecche (Dermacentor Andersonii e specie affini, D. molestus, D. maturatus), endemica [...] , Wyoming, Utah e Colorado. Nel 1906 W. V. King dimostrò sperimentalmente che la malattia è trasmessa da quelle zecche che infestano uomini e bestie attraversanti nella stagione calda boscaglie e lande incoltivate. L'agente infettivo sarebbe una ...
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Moneta d’argento di bassa lega del valore di 8 soldi che ha per tipo il sole raggiante, coniata a Mantova al tempo degli ultimi Gonzaga, imitata da altre zecche. ...
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MURAIOLA (muraglia, moraglia)
Giuseppe Castellani
Questa denominazione, dovuta forse al colore oscuro (moro) prodotto dall'eccedenza della lega di rame, venne data a molte monete di mistura di varie [...] risalgono al tempo di Paolo III; ne vennero poi fatte da 1, 2, 4, 8 e 16 baiocchi. Lo stesso nome ebbero alcuni prodotti della zecca di Modena imitati poi a Desana, Frinco, Correggio e Guastalla.
Bibl.: E. Martinori, La moneta, Roma 1915, s. v. ...
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Malattia parassitaria che attacca ungulati domestici (Bovini, pecore, capre) e selvatici. Prodotta da Protozoi del genere Anaplasma (es: A. marginale), della classe degli Sporozoi Emosporidi, parassiti [...] degli eritrociti. Trasmessa da zecche, mosche e zanzare; dopo un periodo d’incubazione da 15 a 16 giorni, si manifesta con febbre elevata, disidratazione, anemia, stipsi, talora ittero, con esito spesso mortale. ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...