Vedi MACEDONIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MACEDONIA
G. C. Susini
L. Rocchetti
Provincia romana. - La M. fu tra le prime regioni del futuro Impero a ricevere un ordinamento provinciale; ciò accadde [...] amministrazione senatoria, fuor che tra il 15 e il 44 d. C. Claudio, restituendola al senato, ristabilì altresì le antiche zecche macedoniche. L'Aous costituì il confine della provincia verso l'Epiro, continuato dalla catena del Pindo e poi dal corso ...
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TIBERIO (Tiberius Claudius Nero)
L. Fabbrini
Imperatore romano. Dopo l'adozione da parte di Augusto prese il nome di Tiberio Giulio Cesare. Nacque a Roma il 16 novembre del 42 a. C. da T. Claudio Nerone [...] Rodi (6 a. C.-2 d. C.), ci è forse conservato in un notevole busto del museo di Vaty (Samo), di arte rodio-insulare.
Sui bronzi della zecca di Roma, datati al 15-16 e su un aureo di Lugdunum del 18-19 compare un nuovo ritratto di T., che trova il suo ...
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Vedi CIZICO dell'anno: 1959 - 1973
CIZICO (Κύζικος, Cyzĭcus)
A. Di Vita
G. Sgatti
Colonia fondata dagli Ioni di Mileto, intorno alla metà dell'VIII sec. a. C., sulle pendici meridionali della Propontide. [...] ridotta al ruolo di città suddita dei Romani nel 25 d. C. Unita da una importante via ad Efeso e sede di una delle zecche di Oriente, fra la fine del IV e la metà del VI sec. d. C., fu capoluogo dell'Ellesponto che apparteneva alla diocesi Asiana ...
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GOTI
F. Panvini Rosati
Popolazione germanica insediata all'inizio dell'età augustea nell'area baltica, i G. furono protagonisti della più ampia serie di spostamenti che interessarono le genti indoeuropee [...] il nome di Zenone sulle monete.Continuò con Teodorico e poi con i suoi successori la coniazione di solidi e tremissi nelle zecche di Roma, Ravenna e Milano, a nome di Anastasio, di Giustino e infine di Giustiniano. I solidi hanno il solito tipo del ...
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Vedi LAURION dell'anno: 1961 - 1995
LAURION (Λαύρειον, Λαύριον, Laurium)
I. Baldassarre
Regione situata nell'estremità S-E dell'Attica, celebre per le miniere di piombo argentifero, esplorate probabilmente [...] sempre stata legata a quella della politica e del commercio di Atene, dovendo esse sopperire alle esigenze delle zecche che aumentavano insieme all'allargarsi delle esigenze di Atene stessa. Le dracme ateniesi venivano infatti designate come γλαῦκες ...
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MASSIMIANO ERCULIO (Gaius Aurelius Valerius Maximianus)
F. Panvini Rosati
Imperatore romano, nato presso Sirmium in Pannonia.
La data di nascita è incerta ma si può supporre che avesse quaranta o quarantacinque [...] fenomeno dello scambio di effigie, praticato largamente tra i tetrarchi, sono da prendere in considerazione solo i pezzi battuti nelle zecche occidentali dell'Impero, in quella parte cioè sotto il diretto governo di M. e poi del suo Cesare Costanzo ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Estremo Oriente
Roberto Ciarla
Le vie di comunicazione e i mezzi di scambio commerciale premonetali e monetali
Lo studio delle vie di comunicazione [...] frequenza di quelle wuzhu di epoca Han; queste ultime, come testimoniato dal rinvenimento di matrici nella zona di Lelang, emesse da "zecche" private e provinciali anche dopo l'editto di proibizione emanato da Wu Di nel 115 a.C. In ogni caso, la ...
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Economia
Nome o simbolo che permette di identificare un prodotto, bene o servizio, differenziandolo dai prodotti, beni o servizi concorrenti. Si ha la m. industriale quando l’impresa manifatturiera immette [...] moneta, in uso sempre più frequente dall’inizio dell’età moderna.
M. di zecca Segno convenzionale posto di solito nel rovescio delle monete per indicare le zecche in cui erano coniate.
storia M. epigrafica Segno che i Romani usavano iscrivere sui ...
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Ricerca archeologica. Lo studio dei reperti
Lanfredo Castelletti
Laura Cattani
Barbara Wilkens
Antonio Tagliacozzo
Loretana Salvadei
Anna Maria Bietti Sestieri
Maria Cristina Molinari
Lo studio [...] l'analisi stilistica dei conii, si può giungere a due diverse conclusioni: che si tratti della produzione di una stessa zecca o di due zecche diverse. In altri casi l'utilizzo di un tipo su una moneta può essere mutuato da un altro: conoscendo la ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] le emissioni in argento a Capua, con le monete dei conti Atenolfo (887-910) e Landolfo I (910-943).
Bibl.: M. Cagiati, La zecca di Benevento, Rivista italiana di numismatica 28, 1915, pp. 287-312; 29, 1916, pp. 83-120, 335-366, 471-496; W.A. Oddy ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...