Hellzapoppin
Giorgio Cremonini
(USA 1941, bianco e nero, 84m); regia: Henry C. Potter; produzione: Jules Levy per Mayfair; soggetto: dall'omonima commedia musicale di Nat Perrin; sceneggiatura: Nat [...] da Tex Avery e Chuck Jones. Più tardi toccherà al Woody Allen di Play It Again, Sam (Provaci ancora, Sam, Herbert Ross 1972), Zelig e The Purple Rose of Cairo (La rosa purpurea del Cairo, 1985), nonché al cosiddetto comico demenziale che avrà la sua ...
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TROISI, Massimo
Marco Dalla Gassa
– Nacque a San Giorgio a Cremano (Napoli) il 19 febbraio 1953. Sesto e ultimo figlio di Alfredo e di Elena Adinolfi, ferroviere lui, casalinga lei, crebbe in una famiglia [...] pensi al mediometraggio Morto Troisi, Viva Troisi! (1982), un mockumentary sulla sua morte che anticipa di pochi mesi lo Zelig di Woody Allen, costruito su finte interviste, found footage (spezzoni di film e apparizioni televisive), caricature delle ...
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Biografico, film
Renato Venturelli
Detto anche biopic (biographical picture), comprende quei film che rievocano la vita di personaggi realmente vissuti, rielaborandola in modo più o meno romanzesco. [...] letto come una parodia del biopic, realizzata poi nei termini esplicitamente comici del finto film-inchiesta da Woody Allen in Zelig (1983). Nell'insieme, i f. b. continuano tuttavia a muoversi tra due tendenze principali: l'ambizione, o la pretesa ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] dei cinegiornali dell'epoca, con la loro bidimensionalità, difetti di stampa, rigature e graffi, ripreso molto più tardi in Zelig (1983) di Woody Allen.Accanto alla 'luce Rembrandt' si può parlare, per brevità, anche di una 'luce Renoir'. Essa ...
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(v. cinematografo, X, p. 335; App. I, p. 420; II, I, p. 592; III, I, p. 384; cinematografia, IV, I, p. 446)
Aspetti tecnici
Innovazioni tecnologiche. - Benché il sistema di riproduzione dell'immagine e [...] come l'autore più personale, completo e ispirato del cinema statunitense con opere quali Stardust memories (1980), decisamente bergmaniano, Zelig (1983), The purple rose of Cairo, La rosa purpurea del Cairo (1985).
Meno influenzato che non in passato ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Conformismo
Pier Paolo Portinaro
Definizione del concetto
Per conformismo s'intende ogni modalità di condotta che, per effetto di una pressione sociale esercitata dalla collettività o da gruppi in essa [...] solitudine nella promiscuità (v. Bellebaum, 1990). Subentra così un nuovo tipo sociale, quello del conformista 'mordi e fuggi', di cui Zelig, il protagonista del noto film di Woody Allen, è un'incarnazione esemplare (v. Mucchi Faina, 1998, p. 62). Da ...
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Il cinema postmoderno
Bruno Roberti
Tre linee di tendenza
Se nel Novecento il cinema inteso come espressione degli immaginari di massa ha costituito un compendio delle estetiche del moderno nel loro [...] fatti inventati. Tipologia ormai sempre più diffusa, il falso documentario ha generato una nuova forma di satira (dal lontano Zelig, 1983, di Woody Allen fino a Borat, 2006, di Larry Charles), e ha contribuito a mettere politicamente in questione ...
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antimorattiano
(anti morattiano), agg. Contrario a Letizia Moratti e alla sua linea politica, dal 2001 al 2006 ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica. ◆ No global moderati, più simili nelle rivendicazioni alla...
sbanca-audience
(sbanca audience), agg. inv. Che registra un numero di ascolti molto elevato; con particolare riferimento a trasmissioni radiotelevisive di grande successo. ◆ Il curatore del museo Rolf Langenfass si è sforzato di dare a questa...