Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] . Nell'età ellenistica posteriore queste interpretazioni ebhero uno sviluppo anche maggiore, per opera in particolare degli stoici. Zenone (Dion. Cris., 53, 4) aveva interpretato allegoricamente i poeti antichi, le leggende mitiche, ricorrendo alle ...
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LETTERALE, CALCOLO
Giovanni LAMPARIELLO
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Si dice anche calcolo algebrico, ed è quell'insieme di convenzioni e di regole, con cui si estendono le operazioni dell'aritmetica ai numeri rappresentati [...] , da cui, anche storicamente, esso ha tratto la sua origine.
Si consideri il seguente problema, suggerito da un noto paradosso di Zenone di Elea (v. giuoco: Giuochi matematici). Il piè-veloce Achille, sfidato alla corsa da una tartaruga, le dà un ...
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Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] di loro vengono «Elena, Gioviano, Teodosio e i suoi figli Onorio e Arcadio, Teodosio il Giovane, la regina Teodora, Zenone, Anastasio e tutti i re ortodossi». La stessa identica sequenza si ritrova nel cosiddetto Libro dei Viventi12, un’altra serie ...
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Reliquie e basiliche
Livia Bevilacqua
Le pagine che seguono saranno dedicate, da un lato, alla fortuna delle ‘reliquie’ di Costantino e alle manifestazioni del culto di queste dal VII secolo circa fino [...] , secondo l’elenco fornito da Mesarite, vi erano infatti radunate le spoglie di Costanzo, Teodosio I, Pulcheria, Zenone, Anastasio, Basilio il Macedone, Leone VI, Teofano (moglie del precedente e venerata come santa), Costantino VII Porfirogenito ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. Il gruppo episcopale
Gisella Cantino Wataghin
Chiara Lambert
La cattedrale
di Gisella Cantino Wataghin
Ecclesia cathedrae [...] del vescovo promotore, fatte nei sermoni in dedicatione o in reparatione basilicae e nei testi letterari (Zenone di Verona; Cromazio di Aquileia; Massimo di Torino; Sidonio Apollinare; Venanzio Fortunato), si accompagnano quelle enunciate ...
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MARULLO TARCANIOTA, Michele
Donatella Coppini
– Nacque con ogni probabilità a Costantinopoli, nel 1453, da Manilio Marullo, nobile originario della città di Dime, in Acaia, e da Eufrosine Tarcaniota, [...] , 1945, p. 280, ritiene invece che «Zenobi» del testo sia un errore dietro cui si cela il nome di Rutilio Zenone, accademico pontaniano; la «Thalia» di cui si parla in questi endecasillabi può essere una rappresentazione metaforica della poesia dello ...
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Cicerone, Marco Tullio
Alessandro Ronconi
, Vale per C. quello che si può dire in genere della cultura classica di D.: il suo modo di leggere i testi non è quello di chi fa di questa lettura un fine, [...] a Fabrizio come in Senect. VI 15 e XIII 43, Amic. VIII 28. Sui filosofi molto antichi, de li quali primo e prencipe fu Zenone, che videro e credettero questo fine de la vita umana essere solamente la rigida onestade (Cv IV VI 9) D. è informato da C ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La circolazione delle opere: i papiri filosofici e logici
Maria Serena Funghi e Ermelinda Valentina Di Lascio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in [...] XXXIV del Peri physeos di Epicuro, gran parte dell’opera di Filodemo, Colote, Metrodoro, Demetrio Lacone, Carneisco, Polistrato, Zenone Sidonio, ma anche opere di filosofi stoici come i Logika zetemata di Crisippo.
Per quanto riguarda i ritrovamenti ...
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metafisica
Termine non utilizzato nella filosofia antica, ed entrato nell’uso in epoca tardo-antica e medievale, dapprima per designare i trattati di Aristotele che seguono quelli di fisica («μετὰ τὰ [...] intesa come studio della corporeità e materialità del reale, si avvia la riflessione del capostipite dello stoicismo, Zenone. Egli nega la priorità delle idee, che sono soltanto «formazioni mentali» (ἐννοήματα) o «impressioni secondarie» (ἀνατυπώματα ...
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Vedi MARMO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARMO (v. vol. IV, p. 860 e s 1970, p. 460)
C. Napoleone
Con il termine generico di m. s'intendevano nell'antichità oltre ai m. veri e proprî, compatti e di media [...] in opus sectile, crustae parietali e arredi liturgici sviluppando lo stile tramandato dalle maestranze bizantine. La Cappella di San Zenone in Santa Prassede a Roma (817-820, chiamata anche Hortus Paradisi per la ricchezza dei suoi m. e delle ...
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stoicismo
s. m. [der. di stoico]. – 1. Dottrina e scuola filosofica fondata in Atene nel 3° sec. a. C. da Zenone di Cizio, sistematizzata da Crisippo di Soli e comprendente tre grandi periodi: s. antico o antica stoa (3°-2° sec. a. C.), s....
eleatismo
s. m. [der. di eleatico]. – Scuola filosofica greca, sorta in Elèa, città della Magna Grecia, alla fine del sec. 6° a. C., che ebbe come rappresentanti Parmenide, Zenone e Melisso; la sua dottrina fondamentale, concernente la differenza...