vettore
vettóre [agg. m. e s.m. (per il f. → vettrice) Der. del lat. vector -oris "conducente, portatore", dal part. pass. vectus di vehere "condurre, portare"] [ALG] Ente che permette di descrivere [...] cambia di segno, conservando inalterato il suo valore assoluto, per una sostituzione non circolare dei fattori. Il il suo modulo. ◆ [ALG] V. nullo: v. il cui modulo è uguale a zero (v. sopra: [ALG]). ◆ [ALG] V. ortogonali: v. varietà riemanniane: VI ...
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dipolo
dipòlo [Comp. di di- e polo "con due poli"] [LSF] Sinon., poco usato come tale, di bipolo. ◆ [ALG] [EMG] Sorgente vettoriale puntiforme di un campo vettoriale, caratterizzata da una grandezza [...] : p=sδ, essendo s il comune valore assoluto delle due sorgenti scalari costituenti e δ la distanza genere radiativa, tra due livelli energetici En, Em per i quali sia diverso da zero l'elemento di matrice 〈ψm|M|ψn〉, dove M è l'operatore momento di ...
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grado
grado [Der. del lat. gradus "passo", "scalino"] [LSF] (a) In una successione ordinata di termini la cui importanza o, nel caso di grandezze, il cui valore varia progressivamente in ordine crescente [...] ] G. di un'equazione algebrica: il g. del polinomio che, uguagliato a zero, dà luogo all'equazione medesima: equazione di 1°, 2°, ecc. grado. ◆ scale termometriche (g. centigrado o Celsius e g. assoluto o Kelvin in fisica, g. Fahrenheit nella vita ...
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notazione
notazióne [Der. del lat. notatio -onis, dal part. pass. notatus di notare, a sua volta da nota] [LSF] L'atto e l'effetto dell'apporre o dell'usare note, insieme di segni e simboli adottati [...] la n. esponenziale tecnica, in cui le potenze di 10 vanno, in valore assoluto, di tre in tre e quindi la parte numerica è espressa da un numero una, due o tre cifre intere (alternativamente, uno zero); questa n. si converte immediatamente in una n. ...
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Numeri, calcoli, misure
Anna Parisi
L'invenzione dei numeri
Fin da tempi antichissimi gli esseri umani sapevano contare. L'uso dei numeri rendeva possibile la risoluzione di molti problemi legati alla [...] soldi ha? Proviamo a impostare l'operazione sulla retta:
1−2=?
Da zero ci spostiamo su 1 e poi facciamo 2 salti verso sinistra. Ci troviamo parlare di 'destra' e 'sinistra' in senso assoluto.
Fare i calcoli
Il primo strumento di calcolo utilizzato ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I Principia di Newton nel Settecento
Niccolò Guicciardini
I Principia di Newton nel Settecento
Nel 1687 furono pubblicati a Londra i Principia di Newton. Quest'opera è oggi [...] 'infinitesimi' è incerta, essendo grandezze diverse da zero ma che sommate a una grandezza finita non la Egli ritiene che sia possibile distinguere il moto relativo da quello assoluto in base agli 'effetti' causati dalla rotazione. Per esempio, ...
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L'Ottocento: matematica. Geometria superiore
David E. Rowe
Geometria superiore
Per gran parte del XIX sec., i matematici non ebbero un'idea ben definita del campo di ricerca che è possibile chiamare [...] Gregorio Ricci Curbastro (1853-1925) nel suo calcolo differenziale assoluto, che diventò noto fuori d'Italia con la pubblicazione un piano M, tutte le rette di M con momento uguale a zero passano per un determinato punto: il punto 'nullo' di M. Questa ...
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reticolo
retìcolo [Der. del lat. reticulum o reticulus, dim. di rete] [LSF] Sinon. di rete e di reticolato, usato in alcune espressioni tecniche per indicare una struttura che abbia aspetto di rete bi- [...] dal r. emergono, oltre a un'onda piana (di ordine zero) due serie di onde con buona approssimazione sferiche; quelle della osservati, e, in alcuni casi, per misurarne, in relativo o in assoluto, le dimensioni. ◆ [OTT] R. di volume: lo stesso che ...
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approssimato
approssimato [agg. Der. del part. pass. approximatus del lat. approximare "avvicinarsi a", comp. di ad- e proximus "prossimo"] [LSF] Che riguarda o che deriva da un'approssimazione. ◆ [ANM] [...] il sistema di equazioni ottenuto uguagliando a zero le derivate di M rispetto ai parametri la relazione da usare è, come ben si sa, 4πr3/3; assumendo π²3.14 si commette un errore assoluto ²0.002; si ha: (4╳3.14 ╳153):3 = 14 130 cm3; v = (4r3/3)Δπ ...
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opposto
oppòsto [agg. Der. del part. pass. oppositus del lat. opponere (→ opposizione)] [LSF] Di enti che siano in opposizione tra loro, sia geometricamente, sia figuratamente. ◆ [ALG] (a) Nell'algebra, [...] di numeri relativi che abbiano uguale valore assoluto e segno contrario; analogamente per monomi, polinomi e simili; (b) nella numeri o. nel corpo dei numeri reali, la cui somma dà lo zero. ◆ [ALG] Punti o.: punti che siano uno simmetrico dell'altro ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. – 1. a. Primo numero della successione naturale...
assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà a.; volontà a.; giudizî troppo a., perentorî,...