Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] positivi è un n. positivo; b) il prodotto di due n. positivi è un n. positivo; c) ogni elemento di Z o è positivo, o è lo zero, oppure il suo opposto è positivo (legge di tricotomia); d) se a>b, segue ac>bc se c è positivo, e invece ac<bc se ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] :
ho cucinato un riso
ho cucinato del riso
Va segnalato come, nel caso dei nomi di massa, sia frequente anche l’uso dell’articolo zero:
(16) a. c’è del riso nella dispensa?
b. c’è riso nella dispensa?
L’es. (16) b. dà lo spunto per trattare delle ...
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NOMINALIZZAZIONE
La nominalizzazione è la trasformazione in ➔nome di un ➔predicato verbale o di un ➔aggettivo. Si tratta di un caso particolare di derivazione (➔derivate, parole).
Per quanto riguarda [...] ▶ lucidatura
ma può avvenire anche in assenza di suffissi, come nei sostantivi deverbali detti derivati a ➔suffissi zero
scorporare ▶ scorporo
bloccare ▶ blocco
bonificare ▶ bonifica
Per il passaggio da aggettivo a nome la nominalizzazione si ...
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Alternanza non condizionata di vocali, diverse per timbro o quantità, nel vocalismo di una stessa radice o di uno stesso suffisso. È fenomeno largamente documentato nelle lingue sia semitiche sia indoeuropee. [...] I differenti aspetti che una radice o un suffisso assumono per l’alternanza delle vocali si dicono gradi apofonici: nel grado zero si ha assenza di vocale; nel grado normale (o pieno) appare una delle vocali alternanti; nel grado allungato la vocale ...
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. Il termine viene usato generalmente in linguistica per indicare la teoria fonologica elaborata da R. Jakobson secondo cui i sistemi fonologici di qualunque lingua sono basati su un numero limitato (circa [...] lungo il lato sinistro: ad ogni fonema corrisponde una colonna di caselle, ciascuna delle quali conterrà un +, un − o uno zero, a seconda che il tratto distintivo abbia valore positivo, o negativo, o non sia pertinente per il fonema in questione. La ...
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Linguistica
Nella grammatica generativa, operazione svolta in base alle regole trasformazionali, consistente nella soppressione di uno o più elementi della frase. Un tipo di c. è quello che elimina il [...] nel quale sia definita un’operazione (astratta) di prodotto, di dedurre dall’uguaglianza: a∙c=b∙c (essendo c diverso dallo zero) l’uguaglianza a=b. Nelle ordinarie uguaglianze tra numeri, la regola di c. è sempre valida: ma già nelle congruenze ...
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linguistica Il livello, il posto che un elemento linguistico occupa in una determinata serie gerarchica.
In statistica linguistica, il posto che un’unità lessicale occupa in una lista di frequenza, ordinata [...] questo è anche il massimo numero delle colonne linearmente indipendenti, e anche il massimo ordine dei minori con determinante diverso da zero che dalla matrice si possono estrarre. R. di una superficie algebrica di ordine n è il numero r delle rette ...
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cifre e cifrari
Leopoldo Benacchio
Per capirsi e per non farsi capire
Le cifre sono i simboli che utilizziamo per comporre i numeri: nel sistema di numerazione da noi adoperato sono quindi i simboli [...] ancora in uso nel mondo e uno lo portiamo addirittura al polso: contiamo infatti le ore da zero a dodici o ventiquattro, e i minuti e i secondi da zero a sessanta. Oppure basti pensare alla numerazione usata dagli antichi romani, dove I=1, V=5, X ...
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Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] confinanti con la riflessione scientifico-filosofica (da Ti con zero a Palomar). Secondo ➔ Pier Paolo Pasolini, che tra dalla Giornata di uno scrutatore, nelle Cosmicomiche e in Ti con zero, dove i termini scientifici e i prefissi colti sono legati ai ...
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Più che l'ammirazione l'imitazione di usi e costumi americani e in particolare degli Stati Uniti, autentici o supposti tali, già in aumento prima della seconda Guerra mondiale, si è ancor più diffusa e [...] V.-J.-day (giorno della vittoria in Europa o, rispettivamente, in Giappone), D-day (l'iniziale, come nel primo esempio lo zero, stanno per un giorno o un'ora tuttora indeterminati) e simili; underground, già usato prima della guerra di secessione per ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. – 1. a. Primo numero della successione naturale...
zero emissioni
loc. s.le f. pl. Riferito ad attività, prodotto, fonte di energia senza emissioni di anidride carbonica o di gas serra; anche nella loc. avv.le a zero emissioni. ♦ Ci sono Paesi con città larghe in cui l'alternativa è reale...