genere
gènere [Der. del lat. genus -neris, affine al gr. g✄énos "stirpe"] [LSF] (a) Ogni qualità caratterizzante un ente. (b) Anche, l'insieme degli enti che hanno quella particolare qualità. ◆ [ALG] [...] , di ordine n, e ha come punti multipli soltanto d punti, il suo g. è (n-1)(n-2)/2-d; le curve di g. zero sono le curve razionali, mentre quelle di g. uno si dicono curve ellittiche (per es., sono razionali le rette, le coniche, le cubiche piane con ...
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problemi di omogeneizzazione
Daniele Cassani
Teoria di omogeneizzazione che studia l’effetto di oscillazioni ad alta frequenza nei coefficienti (periodici) di un’equazione differenziale alle derivate [...] , i problemi di omogeneizzazione studiano il comportamento delle soluzioni uε dell’equazione alle derivate parziali per ε che tende a zero: l’idea è che in tale limite, gli effetti della rapida oscillazione si compensino, fornendo al limite uε→u una ...
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Matematico, morto a Bagnaia (Viterbo) il 28 luglio 1956.
Le ultime ricerche del F. furono rivolte, oltreché alla "Teoria unitaria del mondo fisico e biologico", a una generalizzazione della relatività [...] ) di uno spazio-tempo a curvatura costante positiva, che si riduce al gruppo di Lorentz, quando la curvatura tende a zero. La considerazione di tutti i possibili gruppi base (con un numero qualsiasi di parametri) conduce poi, secondo il F., alla ...
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Computazionali, metodi
Alfio Quarteroni
I metodi computazionali permettono di risolvere con i computer, nell'ambito delle scienze applicate, problemi complessi formulabili tramite il linguaggio della [...] assolutamente stabile, ovvero che la soluzione {uj} del problema modello y′(x)=λy(x) per x>0, con y(0)=1 e Reλ〈0, tenda a zero per xj→∞. Nel caso di EA si ha uj+1=(1+hλ)uj e pertanto uj=(1+hλ)j; la condizione di stabilità assoluta diviene ∣1+hλ∣〈1 ...
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integrale
integrale [s.m. e agg. Der. del lat. integralis, da integer "intero"] [LSF] Relativo alla considerazione di una totalità di elementi o che concorre alla costituzione di questa totalità. ◆ [ANM] [...] valore massimo e quello minimo assunto dalla y nel generico intervallino, è il limite comune Iab, se esiste, cui tendono, per il tendere di δ a zero, le due somme M₁δ₁+M₂δ₂+... e m₁δ₁+m₂δ₂+..., e si scrive: Iab=∫ab f(x)dx; si chiamano f(x) funzione ...
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funzioni di Bessel
Lorenzo Seno
Stabilite per la prima volta nel Settecento da Daniel Bernoulli e generalizzate nel corso dell’Ottocento da Friedrich Bessel, ricoprono un ruolo importante in diversi [...] Jα(x)±iY∮(x)), tutte funzioni oscillanti che tendono asintoticamente a zero, sono soluzioni delle equazioni di Bessel, che a loro volta sono dotate di espressioni asintotiche nell’intorno di zero e infinito mediante funzioni note. Sono inoltre ...
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Nella meccanica classica, un sistema con N gradi di libertà e hamiltoniana H(pi,qi) (con i=1, 2, ..., N) che esegue un moto limitato nel suo spazio delle fasi, Γ2N, è detto i. se esistono N integrali primi [...] valore costante lungo ogni traiettoria; ciò che si esprime con la condizione che la sua parentesi di Poisson con l’hamiltoniana sia zero: {H,F}=0; inoltre due funzioni, Fk e Fj, sono in involuzione se {Fk, Fj}=0. Le condizioni sopra dette assicurano ...
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progressione
progressióne [Der. del lat. progressio -onis, dal part. pass. progressus di progredi "progredire"] [ALG] Successione di numeri (termini o elementi della p.) che si susseguono secondo una [...] es., la successione dei numeri naturali, con ragione d=1. ◆ [ALG] P. armonica: una successione di termini an, tutti diversi da zero, i cui inversi costituiscano una p. aritmetica. ◆ [ALG] P. geometrica: una successione ai di termini, tutti diversi da ...
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annullamento
annullaménto [Der. di annullare, a sua volta dal lat. nullus "nullo", e quindi "atto ed effetto del rendere nullo"] [ALG] Legge di a. del prodotto: condizione necessaria e sufficiente perché [...] , razionali, reali, complessi, ecc.) ma non per certi insiemi algebrici (anelli e algebre) dove possono esistere elementi a non nulli per i quali esiste almeno un altro elemento b non nullo tale che ab=0 (questi a e b sono detti divisori dello zero). ...
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HIRONAKA, Heisuke
Carlo Cattani
Matematico giapponese, nato a Yamaguchi-Ken il 9 aprile 1931. Dal 1964 professore alla Columbia University e dal 1968 alla Harvard University, nel 1970 è stato insignito [...] singolarità, che era già stato risolto da Zariski (1944) per varietà algebriche di dimensione non superiore a tre su un campo di caratteristica zero, è stato risolto e generalizzato da H. (1963) per varietà di dimensione qualunque di caratteristica ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. – 1. a. Primo numero della successione naturale...
zero emissioni
loc. s.le f. pl. Riferito ad attività, prodotto, fonte di energia senza emissioni di anidride carbonica o di gas serra; anche nella loc. avv.le a zero emissioni. ♦ Ci sono Paesi con città larghe in cui l'alternativa è reale...