(gr. Πύρρα) Mitica figlia di Epimeteo e di Pandora, sposa di Deucalione. Dopo il diluvio, fu deposta con Deucalione sulla cima dell’Otri (o del Parnaso); per ordine di Zeus i due lanciarono pietre dietro [...] le spalle; da quelle gettate da P. nacquero le donne, mentre da quelle lanciate da Deucalione nacquero gli uomini ...
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Vedi OLIMPIA, Maestro di dell'anno: 1963 - 1996
OLIMPIA, Maestro di (v. vol. V, p. 656)
I. A. Triandi
Continua il tentativo d'identificare l'anonimo Maestro di O. con uno degli scultori di epoca classica [...] des Zeustempels von olympia, in AM, LXXXIII, 1968, p. 147 ss.; M.-L. Säflund, The East Pediment of the Temple of Zeus at olympia (Studies in Mediterranean Archaeology, XXVII), Göteborg 197o (rec. di W. Fuchs, in Gnomon, XLVIII, 1976, p. 416 ss.); Β ...
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AGAMENNONE (᾿Αγαμέμνων)
A. de Franciscis
Eroe greco, uno degli Atrìdi. Fu il capo supremo dei Greci all'assedio di Troia.
Considerato talvolta come una divinità connessa con Zeus; a prova di una fase [...] primitiva di culto aniconico viene citata una notizia di Pausania, secondo la quale lo scettro di questo monarca si venerava a Cheronea (Paus., xi, 40, 11), ma, tenendo conto delle localizzazioni di culto ...
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LEDA (Λήδα, Λήδη; Leda)
A. Giuliano
Figlia di Thestios, re di Etolia, sposa di Tindaro, re di Sparta.
Secondo una versione del mito avrebbe covato un uovo dato alla luce da Nemesi (v.), amata da Zeus, [...] d. C. mostra L. vicino ad Agamennone, presso un'ara sulla quale sono tre uova (dalle quali nasceranno i Dioscuri ed Elena), mentre Zeus con l'aspetto di un'aquila le irrora dall'alto (v. agamennone). La stessa scena, ma con le uova già dischiuse, si ...
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EUKLEIDES (Εὐκλείδης)
M. B. Marzani
Scultore ateniese già considerato della metà del IV sec., ma probabilmente della metà del III sec. a. C. Pausania lo nomina due volte e ricorda di lui uno Zeus in [...] in tre templi diversi (le statue di Afrodite e Dioniso erano nello stesso tempio) a Bura, in Acaia (Paus., vii, 25, 9). Lo Zeus è stato identificato in una testa colossale, parte dell'acrolito che si elevava nel tempio di Egira, ora al Museo Naz. di ...
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HARPINA ("Αρπινα)
L. Rocchetti
Figlia di Asopos, amata da Ares da cui ebbe Oinomao. Era raffigurata in un gruppo dei Fliasi ad Olimpia (Paus., v, 22, 6) tra Zeus, Asopos e le figlie di costui Nemea, [...] Egina, H., Corcira e Tebe; incerta una sua identificazione su uno stàmnos vulcente a figure rosse raffigurante il ratto di Egina.
Bibl.: W. H. Roscher, in Roscher, I, 2, c. 1842, s. v.; J. Overbeck, Griech. ...
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Vedi FIDIA dell'anno: 1960 - 1994
FIDIA (Φειδίας, Phidias)
G. Becatti
Scultore ateniese, figlio di Carmide, fratello (Plin., Nat. hist., xxxv, 54 e xxxvi, 177) o zio (Strabo, viii, 354) del pittore Panainos. [...] trascurare che Plinio pone l'acmè di F. nel 448 e questa data sarebbe verisimile che si riferisse alla creazione dello Zeus, una delle sette meraviglie del mondo e giudicata da tutte le fonti antiche il capolavoro del maestro, l'opera inimitabile e ...
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ILIZIA
G. Gualandi
(Εειᾒϑυια, Ilithyia). − Dea protettrice dei parti, considerata come divinità singola e anche moltiplicata in più personificazioni dei dolori dei parti. Era figlia di Hera e di Zeus [...] ripetuto nella ceramica specie in quella a figure nere, dove si hanno anche due o tre Ilizie, per lo più ai lati di Zeus seduto, alzanti le mani in atto di scongiuro o per reggere il capo al divino partoriente; ma appare anche su bracciali bronzei di ...
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ANTIOCHOS (᾿Αντίοχος, Antiñchus)
P. Orlandini
2°. - Scultore greco di età imprecisata (probabilmente del tardo ellenismo), autore, secondo Plinio (Nat. hist., xxxvi, 33), di due statue di Oceano e Zeus [...] collocate nella biblioteca-museo di Asinio Pollione nell'Atrium Libertatis. Il Codice bambergense ha la lezione Heniochus, poco verosimile e corretta in Antiochus dall'Urlichs. Può darsi, ma non è dimostrabile, ...
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(gr. Τάνταλος) Protagonista di uno dei miti greci più diffusi, rappresentato spesso nell’arte classica con molte varianti e spiegazioni. Nella versione più comune del mito, T., figlio di Zeus e di Plutide [...] (o Plutò), fu re di Lidia o di Frigia, padre di Pelope e di Niobe. Uccise Pelope per imbandirlo al banchetto degli dei, chiese vita uguale agli dei, rubò l’ambrosia e il nettare, rapì Ganimede e si macchiò ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...