Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La scultura
Laura Buccino
La scultura in bronzo
Le fonti attestano una fiorente produzione di statue bronzee nell’Occidente greco, di cui rimangono pochi [...] documenti originali, come lo Zeus di Ugento, il cosiddetto Cavaliere di Grumento (che in base a uno D’Andria - A. Dell’Aglio (edd.), Klaohi Zis. Il culto di Zeus a Ugento (Catalogo della mostra), Cavallino 2002.
Il Satiro Danzante (Catalogo della ...
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LICURGO (Λυκοῦργος, Licurgus)
L. Guerrini
2°. - Figlio di Pheres (Apollod., i, 9, 14) o di Pronax (Apollod., i, 9, 13; Paus., iii, 18, 12), fu signore della città di Nemea e sacerdote di Zeus. La sua [...] impresa principale fu la partecipazione alla spedizione dei Sette a Tebe.
A Nemea Pausania (ii, 15, 3) ricorda la tomba dell'eroe.
La figura di L., probabilmente riconosciuta dal nome scritto accanto, ...
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(gr. Λὰβρανδα, Λὰβραυνδα) Antica città della Caria, a N di Mylasa, nell’odierna Turchia. La più antica occupazione del sito si data al 7° sec. a.C. Al 6°-4° sec. risale il santuario di Zeus Labrandeo [...] (detto anche Stratios o Cario), di cui, oltre a quelli del tempio, rimangono resti di una stoa, di due propilei, di magazzini, di uno stadio. Numerose anche le iscrizioni (dal 4° sec. a.C. in poi). Una ...
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Figlia di Stenelo e della figliuola di Pelope Nicippe, sorella di Euristeo. A testimonianza di Pausania il Periegeta, ebbe tal nome anche una delle ninfe addette alla cura di Zeus bambino, secondo la rappresentazione [...] figurata di un rilievo sull'altare di Atena a Tegea. Infine troviamo chiamata Alcinoe anche l'eroina d'una novella amorosa riassunta da Partenio (27). Era costei figliuola del corinzio Polibo e sposa d'Anfiloco, ...
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Era in origine la maggiore delle feste ateniesi, decaduta poi in seguito all'importanza assunta dalle Lenee e delle Antesterie, che cadevano quasi alla stessa epoca. Avevano luogo il 23 Antesterione (marzo) [...] , in ogni casa privata importante il capo famiglia eseguiva identica cerimonia sull'altare di Hestia in onore di Zeus. Al sacrificio pubblico seguivano cerimonie fuori della città. Gli astanti offrivano focacce riproducenti le forme degli animali che ...
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ENCELADO (᾿Εγκέλαδος)
L. Guerrini
Uno dei Giganti (v.) che presero parte al combattimento contro gli dèi. Figlio di Tartaros e Ghe, nella tradizione letteraria e figurativa più comune appare come avversario [...] ss.); una metopa del tempio di Atena a Troia della fine del IV sec.; il gruppo del fregio del grande altare di Zeus a Pergamo; un rilievo da Sagalasso e infine il rilievo scolpito sul peplo dell'Atena Chigi a Dresda. Uno schema iconografico insolito ...
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ONEIROS (῎Ονειρος)
A. Bisi
Personificazione della divinità del sonno, la quale è menzionata per la prima volta in Omero e poi nella Teogonia esiodea.
Nell'Iliade (ii, 6) O. vien detto messaggero di Zeus, [...] e riceve l'epiteto di οὖλος, che è stato variamente inteso (= rovinoso, ovvero ricciuto, secondo una tendenza ad accentuare le particolarità fisiche che è tipica nelle personificazioni omeriche). Nella ...
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ARISTON (᾿Αρίστων)
P. Orlandini
1°. - Bronzista greco di età imprecisata (ma certo non più recente del V sec. a. C.), originario della Laconia. Assieme al fratello Telestas eseguì in Olimpia una statua [...] bronzea di Zeus alta 18 piedi, per conto dei cittadini di Kleitor in Arcadia, quale decima di varie prede belliche (Paus., v, 23, 7). Il tipo del donario e dell'epigramma riportato da Pausania conferma la ipotesi di un artista ancora arcaico, ...
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(gr. ῾Εστία) Dea degli antichi Greci, personificazione del focolare domestico (ἑστία). Ignota ai poemi omerici, compare per la prima volta nella Teogonia di Esiodo e negli Inni Omerici, dove è detta figlia [...] di Crono e di Rea, sorella di Zeus. Da Zeus ottiene l’eterna verginità (con allusione alla purezza del fuoco) e l’onore di aver parte in tutti i sacrifici agli dei, che devono aver principio e fine con una libagione a E.; ha sede sull’Olimpo, dove ...
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Vedi DION dell'anno: 1960 - 1994
DION (Δῖον)
S. Stucchi
Città della Macedonia, a N-E dell'Olimpo, fu piuttosto luogo di raduno di eserciti che città fortificata.
Archelao vi costruì un tempio di Zeus, [...] uno stadio, un teatro (nel quale fu invitato Euripide), mura di cinta. Da Augusto ricevette il nome di Colonia Iulia Diensis.
Della città antica si sono scoperte tre strade, di cui la principale misura ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...