Architetto greco (n. forse a Priene), attivo tra la fine del 3º e gli inizî del 2º sec. a. C. In un'opera andata perduta, utilizzata poi da Vitruvio, teorizzò un canone dell'ordine ionico, da lui sperimentato [...] nei templi di Dioniso a Teo, di Zeus Sosipoli e di Artemide Leucofriene a Magnesia sul Meandro, città di cui avrebbe in parte progettato una ristrutturazione urbanistica. Il tempio di Teo, periptero (6×11 colonne), proponeva il tipo "eustilo", ...
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EUROPA (Εὐρώπη, Εὐρώπεια, Eurüpa, Eurüpe)
R. Pincelli
1°. - Mitica eroina greca.
Il mito di E., di cui si trovano elementi nelle saghe e nelle tradizioni culturali di varie regioni della Grecia, dell'Egeo [...] Forrer, The Weber Collection, vol. iii, P. ii, p. 773-74; nn. 8028-29); la trasformazione in toro, che come simbolo di Zeus è peculiare del culto cretese, pone l'isola al centro della saga.
Le arti figurative si sono ispirate fin da età molto antiche ...
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ZAGREUS (Ζαγρεύς)
E. Paribeni
Nelle età più antiche appare incerto se si tratti di una divinità indipendente o di un appellativo particolare riservato a Dioniso e ad altre divinità ctonie. Più tardi, [...] un Dioniso bambino, un divino infante di altissimi destini che perisce divorato dai Titani e miracolosamente risorge per volere di Zeus. In questo caso poi il motivo consueto del dio annuale risorgente, si associa al tema allegorico del grappolo d ...
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(gr. αἱ Μοῖραι) Le dee del destino nella mitologia greca. In Omero la M. è una sola, ma già in Esiodo sono tre: Cloto, la ‘filatrice’ della vita; Lachesi, la ‘fissatrice della sorte’ toccata all’uomo; [...] Atropo, la ‘irremovibile’ fatalità della morte. Sono figlie di Zeus e di Temi; secondo un’altra genealogia sono figlie della Notte. Presiedono ai tre momenti culminanti della vita umana: nascita, matrimonio, morte. La ineluttabilità cieca delle M. è ...
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(gr. Γόρδιον) Antica capitale della Frigia, odierna Yassihöyük (Turchia). Tra 8° e 7° sec. a.C. conseguì un notevole sviluppo (resti del palazzo reale); nelle necropoli i ricchi corredi mostrano una cultura [...] romana (189 a.C.).
G. è famosa per il nodo gordiano, che stringeva il giogo al timone del carro consacrato a Zeus nel suo tempio da Gordio, fondatore della città. L’oracolo prediceva a chi avesse saputo scioglierlo il dominio dell’Asia; Alessandro ...
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Scultore in bronzo di Egina (inizio sec. 5º a. C.), figlio di Micone. Una sua firma è stata rinvenuta su una base nella colmata persiana sull'Acropoli (quindi anteriore al 480 a. C.). A Olimpia eseguì [...] replica della testa di questo presenta i capelli raccolti in trecce girate sulla nuca: le affinità iconografiche con il noto Zeus bronzeo di Capo Artemisio hanno spinto a identificare in O. l'autore del capolavoro, oggi al Museo nazionale di Atene ...
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Eroina eponima dell'Ellesponto, figlia di Nefele e di Atamante, sorella di Frisso. La seconda moglie di Atamante, Ino, falsificando l'oracolo delfico, ottiene che per far cessare la siccità (provocata [...] da lei stessa o dalla gelosia di Nefele) venga offerto a Zeus in sacrificio Frisso o, secondo la tradizione più recente, Frisso ed E. insieme. La madre Nefele giunge in tempo a salvare i due fratelli e li fa fuggire in volo sul montone d'oro verso la ...
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Vedi LABRAUNDA dell'anno: 1961 - 1995
LABRAUNDA (v. vol. IV, p. 440)
P. HELLSTRÖM
In vista della pubblicazione degli scavi svoltisi a L. dal 1948 al i960, a partire dal 1978 sono stati ripresi in esame [...] attestata per la prima volta nell'architettura greca, che ci autorizza a parlare di uno «stile ecatomnide». Il Tempio di Zeus, donazione di Idrieus, è uno dei primi templi ionici classici d'Asia Minore. Esso può essere datato con certezza alla metà ...
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ERGASTERION (τὸ ἐργαστήριον)
S. Ferri
Officina, locale dove si svolge l'attività di un artigiano. Interessano qui in special modo gli ergastèria degli scultori che hanno diretto o collaborato alla costruzione [...] Pausania (v, 15, i) che "fuori dell'Altis c'è un edificio chiamato e. di Fidia, dove egli lavorava la statua di Zeus pezzo per pezzo". Questo edificio si trova tra la palestra e il Leonidaion, ed è stato generalmente identificato con l'edificio più ...
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Poeta greco (sec. 3º a.C.), amico dei peripatetici Crantore, Cratete, Polemone; fu con Arato alla corte di Antigono Gonata. Scrisse una Tebaide, che non ci è rimasta, ed epigrammi. Scrisse esametri sulla [...] discendenza di Eros, che dovettero essere famosi, perché se ne trovano echi nell'Inno a Zeus di Callimaco e nell'Ila di Teocrito. ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...