La similitudine omericaFra tutti i poeti dell’antica Grecia non ve ne è alcuno che uguagli neanche lontanamente Omero per ricchezza e splendore di similitudini, né forse alcuna letteratura potrebbe contrapporgliene [...] per evitare che provocasse ulteriori danni. Quando avvenne il fatto, le sorelle furono così addolorate e piansero così a lungo che Zeus, mosso da compassione, le trasformò in pioppi neri e le loro lacrime furono mutate in ambra. Il mito è attestato ...
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Nell’Iliade i personaggi non sono mai descritti in silenzio, poiché sia la trama che la personalità dei protagonisti si sviluppano attorno ai numerosi dialoghi che caratterizzano il poema. L’unica eccezione [...] a “essere vinto dal dolce sonno” e il poeta, con una pregnante similitudine, paragona il suo stato d’animo a quello di Zeus, dio della folgore, quando si appresta un temporale, una tempesta, una grossa nevicata, o allo scoppio di una guerra. L’Atride ...
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Nella trattazione della figura mitologica di Tiresia, la categoria del vedere costituisce il fulcro della raffigurazione dell’indovino: lo evidenzia il legame tra il “lessico della visione” del primo episodio [...] la conoscenza, e non ha potuto farlo se non attraverso il dolore: si afferma, ancora una volta, la dura legge di Zeus. Del resto, al termine del dramma, Edipo sarà costretto ad andarsene dalla propria città, esule; dalle sue orecchie, però, non se ...
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CTH 105 è un trattato stipulato da Tuthaliya IV, terzultimo sovrano ittita, e Shaushga-muwa di Amurru. Esso ci è giunto in due versioni, entrambe in ittita, A e B, la seconda più frammentaria. Il regno [...] pose sul trono tal Alaksandu (Paride-Alessandro?), figlio di Kukkunni (Cicno, alleato di Priamo dal nome luvio trasformato da Zeus in cigno per etimologia popolare?). Esiste anche un frammento poetico da un incantesimo luvio, forse incipit di una più ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...
(gr. Ζεύς) La divinità suprema della religione greca. Il nome, attestato già in età micenea, risale al *Dieus indoeuropeo e alla nozione di ‘luce’ contenuta nella radice (*dei- «splendore») come il vedico Dyaus e il latino Iuppiter. La figura...
ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più saggio, il supremo degli esseri viventi...