IDA (o IDE) (῎Ιδα o ῎Ιδη)
B. Conticello
Ninfa eponima della catena di montagne dell'isola di Creta, figlia di Melissos e sorella di Adrasteia. Fu nutrice di Zeus fanciullo e, talvolta, assimilata a [...] 'altare di Atena Alea a Tegea, secondo la descrizione di Pausania (viii, 47, 2), erano raffigurate al centro Rhea e Oenoe con Zeus fanciullo, ai lati da una parte le ninfe Glauke, Neda, Thersoa e Antracia e, dall'altra, le ninfe I., Hagnà, Alcinoe ...
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APOLLON... (᾿Απολλων...)
L. Guerrini
Supposto scultore greco, probabilmente di età imperiale romana; ma l'iscrizione, incisa sulla base del trono di una statuetta in marmo di Zeus barbato, di provenienza [...] ignota e conservata ora a Lione, in base alla quale egli ci è noto, è concordemente ritenuta una falsificazione moderna, ed è quindi rifiutata l'integrazione: Apollònios epòiesen, che, comunque, non avrebbe ...
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PAPYLOS (Πάπυλος, Papylus)
Red.
Scultore greco noto solo attraverso Plinio (Nat. hist., xxxvi, 34), che lo dice scolaro di Prassitele e autore di uno Iuppiter hospitalis (Zeus Xènios) che era nella collezione [...] di Asinio Pollione. Trattandosi certamente del grande Prassitele e non di un omonimo più tardo, si può fissare l'attività di P. alla metà del IV sec. a. C.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. griech. Künstler, I, ...
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EFESTO ("Εϕαιστος)
P. E. Arias*
Divinità greca, di origine molto probabilmente licia, e ad ogni modo asiatica, strettamente legata, sia in Asia Minore che in Grecia, col fuoco della terra: considerato [...] 86). Omerica è generalmente considerata, in seguito agli studî del Wilamowjtz, la leggenda della caduta di E. su Lemno, lanciato da Zeus sulla terra dall'Olimpo durante una lite con Hera, e quella, pure antica, del lancio di E. da parte di Hera (onde ...
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IODAMA
B. Conticello
(᾿Ιοδαᾒμα). − Figlia di Itonos e nipote di Anfizione, della stirpe di Deucalione. Sacerdotessa di Atena Itonia a Coronea in Beozia, fu amata da Zeus cui generò la figlia Thebe, [...] andata poi sposa a Ogygos. Sorellastra di Atena sarebbe stata uccisa, secondo la leggenda, dal bagliore dell'egida della dea, manifestatasi improvvisamente a lei nel santuario, onde fu tramutata in pietra.
Nel ...
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Vedi SPHYRELATON dell'anno: 1966 - 1997
SPHYRELATON
R. Hampe
Terminologia entrata in uso nel linguaggio archeologico per indicare un determinato genere di materiale lavorato a martello, in lamina di [...] Sparta: H. Brunn, Geschichte Gr. Künstler, I, Stoccarda 1889, p. 36 ss.; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XI, 1922, c. 584 ss. Zeus di Telestas e di Ariston: A. S. Arvanitopulos, in Polemon, I, 1929, p. 158 ss.; G. Hafner, in Charites, Bonn 1957, p. 125 ...
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DOMETIS (Δομέτις)
L. Guerrini
Probabile incisore di gemme, di origine greca, attivo nel I sec. d. C. circa. La gemma su cui appare questo nome presenta la figura di Zeus, seduto in trono, con scettro [...] del suo capo; di esse una reca nel becco una corona, l'altra tiene un fulmine tra gli artigli. Davanti a Zeus sono raffigurati Hera e Apollo sormontati dal Sole e dalla Luna; dietro invece appare Hermes con bastone e bisaccia. Nella parte inferiore ...
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CICLOPI (Κύκλωπες, Ciclüpes)
P. E. Arias
Nella più antica tradizione letteraria (Esiodo), i C. sono considerati figli di Urano e di Ghe, artefici del fulmine di Zeus e del tuono, ed hanno un unico grande [...] occhio sulla fronte (Theog., vv. 139, 144, 502 ss.). Nell'Odissea invece i C. conducono una vita pastorale (i, 69; ix, 383, 387 ss. e passim) e una descrizione vivace ci è conservata di uno di essi, Polifemo ...
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IO
E. Paribeni
(᾿Ιωᾒ). − Eroina argiva, figlia del dio fluviale Inachos. Secondo altre genealogie è anche detta figlia di Iasos, di Arestor, di Kadmos e persino di Prometeo.
Sacerdotessa della grande [...] protagonisti del vecchio mito Hera, I. e Argo.
Bibl.: J. Overbeck, Zeus, I. P., p. 465; R. Engelmann, in Roscher, II, i 1903, p. 37 (con catalogo delle raffigurazioni di I.); A. Cook, Zeus, Cambridge 1914, p. 437; S. Eitrem, in Pauly-Wissowa, IX, ...
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DIADOUMENOS (Diadumenus)
L. Guerrini
Supposto scultore di origine greca, databile al I-II sec. d. C. Il nome appare al genitivo su un rilievo al Louvre raffigurante Zeus, Tethis ed Hera, gruppo ispirato [...] dall'Iliade (i, 495). Il Brunn rifiuta di intendere l'iscrizione come firma dello scultore, sia per la grandezza delle lettere, sia per l'unicità della firma al genitivo senza che segua l'indicazione opus ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...