(o Poseidone; gr. Ποσειδῶν) Divinità degli antichi Greci, identificata dai Romani con Nettuno (➔). Secondo un antico mito, nella divisione del mondo tra i figli di Crono, a P. spettò il mare e in genere [...] età micenea, P. è tra le maggiori del pantheon greco, inferiore (ma in certo senso pari) solo al fratello Zeus. La sua potenza si manifesta essenzialmente negli sconvolgimenti tellurici e marini (da qui l’epiteto di ἐννοσίγαιος o σεισίχϑων «scotitore ...
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Scultore greco, originario di Atene o di Lemno, attivo nella 2a metà del sec. 5º a. C., scolaro ed emulo di Fidia. A Pergamo è stata trovata una copia del suo Hermes propilèo, che ha caratteri arcaizzanti; [...] il gruppo di Procne e Iti del Museo dell'Acropoli. Pausania ascrive ad A. l'intero frontone O del tempio di Zeus ad Olimpia, che è però di stile severo; potrebbero essere sue, pertanto, solo alcune delle figure angolari, di stile classico. Molto ...
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FETONTE (Φαέϑων, Phaethon)
G. Bermond Montanari
Figlio di Helios e di Clirnene, secondo la tradizione esiodea, oppure di Merope, o di Rhode figglia di Asopo, o di Prote, figlio di Neleo (o Nereo). Volle [...] carro del padre, ma i focosi cavalli gli presero la mano e lo portarono così vicino alla terra da provocare incendi e disastri. Zeus allora lo colpì col fulmine e F. precipitò nell'Eridano. Le sorelle di lui, le Eliadi, né piansero la morte e furono ...
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MENANDROS (Μέναανδρος)
L. Guerrini
2°. - Scultore originario del Dokymion, figlio di Diogene, attivo in epoca romana, noto per l'iscrizione posta sulla base di una statua frammentaria rinvenuta nel 1913 [...] della figura, resti di un pilastro decorato a rilievo. La posa è quella di Zeus come appare su monete, probabilmente derivazione dello Zeus fidiaco; però nel caso specifico, potrebbe anche trattarsi di un ritratto di imperatore romano raffigurato ...
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DEMETRIOS (Δημήτριος)
L. Guerrini
9°. - Scultore di Rodi, appartenente a una famiglia di artisti; infatti il padre Heliodoros e il fratello Ploutarchos erano pure scultori.
L'attività di D. si svolge [...] firma con patronimico ed etnico appare su una base trovata sull'acropoli di Lindos; reggeva un'opera dedicata ad Atena Lindia e Zeus Polièus. Su un'altra base pure da Lindos il nome dell'artista appare abraso sino all'ultima lettera, così che non si ...
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Vedi LEBADEIA dell'anno: 1961 - 1995
LEBADEIA (Λεβάδεια, Lebadia, odierna Livadia)
L. Guerrini
Città della Beozia occidentale, non lontana da Cheronea e Orchomenos.
L'ubicazione della città ci viene [...] (Tertull., De anim., 46). Altri culti notevoli erano: quello di Zeus Basilèus, il cui santuario, ricordato da Pausania (ix, 39, 4 di un fallo, sormontati da un omphalòs) è il culto di Zeus Meilìchios. Pausania (ix, 39, 4) ricorda anche una statua di ...
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TEREO (Τηρεύς)
C. Saletti
Re di Tracia, sposo di Procne figlia del re ateniese Pandione, padre di Itys (v.).
Avendo falsamente annunciato in Atene la morte di Procne, ne sposò la sorella Filomela (v.), [...] Procne. Scoperto l'inganno, le sorelle uccisero Itys e lo diedero in pasto a Tereo, che le avrebbe uccise per vendetta, se Zeus non avesse trasformato tutti e tre in uccelli: T. in upupa, Procne in usignolo, Filomela in rondine.
T. compare nell'atto ...
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RHODOPE (῾Ροδόπη)
A. Bisi
Personificazione del monte omonimo sulle monete tracie.
Secondo la tradizione raccolta da Ovidio (Metam., vi, 87 ss.) e da Lattanzio Placido (Fab. narrat., vi, 1), la tracia [...] , giacché i due fratelli, nella loro tracotanza, osarono nomina summorum sibi tribuere deorum, autonominandosi rispettivamente Hera e Zeus. Secondo uno scolio all'Ibis ovidiana (v. 561), Haimos avrebbe nutrito una passione incestuosa per la figlia ...
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BRIAREO (Βριάρεως, Βριαρεύς; Briareus)
A. Rumpf
Personaggio mitologico figlio di Urano e Gaia. Omero (Il., i, 396 ss.) dice che era chiamato Aigaion (Αἰγαίων) nel linguaggio degli uomini, mentre nel [...] e apparteneva ai giganti detti Ecatonchiri. Narra la leggenda che quando Hera, Posidone ed Atena vollero legare Zeus, Tetide chiamò Aigaion. Gli Ecatonchiri non compaiono nell'arte prima dell'età ellenistica. Era stato identificato come Aigaion ...
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HAGELADAS (῾Αγελάδας, ᾿Αγελάδας, Γελάδας, ᾿Ελάδας)
P. Orlandini
Normalmente, con questo nome, ci si vuole riferire al celebre scultore argivo dell'età dello Stile Severo, indicato dalle fonti (Suda, [...] ., iv, 33, 2) è da collocare fra il 460 e il 455 a. C., e probabilmente nello stesso periodo all'incirca vanno collocati lo Zeus e l'Eracle παῖδες di Aigion dello stesso H. (Paus., vii, 24, 4). Infine è ricordata l'erezione di una statua di Eracle ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...