SPLENDOR
P. Moreno
È la più recente "invenzione" di cui si abbia notizia da Plinio, nel breve disegno storico della pittura greca, dopo quella del chiaroscuro: adiectus est splendor, alius hic quam [...] ., Med., 983, ecc.): nella prima accezione, lo s. indicherebbe l'introduzione della fonte luminosa visibile nel dipinto, come nello Zeus Alèxandros di Apelle (v.), con il fulmine nella mano, o nell'interno di Antiphilos con il ragazzo che soffia sul ...
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PHUPHLUNS
G. A. Mansuelli
Divinità etrusca corrispondente al Dioniso greco e al Liber latino. Essa è menzionata sul fegato di Piacenza e, presumibilmente, è da mettersi in rapporto con la città di Populonia [...] Ph. troviamo, quasi esclusivamente su specchi, a partire dal IV sec.: in E. S., lxxxii, è la nascita dalla coscia di Zeus-Tinia, evidente ripresa di un motivo pittorico; in E. S., ccxcvii, Ph. fanciullo è trasportato da Hermes-Turms alle ninfe. Come ...
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PIRRO (Πύρρος, Pyrrhus)
A. Giuliano
3°. - Re dell'Epiro della famiglia degli Eacidi. Nato nel 319-318 a. C., si impadronì definitivamente del trono nel 297 circa a. C.
Desideroso di emulare le imprese [...] infatti che il re usava portare sull'elmo una corona di quercia (Plut., Pyrrhus, xxxiv, i) a ricordo del santuario epirota di Zeus a Dodona.
L'originale del ritratto da Ercolano era in bronzo, e può essere datato attorno al 290 a. C.; la redazione ...
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ARGO, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro il secondo e il terzo decennio del V sec. a. C. È da situare a fianco del Pittore di Geras (v.) e sostanzialmente nel gruppo dei pittori [...] , mentre con una svolta inattesa la scena è ricondotta a un suo costante tono statico da una incongrua figura divina, forse Zeus, seduta all'ombra di un palmizio.
Bibl.: J. D. Beazley, Vasenm. rotfig., p. 110; id., Red-fig., p. 176; Thieme-Becker ...
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Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici (semplici offerte o immolazioni di vittime) alla divinità. È compreso nel numero delle installazioni rituali [...] gli spazi pubblici di carattere civile e religioso. In età ellenistica gli a. ebbero spesso proporzioni colossali (a. di Zeus e Atena Nikephóros a Pergamo, di Atena a Priene, di Asclepio a Coo). Nel mondo romano svilupparono forme influenzate da ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte
M. A. Del Chiaro
G. Garbini
1. - Col termine di arte n. si designa la produzione artistica di quella parte della penisola araba e della regione [...] dio greco-semitico, scoperta a Pozzuoli, dove una comunità di mercanti nabatei aveva il proprio luogo di culto. Un'altra immagine di Zeus-Hadad si trova su un altare sul quale il dio è accompagnato da due Nìkai; ma la mescolanza di influenze è ancora ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: caratteri generali
Claudio Tiberi
Caratteri generali
Una meditazione critica di caratteri spaziali limpidamente espressa dagli artefici dell'Atene [...] 'Arcadia, sperduto tra essi, e con le vette lontane del monte Liceo, verso est, e dell'Itome, verso sud, sacre a Zeus. Ma ora vale soltanto l'esperienza diretta, con l'abitudine a valutare architetture di spazi non murati, quelle che per i limiti ...
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TOLEMEI (Πτολεμάιοι, Πτολομάιοι, Ptolomaei)
N. Bonacasa
La dinastia dei T., o Lagidi fu fondata da Tolemeo, detto poi I Sotere, figlio di Lagos, che si proclamò re nel 305 a. C. I suoi discendenti governarono, [...] serie di conî le cui emissioni si infittiscono e migliorano a partire dal 306 con l'immagine di Alessandro; sui rovesci Zeus Aëtophòros ed Atena Pròmachos. Nel 305 compare per la prima volta il ritratto del re, di profilo, a destra, iconograficamente ...
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THEODOTOS (Θεόδοτος)
P. Moreno
A. Stazio
P. Moreno
Nome di varî artisti greci, qui appresso elencati in ordine cronologico. - 1°. - Architetto e scultore, attivo nei primi decenni del IV sec. a. C.
È [...] in tutta la Grecia ad essere dedicato ad un eroe, assimilato qui anche nell'iconografia al tipo divino del padre Zeus; si poneva quindi all'architetto il problema dell'adattamento delle forme monumentali doriche ad un edificio di modeste proporzioni ...
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ACANTO
G. Matthiae
È una pianta con foglie dai margini largamente frastagliati e con nervature molto pronunciare di grande effetto decorativo, che trovò nell'architettura un vasto impiego, sia nel capitello [...] non meno essenziale è l'a. nel capitello composito già dal suo primo esemplare finora noto, cioè quello dei resti del tempio di Zeus ad Aizanoi. Se le varietà di fattura furono molte e varî gli accostamenti dell'acanto anche a palme o a grifi, come ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...