FALISCI, Vasi
P. Mingazzini
Nell'ambito della ceramica etrusca del IV sec. a. C., occupa un posto distinto una classe di vasi dipinti, che può con grande probabilità essere assegnata al territorio dei [...] di volgarità. A sinistra, Leda scopre l'acerba bellezza del suo corpo giovanile aprendo il manto per accogliere, inconsapevole, Zeus cangiato in un cigno dall'aria inoffensiva; a destra, Afrodite stringe al petto il piccolo Adone risorto, che vola ...
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tempio
Fabrizio Di Marco
La casa degli dei
Il tempio nelle antiche religioni pagane è l’edificio dedicato al culto. Nel mondo greco la struttura dei templi si sviluppò di pari passo con gli ordini architettonici, [...] 7° secolo a.C. sino al classicismo dell’età di Pericle: ne abbiamo fulgidi esempi nei templi di Era (Giunone) e Zeus (Giove) a Olimpia, nei templi della Sicilia e della Magna Grecia (Selinunte, Siracusa, Segesta, Agrigento, Paestum), per arrivare al ...
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HIMEROS ("Ιμερος, Desiderium, Cupido)
L. Guerrini
Personificazione del folle desiderio amoroso, figlio di Afrodite (Luc., Deor. dial., 15; Anth. Pal., vii, 421), fratello di Eros. Non ancora ben distinto [...] .
Bibl.: Stoll, in Roscher, I, 2, c. 266 ss.; W. Otto, in Pauly-Wissowa, VIII, 1913, c. 1635, s. v.; A. B. Cook, Zeus, III, 2, Cambridge 1940, Appendix Q., p. 1016 ss; P. E. Arias, Skopas, Roma 1952. Per lo specchio: P. J. Riis, in Fra Nation ...
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OXYRYNCHEITES NOMOS (᾿Οξυρυγκε-ίτης Νόμος)
A. Bisi
Questa leggenda appare sul rovescio di monete imperiali romane, coniate ad Alessandria ed aventi un uso prevalentemente commemorativo.
Il nòmo, o distretto [...] 1892, pp. 360-1, nn. 86-91; G. Dattari, Numi Augg. Alexandrini, Il Cairo 1901, pp. 417-8, nn. 6333-6341, tavv. XXXIII-XXXVI; B. V. Head, Historia numorum, Oxford 1911, pp. 863-4; A. B. Cook, Zeus, II, i, Cambridge 1925, pp. 625-6, figg. 529, 530. ...
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ALESSANDRO III di Macedonia, Magno (᾿Αλέξανδρος ὁ μέγας, Alexānder Magnus)
G. A. Mansuelli
C. Bertelli
Nacque nel 356 a. C. da Filippo IIdi Macedonia e da Olimpiade, figlia di Neottolemo, re d'Epiro; [...] et Osir., 24) del rimprovero mosso in proposito da Lisippo ad Apelle, che rappresentando A. col fulmine lo aveva assimilato a Zeus, è indicativa di una situazione che investiva non solo la visione personale di due artisti, ma la stessa coscienza del ...
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LOCRI EPIZEFIRI (Λοκοί οἱ ᾿Επιζεϕύριοι; Locri, Locris)
A. de Franciscis
P. Zancani Montuoro
Città della Magna Grecia sul litorale ionico, sita presso gli odierni abitati di Portigliola, Locri, Gerace [...] ne hanno meglio chiarito la topografia, mentre per la divinità eponima regna ancora l'incertezza: sono stati fatti i nomi di Persefone, Dioscuri, Zeus.
Nella sua più antica fase, alla fine del VII sec., era un tempio a cella allungata (m 8,43 × 25,86 ...
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PAUSANIA (Παρσανίας)
D. Mustilli
2°. - Autore della Periegesi della Grecia (Περιήγεσις τῆς ῾Ελλάδος): con questo titolo l'opera era già nota a Stefano di Bisanzio e non vi è, quindi, motivo di mutarlo [...] posto è assegnato a Fidia; ne descrive accuratamente lo Zeus in Olimpia, dicendo che le dimensioni dell'immagine nulla aggiungevano e più per la magnificenza della tecnica che per altro - lo Zeus Olömpios, eretto da Adriano ad Atene (i, 18, 6). Per ...
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Vedi CARICATURA dell'anno: 1959 - 1994
CARICATURA
G. Becatti
La caricatura è una forma d'arte che nasce dalla forzatura intenzionale di alcuni elementi o aspetti del soggetto per un effetto comico con [...] caratterizzazione dei singoli personaggi e nel linguaggio icastico ed espressionistico delle pose e dei gesti. Gli amori di Zeus, le avventure di Eracle, di Hermes, di Apollo, di Chirone, di Priamo, trovano raffinate formulazioni caricaturali accanto ...
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Vedi SARDI dell'anno: 1966 - 1997
SARDI (Σάρδεις, Σάρδις; Sardes; turco: Sart)
G. M. A. Hanfmann
D. G. Mitten
A. Gallina
Antica città dell'Asia Minore occidentale, un tempo capitale del regno di Lidia. [...] di Artemide era quasi del tutto terminato prima del 214 a. C. Era un tempio duplice, con la cella orientale dedicata a Zeus e l'occidentale ad Artemide.
Misurando 98 m × 45,5 m, aveva 20 × 8 colonne ioniche, con sei colonne nei portici. Sopravvivono ...
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acropoli
Fabrizio Di Marco
Il cuore delle città antiche
La parola acropoli deriva dalla lingua greca e significa letteralmente "città alta" (àkros "alto", pòlis "città"). Posta dunque in posizione [...] e religiosi disposti su ampie terrazze a diverse altezze, tra i quali spicca per importanza e bellezza l'altare (ara) dedicato a Zeus.
L'acropoli nel mondo italico
In Italia questo tipo di città fortificate e ubicate in cima ad alture, con le stesse ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...