(gr. Χάριτες) Divinità dell’antica Grecia (dette dai Romani Gratiae), personificazioni della grazia e della bellezza e loro dispensatrici. Figlie di Zeus e di Eurinome, furono presto comprese fra le divinità [...] apollinee e spesso unite alle Muse. Il centro più antico del loro culto sembra essere stato Orcomeno di Beozia, dove fu fissato il numero delle C. e fu deciso il loro nome: Aglaia, la splendente; Eufrosine, ...
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(gr. Τροϕώνιος) Figura della religione greca con culto oracolare a Lebadea in Beozia. Il mito lo presenta come ‘eroe’, con molte varianti circa la paternità (Zeus, Apollo, Ergino re di Orcomeno), e come [...] avrebbe costruito celebri edifici come il tempio di Apollo a Delfi); nel culto molti tratti lo presentano quale divinità: è chiamato Zeus T. in iscrizioni del suo santuario.
L’oracolo, famoso dall’età arcaica all’età romana, era consultato secondo un ...
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(gr. ᾽Ασωπός) Divinità fluviale collegata a un corso d’acqua della Beozia; figlio di Posidone e di Pero, o di Oceano e di Teti. Lottò con Zeus rapitore della figlia Egina e fu dal dio colpito col fulmine. ...
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(gr. Ζαγρεύς) Antica divinità greca menzionata raramente in età classica. Appare fuso con Dioniso nella tradizione orfica. Qui egli è il primo Dioniso figlio di Persefone, destinato successore di Zeus; [...] ancora bambino, viene ucciso e sbranato dai Titani, ma il suo cuore viene salvato e da esso nasce poi, come figlio di Zeus e Semele, il secondo Dioniso, quello, cioè, universalmente venerato nel mondo ellenico. ...
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Teshup La principale divinità maschile degli Urriti, dio del cielo e della folgore; corrisponde a Hadad babilonese e assiro, a Baal semitico nord-occidentale e a Zeus greco. T. divenne il dio principale [...] degli Ittiti, nella cui mitologia figura come dio sovrano che detronizzò il predecessore, Kumarbi e uccise il serpente Illuyankash che minacciava il mondo divino. Era sposo di Hepit, o Hepa ...
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(gr. Δία) Nome di una dea (di-u-ja; di-wi-ja) nelle tavolette micenee di Pilo e Cnosso. Si pensa che in origine fosse una figura femminile di Zeus, tuttavia già affiancato in quel pantheon da Era. Testimonianze [...] posteriori di una divinità chiamata D. si hanno in Panfilia e nel Peloponneso.
Nella religione romana, Dea D. è una divinità protettrice della fertilità della terra; identificata con la Terra madre; ebbe ...
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(gr. Εὐρυνόμη) Divinità della religione greca, figlia di Oceano e di Teti. Secondo una tradizione, avrebbe regnato sui Titani con Ofioneo, ma la coppia sarebbe stata soppiantata da Crono e Rea. Zeus generò [...] con lei le Cariti ...
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(gr. Σεμέλη) Divinità greca, di natura ctonia; di origine probabilmente tracia, in Grecia fu messa in rapporto con il culto di Dioniso e dalla tradizione tebana considerata figlia di Cadmo, fondatore di [...] madre di Dioniso. Secondo una versione più comune del mito, seguita da Euripide nelle Baccanti, S. morì incenerita dai fulmini di Zeus che essa aveva voluto vedere in tutto il suo splendore, ma il piccolo Dioniso, concepito e non ancora portato a ...
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(gr. Καιρός) Divinità greca, personificazione del «momento opportuno». È ricordato a partire dal 5° sec. a.C., quando Ione di Chio gli dedicò un inno, in cui lo celebra come il più giovane figlio di Zeus. [...] A Sicione si trovava una statua del K. scolpita da Lisippo. Ebbe un altare a Olimpia ...
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(gr. ῾Εστία) Dea degli antichi Greci, personificazione del focolare domestico (ἑστία). Ignota ai poemi omerici, compare per la prima volta nella Teogonia di Esiodo e negli Inni Omerici, dove è detta figlia [...] di Crono e di Rea, sorella di Zeus. Da Zeus ottiene l’eterna verginità (con allusione alla purezza del fuoco) e l’onore di aver parte in tutti i sacrifici agli dei, che devono aver principio e fine con una libagione a E.; ha sede sull’Olimpo, dove ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...