FORMA
Federico *RAFFAELE
Enrico CARANO
. Zoologia e Botanica. - Forma degli animali. - "La forme des corps vivants", scrisse il Cuvier, "leur est plus essentielle que leur matière". È infatti la [...] così diffuso in natura della "convergenza" delle forme, cioè della somiglianza della forma di animali appartenenti a diversi gruppi zoologici, talora anche lontanissimi l'uno dall'altro, i quali menano una vita press'a poco simile, abitando gli ...
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Vicino Oriente antico. Botanica e zoologia
Maria Giovanna Biga
Marten Stol
Marco Bonechi
Botanica e zoologia
Botanica
di Maria Giovanna Biga
La vasta area del Vicino Oriente antico comprende zone [...] ).
Notevole è la proliferazione di animali fantastici, che dà luogo a una ricca iconografia.
Antico Testamento
Una classificazione zoologica si trova nel primo racconto della creazione (Genesi, 1, 20-26): la fauna selvatica è suddivisa in quadrupedi ...
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Filosofo (Wiesbaden 1892 - Gottinga 1985); studiò zoologia e filosofia nelle univ. di Friburgo, Heidelberg, Gottinga ed Erlangen. Dal 1926 prof. straordinario di filosofia a Colonia, all'avvento del nazismo [...] dovette lasciare la cattedra e la Germania (1933) e si trasferì a Groninga (1934-51); tornato in Germania, dal 1951 tenne la cattedra di sociologia a Gottinga. Con M. Scheler è considerato tra i fondatori ...
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Zoologo (Malines 1809 - Lovanio 1894), prof. di zoologia e paleontologia all'univ. di Lovanio, studiò soprattutto la fauna marina delle coste dei Paesi Bassi (Briozoi, Molluschi, Celenterati) e problemi [...] di parassitologia e di paleontologia ...
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Biologo (Mosca 1866 - ivi 1936), prof. di zoologia a Tartu (1898), poi a Kiev (1902) e a Mosca (1911-1930). Nel 1930 fondò un laboratorio di evoluzione morfologica e di paleozoologia presso l'Accademia [...] delle Scienze dell'URSS, che in seguito prese il nome di Istituto di morfologia animale A. N. Severcov. Studiò problemi embriologici (sviluppo del cranio nei Vertebrati; sviluppo della regione branchiale) ...
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Biologo (Amburgo 1902 - Sacramento 1981), prof. di zoologia (1947-70) e di genetica (1958-70) all'univ. di Berkeley, in California. L'attività di ricercatore di S. ha avuto come esclusivo campo di indagine [...] la genetica, cui egli ha recato contributi di prim'ordine. Fra l'altro si devono a S.: l'analisi della costituzione genetica del cromosoma Y in Drosophila, la dimostrazione citologica che lo scambio di ...
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Naturalista (Étampes 1772 - Parigi 1844). Professore di zoologia nel Muséum d'histoire naturelle (1795), partecipò alla spedizione napoleonica in Egitto, che gli consentì di allargare notevolmente lo spettro [...] delle sue osservazioni. Spirito sistematico, successivamente si volse soprattutto alla sperimentazione, ma sempre realizzando un approccio globale che lo portò a collegare la dimensione morfologico-anatomica ...
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INSESSORI (lat. insessores)
Si denominano così, in zoologia, quegli Uccelli i cui piccoli escono dall'uovo ancor nudi e ciechi e che rimangono nel nido finché non sono capaci di volare (prole inetta); [...] in opposizione all'altro gruppo di uccelli che dalla nascita sono forniti di peluria e sono capaci di procacciarsi il cibo da soli (prole precoce). Si dividono secondo J. Müller (1847) in Oscines, Tracheophones, ...
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zoologia
żoologìa s. f. [comp. di zoo- e -logia]. – Ramo delle scienze biologiche che studia la vita del mondo animale, in tutte le sue manifestazioni; si divide in varie sezioni (sistematica zoologica, che studia le relazioni filogenetiche...
zoologico
żoològico agg. [der. di zoologia] (pl. m. -ci). – 1. Attinente alla zoologia: geografia z., sinon. di zoogeografia; sistematica z., o classificazione z., studio degli animali sotto l’aspetto descrittivo e in rapporto alle loro affinità...