Neuropatologia
FFernando De Ritis e Charles E. Lumsden
di Fernando De Ritis e Charles E. Lumsden
NEUROPATOLOGIA
Malattie virali del sistema nervoso centrale
di Fernando De Ritis
sommario: 1. Eziologia. [...] i suoi caratteri sono quelli di un tipo particolare di ecosistema. L'uomo, quando penetra in un ecosistema dove esiste una zoonosi, può inserirsi nel suo ciclo ed esserne infettato. Molto sovente il suo arrivo modifica l'ambiente in maniera tale da ...
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Sars
Minacce globali da virus emergenti
L'emergenza dell'infezione da Coronavirus SARS-CoV
di Maria Rapicetta
15 marzo
L'Organizzazione mondiale della sanità lancia l'allarme per il diffondersi di una [...] i fattori legati ai cambiamenti dell'ambiente. Inoltre, i numerosi esempi riportati di infezioni originatesi come zoonosi (trasmissione da vertebrati a uomo) suggeriscono che il pool zoonotico costituisce, attraverso l'introduzione di infezioni ...
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Ambiente
Augusto Panà
Anna Spinaci e Valeria Ugazio
Dal punto di vista ecologico il termine si riferisce al complesso delle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche di una determinata regione [...] alta e variabile in base al tipo di lavoro. Un'attenzione particolare è rivolta alla possibilità di contrarre forme di zoonosi, tra cui l'encefalite spongiforme, ma sono da considerare anche gli agenti patogeni umani, quali i virus dell'epatite B ...
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Batterio
Gabriella Argentin
Il termine batterio deriva dal greco βακτήριον, "piccolo bastone", e viene comunemente usato per indicare microrganismi ubiquitari, talvolta patogeni, considerati gli organismi [...] sorgente esterna, che può essere rappresentata da un individuo infetto o da specie animali che fungono da vettori (zoonosi). Per essere considerato patogeno, un batterio deve sfuggire alle difese immunitarie dell'ospite, proliferare e danneggiare il ...
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Ecologia
L’a. è tutto ciò che circonda e con cui interagisce un organismo. Il concetto di a. è quindi relativo e comprende tutte le variabili o descrittori biotici e abiotici in cui un organismo vive e [...] errate scelte zootecniche, l’inadeguatezza della sorveglianza veterinaria sul mercato del bestiame e sull’andamento delle zoonosi, l’intensificarsi dei flussi migratori, l’estendersi del turismo di massa (soprattutto nei paesi economicamente depressi ...
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VIROSI
Giuseppe Visco
Giuseppe Luzi
Sinonimo di malattia virale o da virus, il termine indica in medicina, veterinaria e fitopatologia le malattie causate da virus. Per le caratteristiche di sede, [...] togavirus e flavivirus sono in gran parte malattie caratteristiche degli animali, con l'uomo ospite incidentale (zoonosi). I togavirus danno luogo a patologie di tipo encefalitico, poliartritico, eritematoso emorragico di varia gravità. Interessante ...
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Malattia e salute
Mirko D. Grmek
I termini che nelle diverse lingue vengono usati per indicare la malattia appartengono, per la loro etimologia, a più campi semantici: essi rinviano sia alla mancanza [...] : sono malattie che segnano fortemente il destino di una popolazione, ma per un periodo relativamente breve. La peste è una zoonosi che colpisce in primo luogo i Roditori; il bacillo che la provoca si è diffuso tra le popolazioni umane almeno in ...
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AIDS: novità e speranze
Stefano Buttò
Barbara Ensoli
Nel giugno del 1981, il bollettino «Morbidity and mortality weekly report» dei Centers for disease control and prevention (CDC) di Atlanta, riportò [...] più recenti sembrano indicare che l’HIV si sia originato dalle scimmie, attraverso molteplici infezioni dalla scimmia all’uomo (zoonosi). Infatti, l’HIV-2 e il SIVsm (Simian Immunodeficiency Virus sooty mangabey), ossia il virus dell’immunodeficienza ...
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Trapianto
Quando una parte dell'Altro diviene parte del Sé
Le implicazioni psicologiche dei trapianti d'organo
di Carlo Umberto Casciani e Marco Zanasi
3 febbraio
Il neozelandese Clint Hallam, il primo [...] , presentano un costo elevato, scarsa adattabilità alla stabulazione e alla riproduzione in cattività e rischio di trasmissione di zoonosi, mentre le ridotte dimensioni di alcuni organi, quali il cuore, ne precludono il trapianto in pazienti umani ...
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Morbilità
Mirko D. Grmek
sommario: 1. Concetti e metodi. a) Orientamenti attuali dell'epidemiologia e definizione dei criteri di misura della morbilità. b) La malattia e le malattie: il problema della [...] , mentre secondo le denunce obbligatorie ufficiali il tasso di incidenza era soltanto di 83 casi su 100.000 abitanti.
Le zoonosi, come la rabbia, il carbonchio, la tularemia e la psittacosi, sono oggi sporadiche e rare, ma costituiscono tuttavia una ...
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zoonosi
żoonòṡi s. f. [comp. di zoo- e gr. νόσ(ος) «malattia»]. – Termine, sinon. di antropozoonosi, con cui si designano le malattie, provocate da microrganismi o da parassiti o da funghi, trasmesse naturalmente da animali, vertebrati o invertebrati,...
dermatozoonosi
dermatożoonòṡi s. f. [comp. di dermatozoo e del gr. νόσ(ος) «malattia»; cfr. zoonosi]. – Denominazione generica delle malattie da dermatozoi.