ZERVANISMO (dal pers. zervān akarana "tempo illimitato")
Antonino Pagliaro
Più che rappresentare in seno allo zoroastrismo (v.) una setta con propria dottrina e cerchia chiusa di adepti, lo zervanismo [...] (baχt) e i Greci non furono lontani dal vero traducendo zervān con Τύχη.
Quel che non si trova nei testi pahlavici dell'esegesi zoroastriana è l'affermazione che il tempo abbia creato i due principî del bene e del male. Nel Bundahišn si dice solo che ...
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Dottrina che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del singolo. È una parte delle credenze coessenziale all’idea stessa della religione e questo spiega perché credenze escatologiche s’incontrino sia [...] di un piano di sostanziale svalutazione della storia, intesa come sviluppo lineare.
Strettamente legato ai principi della religione zoroastriana è l’escatologismo mazdaico, proiettato al di fuori della storia, in quanto si risolve nel giudizio finale ...
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ZARATHUSTRA
Antonino Pagliaro
È il nome del fondatore della religione mazdaica che dall'età degli Achemenidi fino alla conquista araba fu la religione nazionale dell'Īrān (v. zoroastrismo). La forma [...] giorno della sua nascita (cfr. pure Agostino, De civ. Dei, XXI, 14) risale a fonti che si ricollegano alla tradizione zoroastriana. Ma, per gli antichi, Z. fu soprattutto un mago, il fondatore della magia (Pseudoplat.,1, Alcib., 122 a; cfr. Agathias ...
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Magia
Francesco Spagna
Il termine indica, in generale, la pratica e la forma di sapere esoterico e iniziatico che si presentano come capaci di controllare le forze della natura. La magia è stata oggetto, [...] del suo corpo.
Il termine magia deriva dal greco μαγεία, e mago da μάγος. Magi erano detti i sacerdoti zoroastriani, esperti nelle arti astrologiche e divinatorie. I seguaci di Zoroastro, figura leggendaria di profeta e iniziato vissuto in Persia ...
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Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] figura del profeta Mani e dalla sua fortunata predicazione, ereticale e pericolosa anzitutto per la classe sacerdotale zoroastriana, non si confaceva all’esigenza di compattezza culturale che richiedeva il processo incoativo di strutturazione dello ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] , l'Introductorium maius in astronomiam, descritta a volte come un'interessante mescolanza di scienza greca, mitologia persiana e zoroastriana, astrologia caldea, egizia e indiana, fu tradotta due volte in latino prima del 1150 e favorì la diffusione ...
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parsi
agg. e s. m. [dal pers. pārsī «persiano»]. – Relativo o appartenente ai Parsi, comunità zoroastriana dell’India, discendente dagli zoroastriani di Persia ivi immigrati fin dal sec. 8° d. C., in seguito all’invasione araba e alla islamizzazione...
torre
tórre s. f. [lat. tŭrris, con molta probabilità da collegare con il gr. τύρρις, variante di τύρσις «torre», parola che potrebbe essere stata importata dall’Asia Minore dagli Etruschi, chiamati dai Greci Τυρρηνοί e Τυρσηνοί e in latino...