BERGONZI, Michelangelo (Michel'Angelo)
Anna Maria Monterosso Vacchelli
Nacque a Cremona intorno al 1720. Figlio di Carlo, esercitò anch'egli l'arte di liutaio, lavorando sotto la guida del padre, al [...] . Nel 1746 si stabilì, col padre, nella bottega già appartenuta a Stradivari, in piazza S. Domenico. Ebbe tre figli, Nicola, Zosimo e Carlo, anch'essi liutai, e lavorò presumibilmente sempre a Cremona, dove morì intorno al 1770.
Inizia col B. la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’alchimia bizantina dell’XI secolo poggia su una solida tradizione di ricettari che [...] l’opera di Michele Psello.
Un alchimista di biblioteca
Perfettamente in linea con la tradizione erudita che fa capo a Zosimo e Stefano di Alessandria è l’opera di Michele Psello, il cui trattato sulla trasmutazione, dal titolo Crisopea, si presenta ...
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Famiglia di liutai. Il capostipite fu Carlo (Cremona 1685 circa - ivi 1747), che lavorò con A. Stradivari fino al 1716, poi in proprio; specialmente pregiati i suoi violoncelli. Continuò l'impresa Michelangelo, [...] - sebbene non giungesse alla perizia del padre - pure ottenne in alcuni strumenti (specialmente nei contrabbassi) notevoli pregi di fattura e sonorità. Con i figli di Michelangelo, Nicola e Zosimo, la bontà degli strumenti venne molto a scemare. ...
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MARIA Egiziaca, santa
Giuseppe De Luca
Secondo la leggenda nacque in Egitto, e a dodici anni si recò ad Alessandria, a vivervi di libertinaggio. A 29 anni si recò a Gerusalemme, per profittare ai suoi [...] , ne fu da mano invisibile respinta; allora si convertì, e andò nel deserto, dove dopo 48 anni fu incontrata dal monaco Zosimo. Il monaco, conservando il segreto, l'anno appresso per Pasqua si recò a comunicarla; un altro dopo la ritrovò cadavere ...
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MARCELLINO biografo
Alessandro Olivieri
Attribuita a M., retore del secolo V d. C., di cui restano anche scolî al retore Ermogene, è giunta fino a noi una vita di Tucidide. Essa è presentata come un [...] , della terza (54-58) si ritiene autore Zosimo di Ascalona, che nel 500 circa avrebbe riunito e Schumann, De M. quae dicitur vita Thuc., Jena 1879; G. Oomen, De Zosimo Ascalonita atque M., Münster 1926; Bux, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XIV, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Miniere e metalli a Roma
Antonio Clericuzio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’estrazione e lavorazione dei metalli è la principale attività [...] a scrivere di alchimia di cui abbiamo qualche notizia biografica. Vissuto tra la fine del II e l’inizio del III secolo, Zosimo, che è a conoscenza del Corpus hermeticum, presenta l’alchimia come una pratica e allo stesso tempo una rivelazione. Il ...
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Fu vescovo di questa città dal 388 al 423. Amico fedele e sostenitore di sant'Agostino (v.), nella lotta contro il donatismo (v.) tentò dapprima l'accordo, in concilî e nella famosa conferenza del 411; [...] , anche Pelagio, contribuendo a persuadere papa Innocenzo I a confermare la decisione. Nel 417 riuscì a ottenere da papa Zosimo, personalmente non ostile a Pelagio, che la questione fosse decisa da un concilio, che, radunatosi in Cartagine il 10 ...
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Burckhardt e la storiografia di lingua tedesca
Christian R. Raschle
Per farsi un’idea delle opere più importanti su Costantino il Grande pubblicate in Germania verso la fine del XIX secolo, è quasi [...] però l’autenticità dei contenuti – le testimonianze di Eutropio, di Aurelio Vittore, dell’Anonimo Valesiano e non da ultimo di Zosimo. Di contro egli guarda con occhio critico a Lattanzio, per via della sua faziosità. Va tuttavia osservato come Manso ...
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ILARIO vescovo di Arles
Mario Niccoli
Monaco nel monastero di Lérins, la sua santità di vita e la sua vasta cultura gli meritarono l'elezione alla sede episcopale di Arles, alla morte di Onorato (428-429) [...] la Chiesa di Roma a proposito della giurisdizione della sede di Arles che, con il vescovo Patroclo, era stata da papa Zosimo dichiarata (417) metropolitana della Viennese, Narbonese I e II nonché vicaria della Santa Sede nelle Gallie. Per quanto il ...
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Costantino nella storiografia italiana su Roma
Federico Santangelo
Costantino e il suo tempo rappresentano banchi di prova fondamentali per il farsi della disciplina storica in Italia. Bastino due esempi, [...] sul rifiuto di Costantino a salire al Campidoglio, in Costantino il Grande dall’Antichità all’Umanesimo, cit., II, pp. 737-748. Zosimo pone la conversione di Costantino al 326 e la associa agli assassini di Crispo e di Fausta: G. Marasco, Giuliano e ...
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