Zulu Popolazione bantu del gruppo Nguni, divisa tra Repubblica Sudafricana, Malawi, Swaziland e Leshoto. Ancora alla fine del 18° sec., non costituivano che un piccolo clan patriarcale, vassallo degli [...] bantustan, con capitale Ulundi e una superficie di 26.871 km2. Dal 1994 il territorio è stato unito al Natal a formare il Kwa Zulu-Natal (91.481 km2 con 8.549.000 ab., capoluogo Pietermaritzburg), una delle 9 regioni autonome in cui è stata ripartita ...
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kololo
Gruppo sotho guidato da Sebitwane che, durante le guerre zulu (➔ Zulu) che interessarono l’Africa merid. nella prima metà dell’Ottocento, si mosse verso l’od. Zambia occidentale. Nel 1840 giunsero [...] nel regno lozi sull’alto corso dello Zambesi e, approfittando dei conflitti interni di successione, presero il potere. Sebitwane morì nel 1851 e gli successe Sekeletu. Estesero e consolidarono il dominio ...
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Denominazione di origine coloniale (dall’arabo kāfir «infedele», cioè «non musulmano») con cui s’indicavano in passato i Bantu sud-orientali: Xosa, Thembu, Mpondo, Fingu, Zulu, Swazi, Ndebele ecc., vale [...] a dire tutte le popolazioni delle province sud-orientali della Repubblica Sudafricana, per le quali oggi si usa il nome più proprio di Nguni (➔). C. furono talvolta detti anche i Sotho del Basutoland (attuale ...
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(o BaSotho, o BaSuto) Popolazione bantu meridionale, stanziata nella Repubblica Sudafricana e in Lesotho. L’origine della società S., oggi culturalmente e linguisticamente omogenea, risale agli anni 1817-20, [...] quando, di fronte all’incalzare dei guerrieri zulu guidati da Shaka, decine di migliaia di fuggiaschi (prevalentemente Cwana) cercarono riparo sui monti del Basutoland. In queste nuove sedi essi si fusero con l’originario clan S., gruppo fino allora ...
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(o Tsonga) Uno dei grandi gruppi in cui si suddividono i Bantu (➔) sud-orientali, occupante le regioni meridionale del Mozambico fino al fiume Sabi, dai Monti Lebombo e dal fiume Limpopo fino alla costa [...] del Natal, del Transvaal e dello Zimbabwe. La nazione T. sorse dalla fusione di numerosissimi clan agricolo-pastorali, in seguito alle invasioni Zulu (1815-30). Si sogliono suddividere nei tre gruppi linguistici Ronga, Tswa e T. propriamente detti. ...
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Insieme di popolazioni dell’Africa meridionale, parte della più ampia classe dei Bantu sud-occidentali, giunte nell’area del Batusoland meridionale e lungo le rive settentrionali del fiume Orange, fin [...] ’area, vari gruppi definiti N. provengono in realtà da altre etnie: gli Hlapo, per es., discendono da forze militari zulu, mentre numerosi sono gli N. discendenti da rifugiati di differente origine giunti nell’area in seguito alle guerre della fine ...
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Antropologia
Una delle grandi famiglie in cui si dividono tradizionalmente, in base a un criterio linguistico, i gruppi africani. Benché il termine B. (propr. «gli uomini», plur. di muntu «uomo») non abbia [...] del territorio occupato e il grande numero di lingue (oltre 600) che la compongono. Le più importanti sono: sotho, zulu-xosa, herero ndebele, yao, makua, nyanja, swahili, ganda, kikuyu, luba, ngala duala. La caratteristica principale è la complessa ...
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żulu (o żulù) s. m. e f. e agg. [dal bantu umuzulu, pl. amazulu; la pron. żulù, pur essendo molto diffusa, è meno corretta e riproduce il fr. zoulou]. – 1. Nome degli appartenenti a un gruppo etnico di lingua bantu del Natal, nella Repubblica...
z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario che era simile a una I con i due tratti...